Il pullman era pieno di ragazzi,ero un po in ansia,speravo tanto di divertirmi e di trascorrere una bella settimana con i miei amici.
Trovai il posto ideale, quello prima dell' uscita centrale,in modo che nessuno avrebbe potuto darmi fastidio da dietro, e aspettai paziente l'arrivo di Sofia, mentre guardavo la gente che lentamente si andava a sedere,con la faccia ancora assonnata.
Per svegliare me alle quattro di mattina mio padre aveva dovuto buttarmi letteralmente giù dal letto,procurandomi un bernoccolo in testa!
Un padre normale mai!
Con la grazie di un ippopotamo Sofia si buttó vicino a me e senza nemmeno degnarmi di un saluto si mise a dormire poggiata sulla mia spalla...bene.
Sarebbe stato un luuuungo viaggio.
Salutai i miei amici e ignora i gemelli quando passarono.
Non so come avrei fatto ad averli in camera con me!
Misi le mie amate cuffiette e lentamente mi accasciai a mia volta su Sofia.
Il viaggio passo tranquillo, e Sofia si alterno ad Alex per tutto il tempo.
Alex era diverso da Sofia, e anche se non parlavamo al di fuori dell ambito scolastico, spesso stavamo insieme.
Con lui il viaggio fu meno noioso, le cuffiette in comune e lui che si lamentava delle canzoni che mettevo.
Ma alla fine le sceglievo sempre io.
Arrivammo dopo varie ore, e come bufali impazziti tutti si precipitarono a prendere le chiavi della loro stanza..nemmeno fossero state l ultimo Big-Mac esistente sulla faccia della terra.
Io OVVIAMENTE ero dietro a tutti che con calma e tranquillità prendevo la mia valigia aspettando che tutto si calmasse.
Quando entrai nella hall dell hotel ormai era rimasto solo il gruppo di Sofia a prendere le chiavi, quindi mi diressi verso la reception a chiedere quale fosse la mia stanza.
La 170.
Salii il secondo piano, dedicato completamente ai ragazzi e entrai nella mia stanza senza nemmeno bussare dato che avevano lasciato le chiavi fuori.
Un ondata di profumo da uomo mi invase non appena varcai la soglia, ...beh iniziamo già con gli spogliarelli della gente uscita dalla doccia.
Non mi sarei lamentata di questo.
Gli occhi dei gemelli si puntatrono su di me e solo in quel momento notai che Alessandro si stava spogliano per andare a fare una doccia.
Beh anche lui non era messo male in questione muscoli...e ci misi un po per riuscire a distogliere lo sguardo.
-Allora, dobbiamo chiarire un po di cose qui dentro-dissi io-dato che non voglio che durante questa settimana i miei ormoni impazziscano, evitiamo si spogliarci l uno difronte l altro ok?-
Sinceramente se loro si volevano spogliare difronte a me non c era problema,ma ora dovevo fare la parte che facevo tutti i giorni a scuola difronte alle prof o a casa con i miei genitori..la santarellina.
-se ti vuoi spogliare davanti a me non c'è proprio problema-sussurro Andrea passandomi vicino per andare a prendere la maglietta che era dietro di
me.
Un brivido mi attraversò,ma diedi la colpa alla folata di vapore che si era creata quando quello che doveva essere Valerio uscì dalla porta del bagno.
L avevo già visto, ma non mi tornava in mente ne il posto ne quando.
Ma non era una faccia nuova.
Anzi mi sembrava anche di averci parlato, ma in quel momento la mia attenzione non era esattamente dove doveva essere.
Era uscito con l asciugamano legato in vita e nient altro.
Beh non mi sarei mai lamentata delle scelte delle stanze.
I tre più belli della scuola erano nella 170!
E io ero nella 170!
Però avrei dovuto rifare il discorsetto anche a lui...
Uffaaa.
-Tu sei quella che tratta male i fattorini delle pizze!-urlo lui sorpreso.
Ecco dove l avevo visto..
-Nono, io sono quella che tratta male i coglioni-risposi seriamente -comunque mi dispiace,quando ho fame sono più stronza del solito-
Mi sorrise..e che sorriso.
Dai capelli scendevano ancora goccioline d' acqua che gli finivano sul petto fino ad arrivare agli addominali,e andarsi ad infrangere sull' asciugamano che faceva intravedere la V.
Distolsi lo sguardo, ritrovandosi 3 paia di occhi puntati addosso.
Andrea di disprezzo. Come sempre del resto.
Alessandro di gelosia.
E Valerio di malizia.
Bene...
- ok, ho già fatto questo discorso anche ai gemelli-mi rivolsi al castano, che ora si stava mettendo i boxer da sotto l asciugamano- dato che non voglio finire in carcere per stupro di uno di voi tre evitiamo gli spogliarelli difronte a me per favore-
Andrea mi si avvicinò con aria maliziosa.
Mi prese la mano con cui ancora tenevo la maniglia della mia valigia e se la porto al cuore.
Lo guardai sorpresa, non capendo il gesto dolce e in parte in questo momento inopportuno.
Ma capii tutto quando con un gesto veloce porto la mia mano sotto la sua maglietta inizio a spostarmela su e giù sugli addominali.
-stuprami pure-disse con un ghigno malizioso.
Tolsi la mano così velocemente che diedi una botta allo spigolo e mugugnai dal dolore.
Ci mancava solo che iniziava a fare il pervertito.
Subito Alessandro si mosse in mio soccorso ma con un occhiata via lo feci immobilizzare peggio che se fossi stata Medusa.
-iniziamo male-sussurrai.
Alzai lo sguardo-quali letti avete scelto voi?-chiesi, volevo riuscire a sistemarmi.
C erano 3 letti di cui uno al centro matrimoniale , mentre gli altri due singoli ai lati.
-Sinceramente non li abbiamo scelti...-disse Valerio che ormai si era vestito grattandosi la nuca pensieroso.
-bene,io prendo il singolo-dissi buttando la mia valigia sul letto alla mia sinistra.
Non lasciai il tempo di far ribattere nessuno che aprii la valigia e iniziai a mettere tutto nei cassetti.
Alla fine si decisero che i gemelli avrebbero dormito sul matrimoniale e Valerio sul singolo;come immaginavo.
Le prof entravano circa ogni venti- trenta minuti per controllare che non ci riproducessimo in quella camera, sarebbe stata una vacanza molto stressante.
Mi sedetti a gambe incrociate sul letto e iniziai a messaggiare con Sofia che si lamentava che era finita in camera anche con la Nina.
Risi pensando alla scenata che era avenuta in classe tra noi due.Messaggio a Sofia
"Sofiiiii vieni in camera da me,Alessandro e Valerio non fanno altro che parlare di calcio! In più Andrea sta sul letto con le cuffiette a mandarmi occhiataccie."
Messaggio a Viviana
"Amo lo sai che ora sto cacandoooo"
Risi,attirando l attenzione di tutti dato che era la prima volta che parlavo da ormai quasi un ora e mezza.
Alessandro mi si avvicinò lentamente,mi prese per mano,che ovviamente con il mio strattone riuscii ad evitare e mi spintonò in bagno per avere un po di privacy,ma potevo scommettere che gli altri due in camera prestavano comunque attenzione.
-Mi spieghi che ti ho fatto di male?!-urlo abbastanza forte che avrei scommesso l untimo barattolo di Nutella al mondo che aveva sentito anche Babbo Natale al Polo Nord.
- sai credo sia abbastanza inutile che mi porti di qua se poi urli in questo modo- dissi con calma
-rispondi- disse più dolcemente
-non mi piaci,se vuoi rimaniamo amici,ma non mi piaci,mi dispiace-
Il suo sguardo si rattristò.
-però ti piace mio fratello! Che cosa mi manca eh? Siamo uguali!- il tono della sua voce stava salendo di nuovo.
-Ale non mi piace nemmeno lui! Se la vuoi sapere tutta mi piace lo stesso ragazzo da quando ho 11 anni,si chiama Marco e ora non è qui perché fa il militare ok? Ora basta!- uscì dal bagno sbattendo la porta, ero una che perdeva facilmente le staffe.
Presi dal mio letto le cuffiette e il telefono mentre sia Andrea sia Valerio mi guardavano e mi diressi verso l uscita verso la camera di Sofia.
~●~●~
La cena a buffet era terminata da parecchio e ormai ero vicino alla finestra della camera di Sofia, una sigaretta in mano, e una cuffietta nella orecchio destro, mentre aspettavo cheSofia finisse di raccontarmi del ragazzo stupendo che aveva visto a cena.
Ma non fece in tempo a finire di parlare che la camera della stanza si aprì e un Andrea ubriaco piombò in stanza insieme al gemello nel medesimo stato.
L avevo detto io che sarebbe stata una lunga vacanza...Nota autrice
Holaaaaaaaa, spero vi piaccia questo capitolo è voglio tante stellineeeee.
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Tantissimi bacioniii❤
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Queen of disaster
Roman d'amourNon ero bella abbastanza per far girare lo sguardo di un ragazzo su di me...ma lui lo fece.