Si fece tardi decisi quindi di andare a dormire anche perché il giorno dopo avrei avuto scuola. Salutai Cody dandogli la buonanotte e salì le scale per recarmi nella mia camera.Entrai. Trovai la finestra aperta e un leggero venticello mi accarezzò il viso e le spalle scoperte facendomi rabbrividire.
Brividi.
Ho sempre pensato fosse una sensazione particolare. A volte possono essere manifestati per situazioni "positive" o "negative" insomma si...non è facile spiegarlo.C'è chi prova i brividi quando ha paura. Chi quando è innamorato. Chi semplicemente per un po' di freddo. Chi per un lieve tocco. Chi per motivi inspiegabili...
I brividi li ho sempre considerati miei nemici. Mi ricordano quando avevo paura di essere la preda di quell'uomo di cui non ho nemmeno il coraggio di nominare. Ad ogni suo tocco, parola, sguardo rabbrividivo ma per paura.
Pensai a mio padre, fino a quando avevo 13 anni era un padre modello. Lavorava nella giustizia. E dopo la scomparsa di mia madre di cui io non ne so nulla perchè nessuno si degna di parlarmi di lei o almeno di quella che era una figura materna. Da quel giorno mio padre, P-Paul...Paul Carey. Riesco a malapena a pronunciare il suo nome. È quasi una bestemmia. Insomma da quel giorno il mondo era crollato, almeno per me.
Ha perso le staffe, cominciò ad ubriacarsi ogni notte e tornava a casa sbronzo. Fece anche vari incidenti in stato di ebrezza ma nulla di grave. Perse il lavoro. Ma aveva ancora abbastanza soldi. Siamo tutt'ora una "famiglia" benestante anche perché mio padre era uno degli avvocati più conosciuti.Non so onestamente se faceva uso di droghe ma l'ho sempre sospettato. Era come dire schizzofrenico (?) e maniacale. Faceva paura. Eh già ogni volta che lo guardavo mi ricordavo della mia infanzia felice ma poi tornavo alla realtà e mi veniva quasi da piangere, crollare, sotterrarmi o addirittura suicidarmi. Sembrerò esagerata ma a volte ho pensato di uccidermi, non reggevo più la mia vita, il mondo, l'esistenza. Ringrazio il cielo che ora quel mostro è dietro le sbarre.
Una volta era un bell'uomo. Ogni mattina andava al lavoro, baciava la mamma e salutava noi con dei forti abbracci. Mi ricordo che aveva sempre la sua giacca e cravatta e che ogni mattina usciva sorridente. Aveva sempre i capelli ordinati, un sorriso smagliante, un po' di barbetta e due occhi marroni che poi si sono trasformati in inferno...e la sua colonia così buona mi ricordava ogni volta quando aiutavo mamma a piegare i panni. Il suo profumo mi ricordava di essere la figlia del "miglior papà al mondo". Ma i miei sogni erano solo illusioni.
Eccome se era cambiato. Era come se in lui si fosse reincarnato il diavolo.
Mia madre. Mi ricordo di lei. Donna bionda con occhi verdi come i miei. Sempre serena e spensierata. Ma anche questa fu solo un illusione. Non lavorava. Badava a noi e ha sempre voluto il meglio per noi se non altro come papà. Non capisco ancora oggi per quale motivo se ne sia andata...e questo mi turba da 4 anni. Vorrei tanto sapere la realtà.
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Aprì il mio armadio e presi il mio cosiddetto "pigiama" anche se in realtà era una vecchia maglietta di Cody e presi un pantaloncino comodo per dormire.
Erano le 23:30 ma non avevo ancora voglia di andare a dormire. Presi un libro da leggere e mi immersi nel mio mondo parallelo.
Dopo poco mi addormentai...
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Hold Tight ||Justin Bieber
Fanfiction❝Sono Madison Carey, ho 18 anni. Vivo nel New Orleans. Ho un fratello inesistente. Un padre alcolista. Una madre scomparsa. Il mio sogno? Scappare da tutto e tutti magari non da sola...❞ Madison, una ragazza fredda all'apparenza ma la sua vita l'ha...