Capitolo 2

37 5 0
                                    

Apro gli occhi... guardo giù dal finestrino e incredibilmente stavamo volando sulla splendida città che tanto adorava mia madre. È così bella perfino dall'alto, non riesco a immaginare come mi sentirò stando al suo interno.
Questo pensiero mi entusiasma all'inverosimile!

L'aereo atterra e noi tranquillamente scendiamo.
In mezzo a una moltitudine di persone cerchiamo di trovare un taxi libero che ci porti al nostro hotel.
Distrattamente vado a sbattere contro un tizio facendogli cadere la valigia a terra.
«Stai un po' più attenta! Accidenti!"»,grida in tono arrogante.
Nel frattempo mi voltai per dirgliene quattro... le parole mi rimasero in gola.
Siamo rimasti qualche minuto in silenzio a guardarci fissi negli occhi.

Oh mio dio i suoi occhi.... un azzurro ghiaccio incredibile!

«Eccolo. Taxi! Taxi!»,grida Kate.
"Prendiamo questo, sbrigati" dice la mia amica trascinandomi per un braccio.
Non faccio nemmeno in tempo a scusarmi che mi ritrovo catapultata sul taxi con le valigie addosso.
«Carino quel ragazzo»,si rivolge kate facendomi l'occhiolino. «Non siamo venute qui per correre dietro a dei ragazzi, ti ricordo che tra qualche mese abbiamo un esame!»le rispondo in tono freddo. «Ok ok. Ma se fossi in te ci farei un pensierino»

Kate è sempre stata una ragazza più espansiva di me, e a differenza mia lei ha già avuto le sue esperienze.

In poco tempo riusciamo ad arrivare nonostante il grande traffico che affollava la strada.
"Wow!" esclamo sussurrando. Appena alzo lo sguardo rimango sbalordita dall'incredibile eleganza del Hilton hotel di Los Angeles.
L'hotel è di 4 stelle ed è enorme composto da ristoranti, bar, piscina, palestra e un centro benessere che sono aperti anche al pubblico.
Portiamo le valigie nella nostra camera e iniziamo a sistemarle.
Dalla tasca della borsa prendo la mappa di Los Angeles su cui avevo segnato i posti più belli che io e Kate dovremo assolutamente visitare.
Sono una persona estremamente ordinata, pianifico sempre ogni cosa e organizzo ogni programma della giornata. È diventata la mia ossessione ormai.

«Ho una fame pazzesca Angy... », si avvicina e mi sussurra all'orecchio  «che potrei mangiare anche te», inizia a mordicchiarmi il collo, fa scivolare le sue mani lungo i mie fianchi e inizia anche a farmi il solletico.
«Smettila, ti prego. Così mi farai crepare dalle risate» le supplico.
Smette ed io torno a respirare.
La guardo nei suoi occhi castani, mi perdo davanti a tanta bellezza e non mi accorgo di avere un espressione da ebete. «Ehi, tutto a posto?», mi chiede preoccupata. Mi riprendo, e imbarazzata cerco di fare finta di nulla.
«Ma si,certo.»

«Che ne dici se scendiamo giù al bar a mangiare qualcosa? Anche io ho fame."
"Ottima idea!"
Scendiamo nel primo bar dell'hotel, che troviamo.
Ancora mi stupisco della sua grandezza.
Ci sediamo nell'unico tavolino libero che c'è. Ordiniamo: io un trancio di pizza e Kate un cheeseburger.
Mentre mangio sento una strana sensazione, ma non ci do importanza.
Appena finito di mangiare noto che tre tavolini dopo il nostro, c'è seduto un ragazzo che mi continua a fissare.
Ah ecco spiegata cos'era quella sensazione che sentivo.
Da sotto il tavolino, do un piccolo calcetto al piede di Kate per attirare la sua attenzione, e con dei strani gesti e sguardi cerco di fargli capire di andarcene.
Ci alziamo per ritornare in camera, accosto la sedia al tavolino, mi giro e chi ci ritroviamo dietro le spalle?
Quel ragazzo.
Sobbalzo dallo spavento.
"Dove ve ne andate belle ragazze?" dice in tono intrigante.
Imbarazzata cerco di rispondergli ma Kate mi batte sul tempo.
«Stavamo per tornare in camera, ma se vuoi ci possiamo fermare.» ribatte con lo stesso tono intrigante del ragazzo.
Questa cosa mi infastidisce un po', e mi fa suscitare una strana sensazione.
«Comunque piacere, io mi chiamo Nathan.»
«Piacere nostro»,dice Kate sfoderando un sorriso ammaliante. «Io sono Kate e lei è la mia migliore amica Angel»
Capisco che Kate sta flirtando con lui.
Guardandolo bene noto che è proprio un tipo che potrebbe piacerle.
Ha un bell'aspetto.
I suoi capelli sono pettinati alla perfezione fissati con un quintale di gel.
Ed è talmente alto da farmi sentire piccolissima.
Kate e Nathan cominciano a parlare di cose che non sto nemmeno ascoltando.
Sono stanca. Il viaggio mi ha stremato e l'unica cosa che vorrei fare in questo momento è dormire.
Nathan mentre parla con la mia amica mi manda qualche occhiata. Ma io non ricambio. Non mi interessa.
"Ah siete italiane quindi." Dice rivolgendosi ad entrambe.
" è davvero stupenda l'Italia. E la sua cucina è ottima. La migliore.", dice e ci racconta che dopo esserci stato un paio di volte ha aperto un ristorante italiano proprio qui a Los Angeles.
Ci da l'indirizzo. "Venite a trovarmi."
Ci saluta con un veloce bacio sulla guancia e se ne va.
Kate ed io torniamo finalmente in stanza.
Prendo dall'armadio il pigiama e me lo infilo.
Mi butto sul letto e crollo subito nel sonno.

Love (Angel)es  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora