Mi chiedevo il perché, il perché mi avesse fatta andare via, il perché non mi avesse fermata, ormai mi chiedevo il perché di molte cose.
Quale altro motivo poteva esserci oltre a Harry? Cosa stava accadendo?
Mille domande attanagliavano la mia mente, rendendola ancora più incasinata.
Dovevo scoprire cosa stesse succedendo, così mi diressi verso casa di Liam, lui sicuramente sapeva qualcosa.
Bussai forte alla porta del castano, sperando con tutta me stessa che fosse a casa e non chissà dove.
Sentii dei passi avvicinarsi alla porta, e ringraziai mentalmente ogni santo.
Ero nervosa, potevo sentire il mio corpo scosso da un nervosismo che mi pervadeva tutta.
"Lexi" mi sorrise Liam
"Devo parlarti" entrai diretta in casa sua, fui terribilmente maleducata ma me ne accorsi solo in seguito.
"Buongiorno a te" si voltò Liam
"Ciao Liam, scusami per l'irruenza" scossi la testa dispiaciuta
"Tranquilla" sorrise comprensivo.
Liam era una delle persone più buone e piene di pazienza che avessi mai conosciuto.
"Sono stata da Niall"
Annuì con la testa invitandomi a continuare.
"Ho capito che c'è qualcosa che non va.. Che succede? Oltre a quello che è accaduto tra me ed Harry, intendo"
"Deve essere lui a parlartene" deviò il discorso dirigendosi in cucina
"Liam" lo raggiunsi "ti prego, dimmi che succede!"
"Lexi, tocca a lui parlartene, non a me. Per favore"
"Lo amo! Lo amo e non so più cosa fare, non so che sta succedendo e ho bisogno di sapere!" Urlai esasperata e infine scoppiai, piansi, piansi tutte le lacrime che avevo trattenuto a casa di Niall.
Liam non proferì parola e mi abbracciò forte.
"Ehi" mi sussurrò "sono stanco di vederti piangere"
"Liam dimmi che succede" supplicai
"Ok" disse "siediti"
Mi sedetti su una qualunque sedia di quel banale tavolo quadrato e lui si sedette accanto a me.
"Niall torna in Irlanda"
"Cosa? Perché?"
"Quando ha saputo di te ed Harry è tornato a casa sua, e ha trovato suo zio li, hanno parlato molto e gli ha offerto un lavoro nella sua industria in Irlanda, e Niall ha accettato"
"Ma perché? Non doveva" dissi incredula.
Aveva preso una decisione così grossa solo per quello che era accaduto? O c'era dell'altro sotto?
Dovevo parlare con Niall.
"Lexi, non lo so il perché. È Niall, nessuno sa mai cosa gli passa per la testa"
"Sono così stanca" dissi abbassandomi e mettendo le mani tra la testa.
"Lo capisco, piccola"
"Tutta colpa di quel fottutissimo bacio!" Ero esasperata
"Sono sicuro che andrà tutto bene"Camminavo avanti e indietro per il mio appartamento, incapace di prendere una decisione quanto meno sensata, ma nulla sembrava avere senso in quel momento, tutto era folle e confuso.
Afferrai il telefono, dovevo chiamare Niall.
Digitai velocemente sulla tastiera e premetti il verde, attesi qualche secondo ma il biondo non sembrava intenzionato a rispondere. Staccai furiosa la chiamata e afferrai le chiavi della macchina, e mi indirizzai veloce verso casa sua.
Bussai forte alla porta e attesi, ero furiosa.
Niall aprii la porta con fare nervoso e io lo infuocai con gli occhi.
"Che ti passa per la testa?" Dissi quasi urlando
Mi osservò mentre entravo nervosa a casa sua e chiuse la porta.
"Che altro c'è, Lexi?"
"Che altro c'è? Vai in Irlanda! E io non ne so nulla!"
Sbarrò gli occhi
"Chi te l'ha detto?"
"Ha importanza?"
"No"
"Perché vai via?"
Non rispose ed io sentii di poter urlare
"Rispondi!" E lo feci, urlai.
"Voglio staccare un po', andare via da qui"
"Andare via da me!"
"Anche"
"Cos'altro?"
"Affari miei"
"Ah.. È vero! È sempre stato così tra noi, vero Niall? Segreti su segreti. Ecco il rapporto del cazzo che ci siamo costruiti!"
"Lexi"
"No.. Lexi niente!" Dissi stanca "Stavolta chiudo io!"
Afferrai le mie cose e me ne andai sbattendo la porta.
Avevo capito che non si può costringere una persona a restare, doveva volerlo lui e non doveva essere una costrizione.
Avevo sbagliato e mi stavo prendendo tutte le conseguenze, ma quante volte avevo perdonato lui? Quante?
Se era questo quello che voleva, questo gli avrei dato.
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Scammers (Niall Horan)
FanfictionDue truffatori, due ribelli che si fanno la guerra e si odiano, ma a volte ciò che si odia lo si odia perché in realtà lo si ama troppo. "Si erano dichiarati guerra, mentre con gli occhi facevano l'amore"