Capitolo 1.

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10 settembre 2013

Pov di Alessio

Era sempre stato abituato a seguire la sua filosofia di vita, a procedere secondo ciò che lui stesso aveva stabilito, seguendo i suoi piani.
Londra.
Questa metropoli industrializzata, piena di alte mure, smog e caos, che non rientrava tra i piani da lui ideati.
Non riusciva a vedere la città, come la tana dei più grandi artisti internazionali di tutti i tempi. Non riusciva a mandar giù l'idea che quella sarebbe stata la sua nuova casa. Gli sembrava del tutto surreale.
Ricordò con nostalgia la sua infanzia, gli anni trascorsi tra le strade strette e sporche del suo piccolo paese, alle sere passate nella piazzetta di fronte casa, ai pomeriggi sulla vecchia vespa rossa, nel paese dov'era nato e cresciuto, dov'era maturato, e cresciuto, dov'era diventato quel che è oggi. Lo ricordò, con una fitta al cuore, come la sua casa, una casa dove si sentiva del tutto sicuro.
L arrivo nell'aeroporto di Londra, gli fece un certo effetto, come se ci fosse stata una scossa, che lo fece ritornare con i piedi per terra, che lo riportò alla realtà.
Riusciva già a scorgere gli alti grattacieli che si ergevano verso il cielo grigio, nonostante i capi di centinaia di passeggeri, che ostacolavano una vista completa.
*Ti divertirai* dicevano, avrebbe tanto voluto che fosse vero.

-Oh si, ci divertiremo qui-, Alessio fu riportato di nuovo al presente, dopo essersi perso nuovamente nei ricordi, dal ragazzo che scherzosamente gli diede una pacca sulla schiena. Gennaro, il suo compagno di avventura, l amico che ci sarebbe sempre stato, l amico che gli avrebbe offerto sempre la sua mano, nel momento di difficoltà, l'unica persona che amava più di se stesso.
Almeno così aveva sempre creduto.

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