#fammiunsorriso

CAPITOLO 8

Lo accompagno fino sotto casa e poi mi dirigo alla mia, non vedo l'ora di farmi un bel bagno, ne ho davvero bisogno.

***

Ormai è passata mezz'ora da quando sono dentro la vasca... sono stanca, sento le gambe pesanti, la testa girare. Sto peggiorando sempre di più... In questa ultima mezz'ora ho voluto affogarmi all'interno della vasca, voglio addormentarmi e non svegliarmi più, odio questa vita.

Mi alzo dalla vasca e mi asciugo. Mi avvicino allo specchio e mi guardo: sono magrissima, mi si vedono le costole e le coscie non hanno spessore quasi, la mia pancia, le mie cosce, le mie braccia, sono piene di ciccatrici e tagli che si stanno per aprire.
Ho i capelli lunghi lisci e neri.
Le labbra carnose e rosee, in questo momento più scure di sempre.
Il mio sorriso è come quello di mia madre.
Il naso ce l'ho piccolino e un po' all'insù.
Gli occhi sono color ghiaccio. Nessuno ha mai il coraggio di guardarmi negli occhi per paura di quel colore... molti mi dicono che con quegli occhi gelo il sangue alle persone.

***

Mi ritrovo davanti a un tavolo pieno di cibo... mi viene la nausea... mi ricordo quando da piccola almeno il sabato e la domenica mio padre mangiava chiaccgerando cin me e mio fratello... erano le uniche, ma io mi accontentavo di quelle, mi bastava averlo vicino per quel poco che riuscivo.

Giudy:«Tieni, è un biglietto che hanno lasciato i tuoi nonni»

Max:«Grazie mille Giudy»

Sorridendole apro lentamente il biglietto e comincio a leggere...

Scusateci davvero tanto Max e John, ma davvero, oggi non possiamo rimanere a cena con voi, siamo a casa di una nostra e ovviamemte anche vostra parente.
Saremmo dovuti tornare per cena, ma qua è venuta giù troppa pioggi, speriamo di tornare almeno per domani.
Tanti baci
Nonno e nonna

Ci mancava solo questa, ora pure i nonni non ci sono!! Perchè io devo essere sola?? Sono sempre sola, nessuno mi cerca mai, gli unici che mi capiscono sono i libri e la musica...

***

Dddrrriiinnn

Cazzo, sono ancora in ritardo.
Prendo lo zaino e corro fuori di casa prendendo appena in tempo l'ultimo pullman, arrivando in classe con 10 minuti di ritardo.
Oggi per fortuna c'è suplenza alla prima ora, questo significa che il prof non scasserá il cazzo per il ritardo.

***

Durante l'intervallo Ally ed io ci avviamo alle macchinette per prendere una cioccolata

Ally:«Dovresti farlo»

Max:«Fare che cosa??»

Ally:«Prendi questo pezzo di carta, e scrivi con questa matita una cosa che vuoi fare»

Max:«Ma tu sei pazza!?»

Ally:«No, ma si può provare qualcosa di diverso qualche volta, per favore, fallo per me»

Non ho voglia di sentirla "piagnucolare" su queste cose, così la accontento.

Scrivo e poi leggo ad alta voce:

“Voglio cambiare. Voglio farmi rispettare. Voglio che nessuno mi faccia più atti di bullismo. Voglio che non mi facciano più scherzi. Voglio vivere come una persona normale"

Max:«E adesso che faccio con sto biglietto??»

Ally:«Mi sembra logico... lo attacchi alla macchinetta»

Max:«E tu lo dici come se non fosse niente, boh... avresti bisogno di uno psichiatra»

Prendo la cicca che avevo in bocca e dopo averla attaccata sul foglio, la attacco alla macchinetta.