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22:42

L'aria pungente gli arrivava fin dentro le ossa. Il freddo d'inverno era "finalmente" arrivato; Harry lo attendeva da così tanto tempo che ora che lo aveva ottenuto si malediceva in continuazione. Perché era nell'indole umana desiderare ciò che non si aveva, soprattutto riguardo le stagioni. Rimpiangeva quella grossa palla calda che faceva compagnia al cielo azzurro e a quelle grandi nuvole in quei giorni estivi; gli aveva passati tutti in compagnia di Niall tra pub, scampagnate e viaggi, che erano d'obbligo fare, soprattutto questi ultimi dato che quella era stata l'estate dei suoi 18 anni (19 per l'amico).

Aveva visto tanta gente, conosciuta altrettanta e avuto quelle brevi storie estive da un notte o una settimana nonostante fosse poco più di un ragazzino. Il suo carattere grazie a quelle esperienze era cambiato, così come il suo stile. Aveva abbandonato quei vestiti larghi e ne aveva addottati di stretti, però riguardavano solo i pantaloni e le sue lunghe gambe; sul carette c'era da dire che era molto migliorato, il piccolo ragazzino goffo era sbocciato, e nonostante non avesse perso quella sua indole di goffaggine, ormai era considerato da tutti irraggiungibile. Per il suo aspetto, ricci, occhi verdi e un sorriso smagliante e scuola veniva considerato un Dio, quello era il suo mondo, così come il leone e la sua savana.

La cosa che lo caratterizzava era che fosse lo stesso di sempre...solo con qualcosa in più.
Era gentile e ammaliatore, era adorabile e irresistibile, era goffo e dannatamente sexy. Era una così tale contraddizione.

23:02

Non era stata una buona idea fermarsi quei due minuti in più per salutare la (non) zia Molly, che altro non era la proprietaria di un piccolo bar con tante lucine appese, perché l'anziana signora amava il natale e doveva sempre avere qualcosa che le ricordasse quell'aria natalizia.

Sarà stata la sua indole gentile, il suo dolce sorriso con quelle due fossette a cui tutti si scioglievano, ma Harry Styles era considerato il classico ragazzo della porta accanto e come tale doveva compiere tutte le controverse di quel titolo.

La signora si era messa a raccontargli della storia d'amore che aveva avuto quando era una giovane donzella alle prese con il mondo. A quanto pare quel ragazzo era l'uomo della sua vita ma dato che era una persona dal nobile animo era andato in guerra e non aveva fatto più ritorno. Si era messa a dargli consigli sull'amore, che questo sarebbe arrivato quando meno se lo fosse aspettato e come tale doveva prenderlo e stringerlo talmente forte da non lascarselo sfuggire, per qualsiasi ragione. Perché capitava una sola volta nella vita, e lei ne era la dimostrazione perché ormai alla soglia dei 75 anni si ritrovava con un piccolo bar e una casa piena di gatti. Non era esattamente la vita che tutti sognavano.

...

Per due minuti.

Due minuti.

Avrebbe potuto tagliare il discorso ma da bravo tonto il giovane Harry si era davvero interessato alla storia di Molly e per questo si era visto passare l'autobus a metà strada dalla fermata. Mancava davvero poco ma neanche con una corsa degna di un maratoneta era riuscito a prenderlo. Perché? Semplice, la fermata era vuota e l'autista non aveva avuto la decenza di fermarsi.

Aveva un cappello peloso a forma di animale in testa che gli copriva solo, appunto, la testa. Camminava avanti e indietro per evitare il più possibile di diventare un ghiacciolo umano, neanche sbattere i piedi per terra per non farsi intorpidire i muscoli aiutava. Sembrava che stesse facendo la marcia di un soldato.

Solo che lui si stava fottutamente gelando il culo.

Una risata arrivò alle sue orecchie. Ah come dimenticarlo, anche il telefono per sentirsi la musica lo aveva abbandonato.

Déjà-vu. || OS || - [Larry Stylinson] ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora