1. Mia

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Ormai sono passati otto mesi da quel giorno.

Otto mesi da quando cerco di riprendermi ma non ci riesco.

Otto mesi che continuò a pensare a lui. A quello che è successo a noi. A come siamo diventati quel noi. Quel noi che si amava contro tutto e tutti. E poi pensai a Clara. A loro figlio. E mi convincevo sempre di più che quel noi, probabilmente, non sarebbe mai durato.

Certo, due anni non erano pochi, ma credevo potessimo durare di più. Magari per tutta la vita. Magari per sempre.

Ma è quel 'magari' che continua a fregarmi.

Io lo amo, è quello che provo per lui di certo non sparirà da un giorno all'altro.
Ci vorranno mesi, anche anni, o forse mai. Non credo di aver mai provato qualcosa di così forte per una persona.

È come se facesse parte di me. Fa parte di me è sempre ne farà parte.

Quello che provavo per Luca o per gli altri miei ex non è niente in confronto a ciò che provo per lui...

Pensai bene a ciò che avrei dovuto fare...

Andare avanti.

So che non sarà semplice, e che la mia mente mi porterà sempre a lui.

Ma almeno vorrei essere un po felice... Non chiedo molto, solo felicità. Quello che chiedono tutti, di solito.

Simone mi ha iniziato a chiamare ininterrottamente per il primo mese, poi credo abbia capito che ho bisogno di stare sola e pensare.

Le mie giornate le ho passate così.

Pensare.

Pensare.

Pensare.

Di una cosa ero certa, dovevo parlargli.

Parlargli e dirgli tutto ciò a cui avevo pensato in questi ultimi otto mesi.

Presi il telefono e gli scrissi un messaggio

Io: Dobbiamo parlare. Da Mimmo tra 1 ora

Simo: D'accordo, ci vediamo lì

Mi preparai per essere almeno presentabile.

Mi feci la doccia, riflettendo a lungo a ciò che gli avrei detto. Dopo aver finito, mi avvolsi un asciugamano intorno al corpo e un altro sui capelli.

Mi soffermai a guardare il mio riflesso allo specchio.

Occhi rossi, occhiaie ben definite, occhi spenti, pallida.

Lasciai scivolare l'asciugamano per terra, vedendo il mio corpo nudo.

Ero dimagrita parecchio, si vedevano le ossa.

Non avevo mai mangiato molto. La maggior parte delle volte solo 1/4 di quello che mi mettevano sul piatto, a volte anche niente.

Mi distolsi dai miei pensieri e iniziai a vestirmi.

Fuori era inverno e faceva abbastanza freddo. Mi misi un paio di jeans e un maglioncino bianco e un paio di scarpe. Mi truccai abbastanza, per far scomparire le occhiaie e cercando di farmi avere una carnagione più scura.

Presi il telefono, le chiavi di casa e alcuni soldi, mi misi il cappotto e uscii di casa.

Ero sola, i miei erano al lavoro, Tommy era a scuola, mia sorella era insieme al suo ragazzo e a sua figlia e Lory era tornato nella sua città.

Avevo voglia di farmi una passeggiata, quindi lasciai la moto in garage.

In meno di dieci minuti arrivai davanti alla caffetteria di Mimmo. Era ancora presto per il nostro 'incontro', entrai e chiesi una cioccolata calda, poi mi sedetti ad un tavolo libero.

Qualche minuto dopo lo vidi, aveva appena parcheggiato l'auto.

Da quando ha un'auto?

Ah, giusto. Ora ha una famiglia.

Non gli staccai nemmeno un secondo gli occhi di dosso, era ancora bellissimo come otto mesi fa.

Appena entrò mi cercò con lo sguardo.

I nostri sguardi si incontrarono, rimanemmo a fissarci senza fare nulla. Distolsi lo sguardo e guardai fuori.

"Ciao" disse appena si sedette difronte a me.

"Ciao" sussurrai dopo essermi voltata verso di lui.

"Mi sei mancata..." Disse prendendomi la mano e stingendola nella sua.

Non risposi, voltai di nuovo lo sguardo fuori dalla finestra, non tolsi il contatto tra le altre mani.

Non riuscivo a parlare, tutto il discorso che volevo dirgli non riuscivo a dirlo. Era come se qualcosa me lo impedisse.

"Mia..." Mi chiamò e mi voltai verso di lui "mi dispiace..." Disse.

"Non si risolve tutto con le scuse. E poi, per cosa dovresti scusarti?! Tanto ora hai la tua famigliola felice" gli risposi.

"Lo so... So che con le scuse non si risolve nulla... E sai per cosa mi scuso? Mi scuso per il fatto di aver fatto sesso con Clara. Mi scuso per non aver usato le protezioni. Mi scuso che per colpa mia è nato quel bambino. Mi scuso per aver rovinato il nostro NOI. Mi scuso per averti fatto soffrire, perché so che hai sofferto quanto me se non di più. Mi scuso per tutto" disse.

Sospirai.

Aveva ragione, avevo sofferto molto per questa storia. E chi non lo avrebbe fatto? Una persona senza cuore.

Io l'ho amato veramente, anche tutt'ora lo amo, anche se non vorrei farlo. Non sarei mai riuscita a dimenticare tutto l'amore che gli avevo dato.

Mettere un muro tra di noi era più difficile di come pensavo...

SPAZIO AUTRICE

Ed eccomi di nuovo qua.

Ho iniziato a continuare a scrivere il sequel, non so se vi va bene o meno, se volete fatemi sapere.

Un ultima cosa: Buon Natale 🎄
Spero che siate felici di questa vacanzetta per Natale e capodanno.

Auguri ancora!

Baci baci

~Ale

Credevo di odiartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora