Oggi, 26/11/2015, è una di quelle giornate cupe e fredde del lungo inverno. Do un occhiata fuori alla finestra e sopra di me,prende il sopravvento solo un cielo cupo e spento, caratterizzato da qualche sfumatura di blu. È tutto così triste. In lontananza,dalla mia finestra,posso ammirare il mare. Quel mare,che anch'esso ricco di sfumature blu e contemporaneamente molto angosciante,ammirato da una prospettiva lontana, sembra calmo,ma in realtà è solo apparenza. Mi sembra di vedere una nave,una di quelle grandi e belle,che da bambina adoravo ammirarne tutte le sue luci che sprigionavano dalle finestrelle. Ma adesso la pioggia è arrivata e rende nullo lo sfondo. Non c'è vita,non c'è gioia,non c'è dolore. Nell'aria non circolano emozioni. C'è solo l'ombra di qualche persona che osa uscire dalla propria dimora. Hanno uno sguardo malinconico,ma in fondo,come si fa ad essere felici date le condizioni? Dopo questa pioggia,vorrei un grande arcobaleno,uno di quelli belli,che sin da bambina mi hanno regalato un pò di gioia. Ma appunto,ogni cosa ha il suo tempo,quindi non mi rimane altro che sopportare la pioggia e sperare nell'arcobaleno. In questione,non ho nemmeno accennato le mie di condizioni : io mi sento un pò come questo cielo. Sopporto tutte le mie emozioni,non ben chiare, che prendono a calci la mia mente,ma potrei avere momenti di felicità in qualsiasi momento,tutto dipende dalle situazioni che si presentano. Solitamente sono le piccole cose a regalarmi un'emozione e diciamo che vado avanti a ritmo di emozioni,che una dietro l'altra,mi confondono sempre di più. Non so se ho reso l'idea di come io stia,ma non ho altre parole per poterlo spiegare e credo che queste siano sufficienti. Eh si,sono complicata,ogni giorno sto in un modo differente da quello precedente,però posso assicurare a te che leggi,che forse, ne vale la pena stare così. È così bello non sapere cosa farai oggi, come ti comporterai e come ne uscirai. Io piuttosto,preferisco vivermi il presente e non pensare al futuro,anche perchè fa male alle mie paranoie vivere pensando a ciò che accadrà e non a ciò che accade all'istante.
