Words are flowing out like endless rain into a paper cup
They slither while they pass, they slip away across the universe
Pools of sorrow, waves of joy are drifting through my open mind
Possessing and caressing me
Londra è fredda e silenziosa. I lampioni illuminano fiocamente la città; non c'è nessuno per strada e la quiete domina tutti i luoghi, o quasi: sul Tower Bidge si sentono, molto distintamente, passi leggeri e senza fretta.
Harry Styles è l'uomo a cui appartengono. Non si sa molto su di lui in realtà; ha trent'anni, pochi amici e una passione per i libri, anzi,la sua si potrebbe definire ossessione. Nessuno è a conoscenza del lavoro che fa, la gente sa solo che ha ereditato una fortuna dai suoi genitori, di conseguenza è molto ricco.
Harry Styles è l'unica persona a Londra che passeggia nel bel mezzo della notte su un ponte,con un clima gelido. O forse no.
Si ascolta più attentamente, i suoi passi non sono l'unico suono che si può udire. C'è anche un respiro, leggero, impaurito, quasi inesistente.
Harry cammina un altro po', finché, al centro del ponte, non trova il proprietario di quel soffio tremolante: è un ragazzino, si mantiene alla ringhiera del ponte come se fosse la sua ancora, il suo appiglio. In realtà lo è realmente, la tiene stretta tra le mani piccole e si morde le labbra screpolate; non deve avere più di venti anni.
Harry lo nota subito e si avvicina, accendendosi una sigaretta.
«Sembri un ragazzo che sta per fare un errore» dice all'improvviso aspirando il fumo.
Il ragazzo sussulta e si gira incontrando gli occhi verdi di Harry.
«Lei sembra un uomo che non ha niente da fare»sbotta rigirandosi e tornando a fissare l'acqua.
«Cosa stai aspettando?»
«Che arrivi un po' di coraggio: ho paura del vuoto.»
«Non ti preoccupare: durerà poco, poi non sentirai più niente.»
I minuti passano veloci, ma il ragazzo non lascia il ponte. Solo Dio può sapere cosa sta pensando, eppure i suoi occhi sono chiari come l'acqua: lui ha paura e non è sicuro di sapere ciò che vuole fare veramente.
«Come ti chiami?» sussurra Harry gettando la sigaretta consumata nel fiume.
«Louis bisbiglia il ragazzo.
«Bene Louis, se vuoi un consiglio, secondo me non è saggio gettarti dal ponte: innanzitutto come hai detto prima hai paura del vuoto, poi l'acqua è gelata e terzo, più importante di tutti, nessuno ti vedrebbe cadere.»
«Perché pensi che voglia che qualcuno mi veda?»
«Di solito è così: il bisogno che qualcuno ti noti, batte persino la paura»spiega Harry con un sorriso sulle labbra carnose.
«Be'sicuramente non è questo il motivo del mio quasi gesto.»
«E allora qual è?»
«Non credo che siano affari tuoi» ringhia Louis sulla difensiva, ma continuando a osservare l'acqua.
«Ehi,calmo pugile, non è mia intenzione intromettermi nelle tue questioni private, ti vedo solo un po' indeciso e voglio aiutarti con la tua difficile scelta.»Louis si morde il labbro e alza lo sguardo.
«Solo che non ci riesco se te ne stai fermo lì, in bilico tra la vita e la morte. Facciamo così: io ti porto in un posto e poi analizziamo la tua vita per vedere se fa davvero schifo come credi, se sì, ti riaccompagnerò qui e poi farai ciò che vuoi, se no, me ne torno da dove sono venuto e tu avrai lo stesso la possibilità di fare ciò che credi sia giusto.»
«Questo patto non ha molto senso: in entrambi in casi dovrei raccontarti lamia storia e in entrambi sono libero di suicidarmi. E poi non ti conosco nemmeno!»esclama Louis a bassa voce.
«Per questo sarà più facile parlare con me» gli spiega Harry, sempre con quel sorriso enigmatico sul volto.
«Non riesco a capire cosa ci guadagnerei.»
«Quando ero piccolo mia zia mi diceva che sfogarsi è importante perché tenersi tutto dentro porta alla pazzia. Secondo me, invece, sapere che qualcuno conosce la tua situazione ti fa sentire importante: non vuoi sentirti importante almeno per cinque minuti?»
«Io non conto niente per le persone che conosco, non vedo come potrei importare a uno sconosciuto.» Louis ridacchia amaramente.
«Allora mettiamola così: io sono maledettamente curioso di sapere perché vuoi compiere un atto del genere.»
«E questo perché dovrebbe interessarmi?»
«Perché mi ucciderò a causa della curiosità» dice Harry non riuscendo a mascherare un sorriso divertito.
«Non lo farai.»
«E come fai a saperlo? Tu sarai morto.» Louis non riesce a trattenere un sorriso, perché quell'uomo è davvero patetico, ma gli piace.
Scende dalla ringhiera solo a quel punto, perché sa di non aver niente da perdere.
«Credo tu abbia fatto la scelta giusta» afferma Harry.
«E se avessi fatto quella sbagliata?»
«Semplice: avrei chiamato la polizia.»
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The Guy On The Bridge ‖ Larry Stylinson.
FanfictionOS in cui Louis è un ragazzo che non ha più speranze, e in cui Harry è un uomo che ama camminare sui ponti di notte. . "Tu sembri un ragazzo che sta per commettere un errore" [Larry Stylinson][Rich!Harry; Prostitute!Louis][10k][Tematiche delicate]