Carlo Bini ad Adele De Witt

174 1 0
                                    


Che giornata fu quella di ieri, mia buona Adele! io ne son sempre fuori di me. Dopo tanto dolore, io non avrei mai osato sperare un giorno di tanta felicità.
Oh! come eri bella e gentile e santa creatura agli occhi miei! Oh con quanto tripudio io vedeva la tua figura graziosa, leggiera, traversare la folla e lasciarvi una traccia di luce! Oh come il Cielo, la Natura mi pareva che si accordassero a farti onore, si rivestissero d'un insolito splendore per te, si rallegrassero della tua vista, ti proclamassero la loro figlia piú eletta! Oh! come il cuore accompagnava d'un palpito ogni moto della tua persona! Oh come volentieri nell'estasi, nell'ebrezza dei sensi, di tutta l'anima, soffocando la voce del pudore, io avrei gridato all'universo: - Ella è mia!
E tu sei mia davvero, e per sempre. La tua lettera ha distrutto in me ogni germe di dubbio. Le tue parole spirano un amore cosí profondo, cosí sincero, che quand'an¬he tu mi dicessi: - Io non t'amo piú - non potrei crederti.
Mi sento tutto un altr'uomo, Adele mia; mi sento rinnovato il sangue; un gran peso mi è stato tolto dal cuore; l'anima mia, vinta da una soave armonia, attratta da una figura d'angiolo che la chiama dal Cielo, l'anima mia pensa novamente pensieri sublimi, magnifica il Creatore e si perde, si consuma nell'amar te, mia dolcissima Adele, fiore caro, leggiadro, che Dio ha mescolato alle spine della mia esistenza.


le più celebri lettere d'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora