[ Colei che racconta, in questa storia, è Jay. ]
Harry. Un nome così normale.
Avvertii una promenitrice fitta di paura fin dalla prima volta che Louis pronunciò quel nome.Aveva cinque anni, e tre mesi dopo avrebbe iniziato ad andare a scuola. Era una calda giornata serena, e lui giocava in giardino da solo, come faceva spesso.
Lo vedevo, sdraiato bocconi sull'erba, cogliere margherite e divertirsi a intrecciarle alacramente in collane. Il sole ardeva sui capelli e sembrava rendere ancor più bianca la sua pelle. La concentrazione gli spalancava gli occhi azzurri.D'un tratto alzò lo sguardo verso il cespuglio di rose bianche la cui ombra si stendeva sull'erba, e sorrise.
"Sì, Louis sono io. "disse. Si alzò e si diresse lentamente verso il cespuglio, con le gambette grassocce che stavano tenere nei suoi jeans neri.Era già nell'ombra del cespuglio. Sembrava avesse abbandonato il mondo dalla luce, inoltrandosi nelle tenebre. A disagio, senza sapere perchè, lo chiamai.
"Che stai facendo, Lou?"
"Niente." La sua voce suonava stranamente lontana.
"Rientra, adesso. Fa troppo caldo, fuori."
"Non fa troppo caldo."
"Rientra, Lou."
Lo sentii dire:"Devo rientrare, adesso. Ciao." e s'incamminò a passo lento verso casa.
"Con chi stavi parlando, Lou?"
"Harry."
"Chi è Harry?"
"Harry."
Non riuscii a tirare fuori altro dalle sue labbra, così alla fine gli diedi un po' di latte e una fetta di torta, e gli lessi qualcosa finchè fu ora di andare a letto.
Mentre mi ascoltava leggere continuava a guardar fuori, in giardino. Una volta sorrise e agitò una mano in segno di saluto. Fu un vero sollievo infilarlo a letto, al sicuro.Quando mio marito tornò a casa, gli raccontai del misterioso "Harry". Lui scoppiò a ridere.
"Oh, ha cominciato, eh?"
"Che vuoi dire?"
"Non è raro che i figli unici s'inventino un amico. Certi bambini parlano con i loro giochi. Ma Louis non ha mai avuto un debole per questi. Così ha inventato un amico."
"Ma perché ha scelto proprio quel nome?"
Scrollò le spalle. "Sai come sono i bambini. Non capisco di che ti preoccupi."
"Neanch'io, veramente. È solo che mi sento iperprotettiva nei suoi confronti. Più che se fossi la sua vera madre."
"Lo so, ma va tutto bene. Lou sta bene. È un bambino grazioso, pieno di salute e intelligente. È per merito tuo."
"E tuo, anche."
"Sicuro, siamo dei genitori eccezionali!"
"E così modesti!"
Ci baciammo ridendo. Mi sentii rassicurata.
Fino al mattino seguente.Ancora una volta il sole splendeva sul piccolo prato luminoso e sulle rose bianche.
Louis, seduto sull'erba a gambe incrociate, fissava sorridendo il cespuglio di rose.
"Ciao." disse. "Speravo che saresti venuto... perché mi sei simpatico. Quanti anni hai?... io ne ho cinque e un pezzetto...no, non sono un moccioso! Presto andrò a scuola. E tu ci vai, a scuola?... che fai, allora?"
Tacque per un momento, ascoltò assorto, annuì. Immobile nella cucina, mi sentii avvolgere dal gelo. 'Sciocchezze' mi dissi disperatamente.
'Un sacco di bambini hanno amici immaginari. Fa' finta di nulla.
Non ascoltare. Non fare la stupida'.
Ma feci rientrare Lou prima del solito per la sua merenda di metà mattina.
"Il tuo latte è pronto, Lou. Vieni dentro."
"Un momento." Una strana risposta. Di solito il latte e biscotti alla crema di cui era ghiotto esercitavano su di lui un richiamo irresistibile.
"Vieni subito, tesoro." Insistei.
"Può venire anche Harry?"
"NO!" Il grido mi salì alle labbra così brusco da sorprendermi.
"Ciao, Harry. Mi dispiace che non puoi venire. Adesso devo fare merenda." Disse Louis, poi corse a casa.
"Perchè Harry non può avere anche lui il latte?" Mi chiese con tono di sfida.
"Chi è Harry, tesoro?"
"Harry è mio fratello."
"Ma Lou, tu non hai fratelli. Papà e mamma hanno un solo figlio, un solo bambino, e quello sei tu. Harry non può essere tuo fratello."
"Sì che è mio fratello. Me l'ha detto lui." Si tuffò nel bicchiere di latte e ne riemerse con un piccolo sbaffo sul labbro superiore. Poi attaccò i biscotti. Per lo meno, Harry non le aveva tolto l'appetito.
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Harry. || Larry Stylinson | One Shot
FanfictionDi poche cose avevo paura... Ma di un nome in particolare : Harry.