I giorni passarono e io rimanevo con Ken tutto il tempo, tranne dalle otto di mattina a mezzogiorno, lui diceva che aveva da fare, ma non so cosa.
Ma quando tornava potevo andare solo in camera da letto, ed era meglio se non lo facevo.
Quando sorpassava la soglia della porta si trasformava, diventava un altro uomo.
Ricordo un giorno, in cui lui era nella stanza dalle pareti rosse e io andai a trovarlo, rimasi sul ciglio della porta, lui era di schiena, una schiena muscolosa, larga sulle spalle e stretta in vita, gli dissi un semplice "ehi" e lui si girò veloce, mi guardò e mentre veniva verso me, sorrise, un sorriso cattivo, quello di un uomo arrabbiato e con voglia di comandare, e io potevo essere comandata molto facilmente.Venne da me, mi prese il viso e mi baciò in bocca, io gli chiesi perchè lo facesse ma le mie domande lo fecero solo arrabbiare
Mi prese le mani ed io cercavo di liberarmi ma più mi muovevo e più lui stringeva.
Prese del nastro adesivo che era sul comodino, con quello mi legò le mani e mi costrinse a distendermi sul letto
Mi strappò con forza i vestiti, legò i miei polsi alla spalliera del letto, così che io non potessi scappare e si spogliò.
Salì su di me e sentivo che era gia eccitato ma si tratteneva, mi baciava il collo e le labbra in modo nevrotico, sapevo che non resisteva ancora al lungo.
"Girati" mi disse
"Ti prego Ken.."
"GIRATI!!"
Mi girai a pancia in giu e guardavo il cuscino
Mi diede uno schiaffo sulla natica destra,feci un gemito di dolore, me la diede così forte che sentivo la pelle in fiamme. A quanto pare gli piacque così tanto che me ne tirò una seconda ancora più forte, urlai; lui rise e mi prese per i fianchi, mi alzò il bacino e penetrò lentamente, con tutta la lunghezza.
Mi faceva davvero male, tanto che cominciai a piagere, era un dolore acuto, come un bruciore che partiva da basso ventre e si estendeva verso l'alto.
Andava sempre più veloce fino a che il dolore non arrivò al limite, gridai fortissimo e senza volerlo inarcai la schiena e il mio capo fece un piccolo scatto all'idietro.
Lui mi prese per i capelli e me li tirò, il collo si piegò talmente all'indietro e quasi non respiravo.
Lui godeva moltissimo ma io stavo morendo dal dolore.
Lo sentii eiaculare dentro me e sentii anche il verso di liberazione che fece. Il rapporto finì e il ragazzo dai capelli rossi si distese soddisfatto accanto a me, io mi distesi con il viso sul cuscino a piangere per il dolore e l'umiliazione.
Lo sentivo respirare a fianco a me; poi tagliò il nastro adesivo dalle mie mani, mi distesi dandogli la schiena, che lui coprì con il lenzuolo.Dopo qualche minuto lui si girò verso me, mise la mano sul mio fianco e mi baciò la guancia, si alzò e si mise i boxer,i pantaloni e le scarpe,andò verso la porta abbottonando i jeans neri e disse:
"Cosa vuoi per cena?"
Io rimasi in silenzio
"...ti andrà bene quello che farò"E uscì dalla camera.
Come se non fosse successo niente.
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Goodbye||e se non fosse l'ultimo addio?
AlteleDestiny è una ragazza semplice; ha una famiglia amorevole,buoni voti a scuola,amiche sincere e un bravo ragazzo come fidanzato. Ma un giorno,il suo compleanno,tutto sarà messo a soqquadro da un uomo,un ragazzo malvagio dai capelli di color rosso ram...