Capitolo Sedici

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Ragazze buonasera, come state?
Volevo ringraziarvi per tutto, mi fate sentire apprezzata perché vedo che la storia sta piacendo ed è una sensazione stupenda. Però, c'è sempre un però, noto che la storia ha molte visualizzazioni ma pochi voti e commenti. Vi prego fatemi sapere davvero cosa ne pensate, voglio leggere i vostri commenti e vedere i vostri voti. Vi adoro xx

Buona lettura!




Questa mattina mi sono svegliata sola nel letto di mio fratello, che è andato all'università con Ben, così avendo la giornata libera ho deciso di restare da loro e preparargli qualcosa per il rientro.
Sono solo le dieci e ho solo voglia di rilassarmi, così mi siedo in veranda ed osservo il cielo d'Edimburgo con nuvole cariche di pioggia.
Oggi avrei festeggiato il compleanno della mia Summer, quel sole troppo debole per sprigionare la sua reale luce. Adoravo quella ragazza e nonostante la sua debolezza era la mia forza ad andare avanti.
Ogni anno passavamo una giornata fuori casa, con la scusa di corsi pomeridiani, senza pensare a quello che una volta tornate a casa dovevamo sopportare.
Lei sapeva tutto, ogni minimo dettaglio, diversamente da tutti i miei parenti.
I miei zii, i miei nonni ed i miei cugini ci consideravano una famiglia normale. Ogni dannato giorno, prima d'uscire da quelle mura opprimenti, passavo ore ed ore a nascondere i lividi presenti sul mio corpo.
Mia nonna, due anni fa, sentì mio padre minacciarmi e da quel giorno notai in lei un cambiamento nei confronti di suo figlio.
Ricordo che cercava di tenermi sempre con lei, con scuse banali e nonostante tutto non mi poteva nascondere dai miei mostri.
Mia nonna, qualche mese fa ha deciso d'abbandonarmi ed è stato devastante.
Ho compreso che vanno via sempre le persone più belle, che tengono a me e sono davvero rare.
Non ricordo se ho vissuto anni felici con la mia famiglia, forse nemmeno durante la gravidanza ricevevo parole dolci dalla donna che mi teneva in grembo.
I miei fratelli sono sempre stati i cocchi della mamma ed i ragazzi di papà, io invece ero quella che era nata senza preavviso e senza consenso.
Sento la mia guancia bagnarsi e notando che il cielo non ha ancora liberato acqua, arrivo a comprendere che sto piangendo e non me ne sono nemmeno resa conto.
Voglio essere forte e cercare di crearmi una nuova vita, ma il passato non potrà mai cancellarsi ed è così forte che accantonarlo non è possibile.
Ringrazio il cielo per avermi dato la forza d'andare avanti e di non aver mai gettato la spugna, nonostante i miei continui momenti di debolezza sono viva e lontano fisicamente da loro.
Si, solo fisicamente, perché la mia mente è sempre in quella casa buia e fredda.

Una suoneria mi riporta alla realtà: il mio telefono.
L'afferro e leggo sul display il nome di Jennifer, così apro la chiamata.

«Hollie fortuna che hai risposto, ho bisogno della mia amica» esclama senza darmi il tempo di salutarla.

Devo ammettere che il suo considerami amica, mi rallegra un po'.

«Ciao anche a te Jennifer, come stai? Io benissimo» dico ironica.

«Scusami se ho tralasciato le solite frasi, ma ho bisogno di te» ridacchio.

«Dimmi furia».

«Oggi pomeriggio devi venire con me a fare shopping, ti prego» mi supplica e l'idea di passare un intero pomeriggio in un centro commerciale mi alletta parecchio.

«Ci sono, vediamoci per le diciassette a casa di Luke? Ho dormito da lui, quindi sono vicino casa tua e..» mi interrompe.

«Si passo io, ti adoro e - si ferma per un secondo - hai dormito da Luke, quindi c'è anche Ben?» chiede curiosa e sento le mie guance riscaldarsi.

Jennifer, come tutte le ragazze del gruppo, sa della mia uscita col moro ma non della nostra attuale situazione.
Una situazione che non capisco nemmeno io!

Best Fake Smile (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora