Sono felice con te.

C'è una storia dietro ogni persona. C'è una ragione per cui loro sono quel che sono. Loro non sono così solo perché lo vogliono. Qualcosa nel passato li ha tali e alcune volte è impossibile cambiarli

-Sigmund Freud

Che bello,finalmente ero arrivata nella mia bellissima Doncaster per quest'estate,era troppo tempo che mancavo da qui....

Flashback

<<dai finiscila Louis così mi fai male hahahah>> sorridevo ed ero felice, sapeva che il solletico era il mio punto debole

<<no! finché non mi dici il perché sei triste non la finisco>>

<< dai finiscila hahahah ok mi arrendo>> tirai un grosso sospiro

<<sai,proprio ieri ho sentito parlare mamma che diceva che ci dobbiamo trasferire ma io non ci ho creduto tu cosa ne pensi?>>

<<forse stava parlando a qualcun altro, e poi di cosa ti preoccupi Katy tu resterai sempre con me >>

<< si ma poi cresceremo>>

<<non vuol dire niente sei e resterai lo stesso la mia migliore amica>> cominciò nuovamente a farmi il solletico,quella volta più forte...

Fine flashback

A farmi alzare la testa in quel preciso momento fu una piccola palla rotolante che veniva verso di me...

<<hey ciao mi potresti restituire la mia palla ?>> un piccolo bambino dall'altezza media,con piccole lentiggini e gli occhi color mare si avvicinò

<<si certo ecco a te>>

<<grazie.... vuoi un aiuto con tutti quei bagagli? Chiamo mio fratello?>>

<<oh si grazie,ne ho proprio bisogno >> il bambino corse,e dopo un po' di tempo vidi da lontano una figura molto slanciata

<<ciao >> un ragazzo dai capelli color pece e gli occhi smeraldo proprio come suo fratello,mi rivolse la parola

<< ciao >>

<< il mio fratellino mi ha detto che vuoi una mano con i bagagli dove abiti?>>

<< proprio lì quell'ultima casa a destra>>

<< eh così siamo vicini,piacere mi chiamo Jordan ma gli amici mi preferiscono chiamare JoJo>>

<< va bene>> sorrisi

<<io mi chiamo Katherine, ma gli amici mi chiamano katy>> sorrise anche lui.

Riuscivo a stento a portare i bagagli ,se non fosse stato per quel ragazzo penso che sarei morta prima di arrivare a casa,così dopo un pò di fatica arrivammo fuori la porta e bussai...

<< chi è?>> la voce di mia zia non era per niente cambiata, dolce come al solito,aprì la porta e non esitò a gettarsi tra le mie braccia

<< oh tesoro da quanti anni?>> continuava a stritolarmi

<< zia mi stai calpestando il piede e mi stai facendo anche male >>

<< oh sisi scusa>> eccola lì, la solita,occhiali buffi,capelli raccolti lateralmente in una treccia e le sue solite stampe tricolori e strane sulla t-shirt

<< oh che bello rivederti dopo tutti questi anni mi sei mancata>>

<< anche tu zia,però ci potresti dare una mano a portare dentro i bagagli?>>

<<wow tesoro ma quanti ne sono?>> sorrisi a quella affermazione ,ma sopratutto per la sua faccia con fare interrogativo.

Appena entrai ,notai con grande stupore che non era cambiata per niente quella casa ,anzi ,la mia vecchia casa: come al solito c'era l'enorme cucina che si trovava alla mia destra,messa in risalto con il grande tavolo che invece si trovava al centro,alla mia sinistra c'era un divano bianco affiancato da una piccola poltroncina in pelle, invece se osservavi con attenzione,potevi scrutare piccoli vasetti di tulipani sui vari mobili sparsi ed erano proprio questi che emettevano un buon profumo in ogni parte

<<hai visto? l'ho lasciata così come era>>

<< si è bellissima anche quando la lasciai>>

Cinque anni fa dovetti lasciare questa casa,colpa di mia madre che aveva conosciuto un uomo di alto livello,ci trasferimmo nel nord della Francia ed ebbi un ottima istruzione.

Purtroppo due anni fa mia madre si divorziò, per alcuni motivi a me ancora sconosciuti.

Il mio padre biologico? Beh ecco,lui se ne andò di casa quando appena ero nata perché non voleva prendersi la giusta responsabilità di una figlia...

<< tesoro cosa hai?>> a farmi distogliere dai miei pensieri fu mia zia

<< niente zia pensavo>>

<< che bello eh così hai conosciuto il nostro vicino?>>

<< si mi ha aiutato a portare i bagagli>> lo guardai ,ma subito dopo abbassò lo sguardo

<< venite,portiamo di sopra i bagagli>>

<< ok>> salimmo con molta fatica,ma alla fine arrivammo fuori la mia vecchia stanza.

Dopo cinque anni riaprii quella porta

<< oh zia! è uguale a come la lasciai >> le mie vecchie bambole ancora sul letto, la mia libreria con qualche foto sopra ed infine in quell'angolino la casetta della bambole regalatemi da louis prima di partire....

Flashback

<<katy aspetta prima che vai a preparare tutto tieni qui>> una casetta rosa spuntò dietro di lui

<<oh Louis è bellissima ho sempre desiderato comprarne una >> lo abbracciai ma subito dopo parlò

<<mi prometti una cosa katy?>> stava per piangere lo vedevo nei suoi occhi

<< dimmi louis>>

<< rimarremo sempre migliori amici e quando ritornerai la prima cosa che farai sarà salutarmi?>>

<<si louis ricordi "forever us"?>> in quel momento non diede neanche una risposta che mi abbracciò subito e pianse

Fine flashback

Subito mi avvicinai alla finestra, notai che c'era ancora la casa di lui,non sistemai neanche i bagagli che scesi di fretta le scale

<< katy ma dove stai andando?>> sentì da lontano la voce di mia zia.

Arrivai davanti la sua porta e bussai più forte che potevo...

<< chi è?>> una figura maschile ed assonnata sui 35 anni mi venne ad aprire

<<salve c'è Louis Tomlinson in casa?>>

<< mi scusi ma lei chi è?>>

<< sono una sua amica>>

<<mi dispiace signorina ma due anni fa questa casa è stata venduta >> a quelle parole mi crollò il mondo sulle spalle,volevo solo piangere tantissimo,così cominciai a correre ed entrai in casa , la prima cosa che feci fu fare uscire dalla mia stanza mia zia e quel ragazzo strano ma simpatico al tempo stesso,presi l'MP3 e mi gettai sul letto con la canzone che mi dedicò lui i Backstreet Boys "I want it that way"

Yeah

You are my fire

The one desire

Believe when I say

I want it that way

But we are two worlds apart

Can't reach to your heart

When you say

That I want it that way

Continue....