-E quindi? È carino? Un rospo? Una fata? Un unicorno? Michael Clifford(non potevo non scriverlo scusate)?
-Rosalie smettila si sputare domande a raffica. Ti prego respira profondamente e lasciami sola.-giuro che l'ho vista sbiancare.
-Ma... ma lei deve preapararsi per la cena di questa sera! Non posso lasciarla sola!- dice con voce acuta
- Rosalie, apprezzo tutto ciò che fai per me e la tua preoccupazione- dico mettemdole una mano dietro la schiena e camminando al suo fianco lentamente- ma ho anche io due mani e non vedo il perche che non dovrei usarle...- dico e mi fermo facendola giarare verso di me e sorridendole dolcememte- Quindi esci fuori dalla mia stanza e calmati ok?- e le sbatto la porta in faccia facendo ben attenzione a chiuderla a chiave. Si, sono stata meschina. No, non mi pento. Ho la testa che potrebbe scoppiare come un palloncino da un momento all'altro a furia di pensare a Jace. Si, sto pensando a lui da un intero pomeriggio ma non posso farci niente! Se non altro pure io sono dotata di occhi e funzionano pure bene. Lui è tipo... WOW. Alto, capelli mori e occhi verdi/marroni che sono una cosa meravigliosa. Fisico da fare invidia a chiunque e apparentemente intelligente. Dotato di un sorriso perfetto e meraviglioso come il tramonto sul mare e... ok basta, calmiamoci Alice eh, che dici?
Se c'è una cosa che odio più del mal di testa sono le cene in onore di un qualche ospite- Ammetto che spesso gli ospiti sono incredibilmente noiosi e non fanno altro che parlare di strategie militari e bla bla bla- e sapere che stasera ci saranno Jace e la sua famiglia non aiuta per niente, proprio no. Cammino spedita fino alla sala da pranzo alzando la gonna del lungo abito rosso scuro che indosso. Odio i vestiti pomposi. Non potevo nascere in una prateria? Fare la campagnola e vivere con le mucche? Sarebbe stato meglio.
Arrivata in sala da pranzo mi avvicino rapidamente a mio padre e dopo un veloce inchino mi giro verso gli ospiti ai quali riservo un sorriso tirato e un inchino veloce visto che ogni minimo movimento mi causa fitte atroci alla testa.
-Lei è la mia splendida figia Alice- dice mio padre presentandomi- Alice tesoro, loro sono i Sovrani di Inghilterra Lucille e Edward Smith con loro figlio Jace. -dice poi presentando gli ospiti.
-Lieta di conoscervi- dico sorridendo ancora. Possiamo saltare i convenevoli e passare al cibo?
-Prego accomodatevi a tavola- dice mio padre. Non posso fare a meno di esultare mentalmente.
Come posso descrivere la cena? Noiosa. Noioso il cibo, gli argomenti e... oh ma guarda! I cestini di pastafrolla e frutta! Ne prendo velocemente tre e ne metto uno rapidamemte in bocca senza farmi vedere e due li appoggio sul piatto. I cestini di frutta sono droga. Ok?
-Alice come sono andati gli allenamenti con Thomas?- chiede mio padre e immediatamente mi ritrovo fissata da tre paia di occhi sconosciuti tra cui quelli di Jace. E io? Sembro uno scoiattolo che nasconde la ghianda. Mastico velocemente e butto giu tutto prima di rispondere a mio padre che aspetta una risposta
-Tutto bene. Abbiamo iniziato con i coltelli perche ormai non sa più cosa farmi fare visto che ho completato il percorso con le armi da fuoco e il combattimento corpo a corpo
-Una donna che usa le armi?- chiede Re Edward- Beh, sarei curioso di vedere come se la cava.- dice sorridendo sornione.
-Padre è una donna- dice Jace quasi con ribrezzo. Una donna che ti fa il tuo bel sederino a stelle e strisce come la bandiera americana.
-Figliolo non offendere-dice la madre- sono sicura che se la cava egregiamente- ecco, lei si che mi sta simpatica.- Perchè non vi sfidate?- ok, come non detto.
-Oh sarebbe fantastico- dice la persona che condivide il mio stesso patrimonio genetico. Non dovresti essere dalla mia parte padre?
-Quando?- chiede Jace
-Domani alle 10?- dice mio padre
-Perfetto.
Hey! Vi siete dimenticati di me? No perche io sono viva eh.
-Specialità? -chiedo io. Opporsi sarebbe inutile. -Arco, spade, pistole, fucili, combattimento corpo a corpo...
-Spada- dice Jace sorridendo. Mi fuori far fessa eh?!
-Perfetto. -dicono i nostri genitori all'unisono e battendo le mani.
Possa la dea bendata ricordarsi di me.
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Destiny
De Todo-La dea della Fortuna sarà anche bendata ma la sfiga ci vede proprio bene non trovate Altezza?- dice Alec appeso a testa in giù esattamente come me - Sarà ma secondo me se stiamo appesi ancora un po' in questo modo non combineremo niente.- continuo...