La piazza non era mai stata così vuota; Ashton era ormai andato via, eravamo rimaste solo Jea e io, ma l'avrei lasciata lì da sola.
Avevo di meglio da sbrigare.Mi allontanai da lei respirando affannosamente, mentre mi chiedevo se Luke fosse al solito posto o a casa sua. In realtà volevo andare da Michael, stare un po' con lui, ma non era il momento.
Dovevo vendicarmi contro quella strega di Jea, no?Osservai la strada che calpestavo con le mie scarpe, era uguale a quella di sempre, ma sembrava diversa. L'aria era pesante, stava cambiando qualcosa.
E no, non volevo altri cambiamenti.
Ultimamente stavamo cambiando troppe cose, troppe persone, a cominciare da me.Ero così diversa, ero diventata impulsiva, schietta. Non potevo considerami proprio forte, perché purtroppo avevo come sempre l'abitudine di mettermi a piangere come una bambina ogni volta che qualcosa andasse storto.
Odiavo piangere. Era solo debolezza.E odiavo la mia faccia che si contorceva formando un'orrida smorfia, odiavo il mio naso rosso, la mia fronte corrugata, le lacrime che scivolavano giù per le guance trascinandosi quel poco trucco che di mattina impiegavo tanto tempo a sistemare, ma realmente non me ne importava moltissimo.
Odiavo piangere, eppure piangevo spesso, solo perché ero troppo debole per tenermi tutto dentro e subire in silenzio.
Mi avvicinai alla ringhiera dalla quale sarei saltata giù, per arrivare da Luke; per fortuna, era lì, girato di spalle.
Lo avevo riconosciuto dai suoi inconfondibili capelli biondi. ovviamente, erano in pochi ad Orlando ad averli di quel colore.Io li avevo neri, neri come la pece. E stonavano un po' con il colore dei miei occhi, ma Matthew diceva che gli era sempre piaciuto molto quell'abbinamento.
A me non convinceva.
Forse perché anche lui era così, e vi ero abituata.Ero cresciuta tra persone con occhi chiari e capelli scuri, come i miei fratelli, mia madre, e pure mio padre...
Anche Lux era così, più o meno, dato che aveva gli occhi verdi e i capelli rossi.
E forse era solo l'abitudine, essere circondata da questo tipo di persone, viste esteriormente, e pensavo che fosse un po', come dire, ordinario, avere i capelli scuri e gli occhi chiari.Luke, a parte i capelli biondi, aveva quegli occhi azzurrissimi che si sarebbero potuti confondere con il cielo. Magari era solo la mia mente contorta, ma la prima volta che lo avevo visto, se non ci fossero state le pupille, avrei pensato che avesse dei buchi in prossimità degli occhi che lasciavano trasparire lo sfondo dietro, in quel caso il cielo azzurro.
Magari ero solo pazza io, a pensare sul serio a queste cose.Gli toccai la spalla leggermente, sperando di non disturbarlo, dato che sembrava immerso in un momento di riflessione.
"Ciao, Luke." Gli dissi poi, e presi posto su uno scoglio accanto a lui."Tea." Sussultò. Si girò verso di me e accennò ad un sorriso. "Sarei venuto a trovarti dopo. Volevo chiederti scusa per quello che è successo, davvero, non era mia intenzione, ero solo arrabbiato con Michael e spero ch-"
"Stai tranquillo, Luke. Va tutto bene." Lo rassicurai. Cercai di sfoggiare il sorriso migliore che potessi improvvisare in quel momento. "Anch'io volevo parlarti di una cosa, in realtà."
"Dimmi tutto." Rispose, preoccupato.
"Si tratta di tua sorella, Jea." Iniziai, con un sorrisetto furbo. Dio, quanto la odiavo. "Beh, probabilmente sai che tra me e lei non c'è proprio un certo feeling, giusto? A dire la verità, ci odiamo a vicenda."
Luke sospirò, e portò la testa all'indietro. "Che ha fatto, questa volta? Mi farà impazzire, un giorno."
"No no, a parte che si è messa ad urlare contro di me e ha fatto la pazza, ma questo non è importante," dissi, evitando di divagare, "ma ti dispiacerebbe molto se ti dicessi che ha ripreso a fumare di nascosto, vero?"
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Three || Michael Clifford
Teen FictionConta solo fino a tre. Tutto questo finirà presto. "Benvenuta all'inferno, Tea, ti sarà impossibile uscirne." Credits ©besidelvke all rights reserved. 12/06/2015: #55 in TeenFiction.