Quando tornai a casa, con il cuore pieno di speranza e gioia, mi rinchiusi in camera, accendendo il pc e navigare su youtube. Misi una canzone ritmata a tutto volume, per poi aprire tumblr. C'erano 10 notifiche, la maggior parte delle volte le ignoro perché, di solito sono cuori, o reblogghi, o commenti volgari, ma decisi di aprire, spinta dalla curiosità che il BadBoy, avesse fatto qualcosa. Una sola era la sua; un rebloggo di una foto che non era la mia. Raffigurava un tatuaggio che mi è sempre piaciuto, e che mi piacerebbe averlo. Una scritta, 'Stay Strong' con il segno dell'infinito ed una piuma che si unisce al segno. Aveva commentato: 'I più forti ed i più resistenti, sono le persone con esperienze a dir poco traumatici, con cicatrici indelebili, che portano come un tesoro, una cosa preziosissima di cui nessuno deve conoscerne l'esistenza. Vivere con la consapevolezza di ricordare. Questo è resistere.' Rimasi spiazzata quando lessi ciò che c'era scritto sullo schermo del computer. Aveva colpito nel segno. Forse, anche lui studia psicologia? Oppure, anche lui ha cicatrici indelebili, come ha scritto. A proposito, dovrei rispondergli. Apro la sua chat, ma ebbi un ripensamento. Non ho motivo per aprirmi con un perfetto sconosciuto, così rigirai la domanda. Mi rispose quasi subito.
BadBoy: Okay, lo ammetto. Nemmeno io mi aprirei mai con te. Ti faccio i miei complimenti. Oltre a far andare i miei ormoni in estasi, sei anche una tipa astuta.
JessieLove: Non sono l'unica. E a quanto pare, anche tu hai avuto esperienze che preferiresti dimenticare con un'amnesia. Tutti hanno la loro storia, la loro soglia di dolore, ed i loro segreti.
BadBoy: Studi psicologia? Intuitivo, il ragazzo.
JessieLove: Sì, sono al primo anno di università. E tu? La studi?
BadBoy: Nono, ma a me è sempre piaciuto capire le persone, e magari paragonarmi a loro. Ora basta con le ciance. Io voglio vederti. Ora. Okay, come reagire? Difficile da spiegare... Non posso assolutamente accettare.
JessieLove: Scusami, ma preferisco di no. Se non ti sta bene, sei libero di andare altrove. Dopotutto, tu mi hai contattata.
BadBoy: Esattamente. E ti scoperò. Oh, eccome se ti scoperò!
JessieLove: Che fervida fantasia.
BadBoy: Lo so, sto esagerando. Ma ammettilo, anche a te piacerebbe avermi.
JessieLove: Vero.
BadBoy: Hai la webcam?
JessieLove: Sì, ma non mi va di vedere il tuo...Coso.
BadBoy: Non lo vedrai, e sono un tipo di parola. Voglio sono vedere il tuo viso ed ascoltare la tua voce. Chiunque si scioglierebbe con parole del genere.
JessieLove: Okay, ci sto. Dammi il tuo Skype.
Dopo qualche secondo, il computer inizia a suonare, come se mi stessero chiamando. Accettai la chiamata, e lo schermo divenne nero, e poi comparì l'immagine di Justin seduto su una sedia girevole, con uno sguardo cupo ed evidentemente eccitato. Indossava una cannottiera molto aderente, e quasi trasparente, da mostrarmi il suo corpo. Ed il mio, ebbe l'impulso di rispondere a tanta sfacciataggine.
<<Hey, JessieLove. Complimenti, sei molto più seducente di quanto avessi mai immaginato.>> Mi salutò con un cenno della mano e mezzo sorriso
<<Grazie BadBoy, anche tu hai un bel fisico.>>
<<Vorrei eccitarmi con te. O meglio, su di te.>> Il sorriso mi scomparve. Fortuna che era di parola.
<<Non avevi detto che non lo avresti fatto?>>
<<Ho detto che non te lo avrei fatto vedere, non che non mi sarei toccato pensando al tuo corpo così succinto, JessieLove.>>
<<Okay BadBoy, allora ti saluto. So che faccio vedere il mio fisico quasi a nudo, ma non sono un oggetto. Non conosci la mia storia, non puoi trattarmi come una bambola gonfiabile.>> Prima di aver premuto 'ESC', lui ribatte immediatamente.
<<Allora mi dispiace, okay? Scusami, sul serio. Siamo due perfetti sconosciuti, ma so già che ti piacerà. E molto.>>
<<Credi a quello che vuoi.>> Ero al limite della sopportazione, finché il mio cellulare mi squillò. Oh, grazie a Dio. Risposi subito.
<<Ehi Jess... stiamo in un momento critico. Devi consegnare delle pizze! Vieni il prima possibile, per favore.>> Mentre ero al cellulare, BadBoy mi fissò in modo provocante, mordendosi le labbra, desideroso di me, e di toccarsi.
<<Oh, certo, nessun problema sarò lì tra pochissimo.>> Attacco la telefonata. <<Perdonami, ma devo andare a lavoro. Ci sentiremo la prossima volta!>> Esclamai agitando la mano.
<<A presto, JessieLove.>> Salutò con un sorrisino deliziato, forse dal mio tono di voce, o dal mio modo di parlare, o semplicemente per aver fatto una web con me.
Ignorai questi pensieri, evitando di fare fantasie erotiche sul suo corpo, ed iniziai a prepararmi per lavorare. Misi giusto un filo di eyeliner, mascara e mi avviai verso il piano inferiore, prima di uscire chiesi se a mia zia sarebbe servito qualcosa, e dopo avermi consegnato un bigliettino con le commissioni da fare, ed un bacio di arrivederci sulla mia guancia destra, uscì da casa per poi avviarmi verso lo 'Pizza girl', dove sono ammesse solo ragazze per lavorare. Letteralmente. Suze è la proprietaria e responsabile delle pizze d'asporto, Kelly, Cassie e Fable preparano le pietanze per la pizzeria, Alexa ed Ashlie -Soprannominate doppia A- si occupano della cassa e dei clienti, infine, io e Jennifer ci occupiamo di consegne a domicilio ed ogni tanto, anche di servire la clientela, per avere un bonus extra. O per estrema necessità. Il locale si trova a tre isolati da casa mia, quindi, trapianto un paio di cuffiette nelle orecchie e mi muovo come una freccia. Come tutti gli abitanti di Manhattan, infondo. In questa città sembra che ogni uno sia telecomandato o usato con dei fili da burattinaio; ma in fondo, ci si abitua a vivere così, il vantaggio è che qualcunque cosa indossi, o fai, nessuno se ne accorgerebbe. In pratica, posso gironzolare a quattro zampe con un pigiama appariscente con tanto di lingua! Risi al pensiero e aprì la porta del locale. Era strapieno come ogni venerdì, e tutti mi salutarono calorosamente, mi avviai alla cucina per prendere l'ordine preso.
<<Era ora! Dì la verità, hai pomiciato con qualcuno, vero?>> Mi saluta Jenny con un sorriso malizioso. Divenni di fuoco dall'imbarazzo ripensando all'attraente corpo visto solo qualche minuto fa.
<<No! Ma che vai a pensare?!>>
<<Sorry, ma a me raramente sfugge uno sguardo assente. Avanti, dimmi chi è! >>
<<Oh, Jess era ora che ti facessi viva! Dov'eri finita? Sulla luna?>> Esclamò Suze spuntando fuori dl nulla.
<<Uhm... Quasi. Ragazze, io vado a servire la clientela. Spero solo che venga qualche bel fusto!>> Esclamò Jennifer seccata.
<<Credo di aver visto Harry, mentre entravo. Non ti andrebbe di servirlo?>> Fece un piccolo urlo di eccitazione, e corse nell'altra stanza con il taccuino ed una penna.
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Tumblr |Justin Bieber|
FanfictionJessica Albert, o meglio conosciuta come JessieLove, è una giovane diciottenne con una perversa passione per il sesso e le sue foto esplicite che pubblica scrupolosamente su il famoso social network Tumblr. Un giorno, Justin Bieber, deciderà di cont...