JessieLove

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Il sesso è una delle più grandi arti che l'uomo potesse mai inventare. Fin dall'inizio dei tempi, è stato oggetto di amore, di piacere, desiderio che a volte veniva immortalato su affascinanti affreschi, o monumenti in pietra. La vita difficile di una ragazza facile che per sfogarsi e farsi piacere mostra scrupolosamente il proprio corpo, numerosi sono i ragazzi che la contattano solo per quello e, sapete, lei ama le illusioni. Le amo così tanto. Questa sono io. Benvenuti sul mio blog.

Appena finì di scrivere la presentazione per l'ennesima volta, premetti invio, e decisi di pubblicare una mia foto con il reggiseno leopardato e le labbra rossissime dal rossetto mentre le mordo. Arrivarono subito più di cento like, e numerosi tizi già cominciarono a contattarmi. C'era chi offendeva per far vedere il mio corpo, visto che da alcuni è considerato sacro, chi mi chiama porca, maiala, e tutti i nomignoli possibilmente esistenti, e chi tentava di abbindolarmi per una lussuosa notte di sesso. Ignorai tutti, eccetto i più meritevoli, ma continuai ugualmente a navigare su tumblr, mentre mangio qualche biscotto con le scaglie di cioccolato, visto che non avevo voglia di leggerli. Dopo un'ora di reblogghi e cuoricini, il sito mi consiglia di seguire BadBoy. Spinta dalla curiosità, aprì il suo blog ed iniziai a curiosarlo.

I ragazzi cattivi, ovvero gli stronzi, sono gli unici che posso andare avanti e sopravvivere a questo mondo. Sono Justin, ed io sono uno di quelli. Non starò qui a dirvi la mia storia o ciò che penso veramente, perché credo che basti navigare sul mio profilo per farvi un'idea su di me. Qualunque essa sia.

Essendo una ragazza che studia psicologia, ed empatica, riesco a capire chiunque attraverso una chat, un testo o semplicemente, una presentazione. Okay, sembra che abbia un passato difficile da dimenticare, e chissà, forse ci è ancora dentro con tutte le scarpe. Ma è forte, e continua a lottare ogni giorno, altrimenti, perchè starebbe ancora qui, tra i viventi? Aprì la sua immagine del profilo, sembrava un Dio in terra. Corpo perfettamente scolpito, ha un tatuaggio a forma di croce sul suo petto in nero, una data con dei numeri romani, spalle robuste e labbra a cuoricino, il suo volto non è immortalato nell'immagine, ma decisi comunque di seguirlo, e di scendere verso il basso, ammirando il suo corpo sexy, finchè non trovai un volto. Era il suo, e gli occhi color nocciola, il viso innociente ma stronzo al tempo stesso, il suo sorriso smegliante che mostra i suoi denti perfettamente bianchi. Mi rapì subito il suo viso, il suo corpo, il suo tutto. A quanto pare, anche lui pubblica sue foto. Forse abbiamo qualcosa in comune?

<<Jessica, cerca di muoverti! Dobbiamo andare all'ospedale! Tra qualche ora, tuo padre sarà operato al cervello! Sbrigati!>> Urlò da sotto le scale la sorella di mio padre.

<<Sí, zia ora mi vesto!>> Esclamai mettendo la prima felpa che mi trovai a tiro.

Scesi velocemente le scale non curante dei miei capelli disastrati e del mascara sbavato dal sudore. Quei riscaldamenti sono peggio del sole estivo! Nel viaggio aprì una volta tumblr e mi era arrivato un messaggio. Pensai che fosse uno dei rompiballe, e la chiusi. Arrivate in ospedale, ci avviammo verso la stanza 33, dove stavano preparando mio padre per l'operazione. Odio gli ospedali ed odio le sirene. Spero che non commettino di nuovo lo stesso sbaglio di sei mesi fa, sul serio. Io non resisterei un giorno di più.

<<Ah, ecco la mia dolce Jessie.>> Mi salutò con dolcezza.

<<Ehi, come stai? Ansioso?>> Cercai di tener dentro il fiume di lacrime impetuoso sfoderando un largo sorriso.

<<Un po', ma non aver timore. Tuo padre è forte. Ho superato fratture, infarti, sono stato operato anche quando erano scarse le prestazioni igieniche!>> Esclamò ricordando la sua ultima guerra, poco prima che lei ci lasciasse.

<<Meno male che ci sei riuscito! Sennò come sopravvivevo?>> La buttai sullo scherzo.

<<Lo supererai. Ricorda che hai preso da me. Sei una leonessa coraggiosa, e molto forte. Forse persino più di tuo padre.>> Sorrise comprensivo. Lo abbracciai forte a me, e gli dissi che sarebbe andato tutto bene, anche se non lo pensavo realmente. Ma ci speravo.

<<Signor Albert, è ora di sottoporsi all'operazione. E' pronto?>>

<<Ovvio. La guerra in Iraq non mi ha sconfitto, ed io sono più forte di una malattia!>> Esclamò più vivo di me.

Passarono tre ore da quando lo chiamarono, presi il mio caro e amato cellulare, leggendo quel messaggio che mi avevano inviato. La curiosità ebbe la meglio.

BadBoy: Hey

Hm... Ecco un altro assetato di sesso. Dovrei mandarlo a farsi fottere, lo so, ma è così sexy che commetterei un madornale errore. Gli risposi con la stessa parola e pubblicai anche i messaggi. Intanto, navigai per il suo profilo. Meglio distrarsi, piuttosto che farsi cento film mentali su tutte le probabilità che mio padre aveva per sopravvivere. Era così maledettamente bello da farmi dimenticare persino che ero in ospedale. Mentre stavo per aprire l'ennesima foto, che mostrava un suo braccio totalmente tautato e parte degli addominali perfettamente scolpiti, da far immaginare solo una cosa: lusso, mi arrivò un altro suo messaggio.

BadBoy: Come va?

Ci mise solo dieci minuti per rispondermi. Segno che era online. Decisi di fare i messaggi privati stavolta.

JessieLove: Potrebbe andare meglio. Tu?

BadBoy: Molto bene, grazie. Sono in adulazione, lo ammetto.

JessieLove: Sei molto carino a dirmi questo.

BadBoy: Perchè sei su questo sito? Per far impazzire i ragazzi con fantasie erotiche?

JessieLove: Sta scritto sulla descrizione. Non l'hai letta?

BadBoy: Intendo il vero motivo.

JessieLove: Perché dovrei dirlo proprio a te?

BadBoy: Perché a volte ci è più facile aprirci con perfetti sconosciuti, piuttosto che ammettere i propri problemi a parenti stretti, o amici intimi.

<<Signorina Albert?>> Il richiamo dell'infermiera mi distrasse dalla mia chat. Adesso avrei saputo i risultati. Il cuore batteva all'impazzata, l'ansia saliva e con lei la speranza che fosse andato tutto per il meglio.

<<Sono io. Come è andata?>> Chiesi preoccupata.

<<L'operazione è riuscita. Adesso suo padre è fuori pericolo.>>

<<Oh, Signore ti ringrazio.>> Sospirai portando una mano al cuore. Sono molto legata alla fede, specie in questo ultimo periodo. Eppure faccio così tanti peccati... Come immaginare notti lussuose con il misterioso BadBoy. A proposito, dovrei rispondergli. E' un tipo astuto, senza ombra di dubbio... Gli dirò tutto e basta. Tanto, cosa se ne farebbe dei miei problemi? Niente.

<<Se vuole, può visitarlo con sua zia.>>

<<Ovviamente sì!>> Esclamai euforica.

Io e la zia entrammo nella stanza di mio padre, lui stava dormendo, e della sua espressione, sembrava che stesse bene. Sembrava un angelo. Il mio angelo custode. Sono così fiera di lui, e non lo cambierei per nulla al mondo.


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