Capitolo 1

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Urla,
Grida,
Risate,
Pianti, tutto questo succedeva mentre dormivo, già era il primo giorno di scuola, mi vengono gli incubi solo a pensarci.. Test a sorpresa, professori, nuovi compagni, note... Ah.. Forse e meglio che mi butto fuori dal letto.
I miei genitori sono morti in un incidente di cui non si sa il motivo, e io vivevo con mia sorella, ma lei si e sposata con un uomo che mi dava fastidio tutti i giorni, quindi decisi di vivere con le oche del collegio.
Mi misi i miei amati pantaloni neri strappati e la mia canottiera bianca e le mie converse bianche, poi andai in bagno mi lavai la faccia e i denti, raccogliai i miei capelli lisci di un colore biondo scuro in una chignon come sempre, mi misi il mio eyeliner, mascara e rossetto bordeux, presi la mia cartella e andai in classe.
"Buongiorno signorina Caroline, si e appena accesa la lampadina?" sussurrò Madame Rosabelle, la mio professoressa di francese.
"Uuh, vedo che la pesantezza non manca nel suo dizionario" dissi con un ghigno maligno.
"Signorina Sincleire, vedo che in questi anni non ha imparato a cambiare atteggiamento" disse con acidità.
"Carol, vatti a sedere, e cambia stile sei sembra vestita in bianco e nero, sembri un maschio" disse l'oca della classe Jackline Chermanov.
"Jack, stai zitta, almeno io non vengo a scuola conciata come una bambina, andiamo.. Le converse rosa? Ma dove vai? alle elementari?".
Rimasero tutti zitti alle mie parole, finché non parlò Marley, la mia migliore amica, l'unica che sa tutti di me.
"Carol, siediti vicino a me, su, Madame Rosabelle deve presentarci il nostro nuovo compagno di classe" disse lei con un tono dolce.
"Compagno di classe?" dissi mentre mi stavo incamminando verso il mio posto. Mi sedetti ignorando il fatto che un nuovo compagno stava entrando da quella porta, entrò e Jackline iniziò a sbavare.
"Jack ritieniti la bava, la stai consumando" si misero tutti a ridere e io posai la testa sul banco senza guardare l'ennesimo alunno nuovo.
"Caroool, e luii quel cantante famoso che conoscono tuttiii" disse Marley soriddendo verso di lui.
"Uuuh" dissi con molto entusiasmo "non me ne frega un cavolo" continuai la frase mentre Marley mi stava per ammazzare.
"Ciao a tutti io sono Abraham Mateo ho 18 anni e studierò qua." disse mentre gli occhi azzurri di Marley erano puntati su di lui, lei iniziò a giocare con i suoi riccioli rossi.
Io invece guardavo i nuovi libri di psicologia, sembravo proprio un ragazzo con quello chignon, apparte il fatto che non sono così brutta, occhi di un azzurro scuro, capelli biondi scuri, un fisico accettabile, forse questo é uno dei motivi per cui lavoro alla rivista di moda più importante della capitale, ma quella dove ci sono io non e ancora uscita, e la mia prima settimana con loro ed e anche la prima volta che mi sciolgo i capelli, i miei compagni saranno sorpresi di me.
Il nuovo arrivato di cui non sapevo il nome, si sedette vicino a Jon, un mio amico, e iniziò a guardare l'oca.

"Uh, il nuovo arrivato sta già facendo amicizia con l'ochetta" dissi ridendo a Marley che stava rosicando.
"Lui non dovrebbe stare con lei, lui deve stare con te!." disse velocemente.
"É vero... Aspetta cosa?! Con me?! Ma ci stai con il cervello?" dissi quasi gridando.
"Signorina Caroline Sincleire, lei sa che é sempre distratta dalle lezioni, ci dici cosa vi stavate dicendo? Così ti diamo anche noi un consiglio visto che sembri così di mal umore" disse Madame Annabelle.
"Stavamo parlando di quanto le stavano bene i capelli corti Madame" disse Marley evitando che io dica qualcosa di umiliante.
Madame Annabelle si girò allora io dissi a Marle:
"Non conoscevo le tue doti da lecchina"
Lei mi fece una linguaccia e si rigirò.
Continuai a sbadigliare sul banco senza far attenzione alla prof, quando suonò gridai "LIBERTÀ".
Uscì correndo dalla classe e ricevetti una chiamata dal direttore della rivista che mi disse che oggi dovevo fare le foto con un artista di cui non potevo sapere nome perché era una sorpresa.

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