Ultima ora di scuola e poi libertà woooo!! Il professore di architettura sta spiegando qualcosa ma non sto ascoltando, come mio solito. Marco è seduto affianco a me e direi che sta ehm, dormendo?... Sì, si è addormentato uff. E ora che faccio? È troppo tardi per iniziare ad ascoltare la lezione, non capirei niente. Beh non mi resta altro che uscire, poi tra un quarto d'ora dovrebbe anche suonare la campanella, perfetto. Alzo la mano e il prof mi guarda e chiede "Si Vanessa?" "Prof, potrei andare in bagno? È urgente" il professore acconsentì e tornò a spiegare. Uscì velocemente dalla classe e chiusi la porta dietro di me. Vado dritta alle macchinette e prendo una bella cioccolata calda. Mentre aspetto la mia bevanda una ragazza inciampa e cade a terra facendo spargere per il corridoio i libri e quanderni che stava portando. La aiutai a rialzarsi e a raccogliere le sue cose, mi ringraziò timidamente, fa per andarsene ma la fermo. "Hei! Sei nuova vero? Io sono Vanessa, sono nuova anche io. Come ti chiami?.." la guardo dritta negli occhi e noto che sono di un color ghiaccio bellissimo, ha la pelle molto chiara, sembra quasi un fantasma, mi ricorda qualcuno "Mi chiamo Matilde" risponde freddamente con la sua vocina per poi abbassare lo sguardo e guardarsi le scarpe. "E sì, sono arrivata da poco, ho cambiato scuola all'ultimo momento e ora sono qui e sono anche molto indietro con le lezioni. Ora potresti lasciarmi andare? Mi stai facendo male" rispose. "Oh sì, scusami" la lasciai andare e corse velocemente verso l'uscita. "È strana" pensai tra me e me mentre prendevo la mia bevanda un po troppo calda, infatti mi scottai le dita. Tornai in classe, mi sedetti al mio posto e notai che Marco era finalmente sveglio. "Buongiorno dormiglione. Ma è mai possibile che dormi anche in classe?! Tu dormi ovunque!" gli dissi ridendo e sorseggiando la cioccolata calda, mmmh e quanto è buona. "Eh lo so Vane, ma stanotte non ho proprio dormito, è successo un casino, dopo ti spiego" rispose tutto assonato. Mancava un minuto alla fine della scuola così inizia a mettere tutto nello zaino e appena finì suonò la campanella. Salutammo il prof e uscimmo dall'aula. Usciti da scuola io e Marco ci avviammo verso casa mia e durante il tragitto vedi da lontano Matilde seduta su un muretto e solo ora noto che ha i capelli chiari con le punte grigie, è vestita tutta di nero ed è semplicemente stupenda, strana ma stupenda! Continuo a osservarla quando Marco mi da un leggero schiaffetto in fronte per farmi tornare sul pianeta terra. "Ao', ma stai bene? Ti sto parlando da più di dieci minuti e poi mi accorgo che non mi ascolti! Sveglia!" mi rimprovera, "Scusa, stavo pensando ad una cosa...Sai, oggi all'ultima ora quando sono uscita ho incontrato una ragazza, Matilde, non so perché ma mi ricorda qualcuno, non so chi ma mi è familiare e anche molto. Devo scoprire di più su di lei." dissi più a me stessa che a lui. "Scimmietta tu pensi troppo. Lasciati andare, come faccio io!" disse fiero. "Ma certo così poi mi bocciano per due anni consecutivi" dissi indicandolo e facendogli la linguaccia "AH-AH-AH molto divertente signorina Viscardi, davvero molto divertente" rispose annoiati e offeso fingendo ovviamente. Appena entrati nel palazzo salimmo i quattro piani e arrivati sul piano cercai le chiavi nello zaini e dopo un paio di minuti le trovai "FINALMENTE!" esclamai "Era oraa, apri sta porta che ho fameee!". Aperta la porta entrammo e posammo gli zaini per terra e ci diregemmo in cucina per vedere se c'era qualcosa da mangiare ma niente, frigo vuoto. Devo ricordarmi di fare la spesa, uff. "Non c'è niente da magna'! Che facciamo?" urlai per farmi sentire "ORDINA LA PIZZA!! UOOOO!!" urlò Marco dal salone come un bambino esalto come se dovesse ricevere il proprio regalo di Natale.
"Va bene, va bene, calmati hahahah" digitai il numero della pizzeria e ordinai due pizze margherite, finiti gli ordini andai in salotto e mi sedetti di fianco Marco. Accesi la TV e facendo zapping con il telecomando trovai un programma davvero interessante, Il boss delle torte. Adoro questo programma. Ad un certo punto Marco iniziò a parlare...
"Sai perché oggi mi sono addormentato in classe?" disse con tono serio. Spensi la TV e lo guardai negli occhi. "Ieri sera a casa è successo un bordello. Tu sai che i miei genitori non vanno molto d'accordo ma non vogliono divorziare perché non vogliono far sentire la mancanza di una figura paterna a mia sorella più piccola, Alessandra." annuì preoccupata...
"E sai anche che i miei genitori dormono anche in stanze separate, giusto? Bene. Ieri mio padre tornò a casa ubriaco e iniziò ad urlare e a spaccare tutto. Stava per prendere Alessandra dai capelli che stava dormendo beatamente nella culla ma fortunatamente mia madre intervenì appena in tempo e lo prese per la maglia e lo portò nella sua stanza e beh, da mezzanotte fino alle cinque del mattino hanno litigato. Si sentivano solo le loro urla, mamma che piangeva e strillava e mio padre che la insultava e sbatteva le cose, stava rompendo tutto. Appena finito di litigare sentì mia madre sbattere papà fuori di casa a calci in culo e beh...non ho chiuso occhio per tutta la notte a causa delle loro urla." Finito il discorso spostò lo sguardo su di me guardandomi. Notai solamente in quel momento il suo viso stanco e stressato. Non sapendo cosa fare lo abbracciai stringendolo forte a me e sentii che stava piangendo... Cerco di rassicurarlo che andava tutto bene, che questa cosa prima o poi finirà, che sua madre dovrà divorziare prima o poi e che non può continuare così... Restammo abbracciati per un po di tempo fino a quando non suonarono al campanello, doveva essere sicuramente la pizza. Presi i soldi e corsi ad aprire la porta. Pagai il fattorino, presi le pizze e le portai in salotto dove finalmente potevamo mangiare... "Grazie, di tutto" disse ad un certo punto Marco "Ma di cosa, sei pur sempre il mio migliore amico! Per te questo e altro!" risposi sorridendo per poi addentare un pezzo di pizza.
"Ti voglio bene Vanessa."
"Ti voglio bene anche io Marco, e tanto."