Mi svegliai per la prima volta riposata. Aprii lentamente gli occhi e misi a fuoco una figura sotto di me. Alzai leggermente la testa e mi accorsi di essere appoggiata al petto di Newt.
Come siamo finiti in questa posizione? Pensai arrossendo.
Il suo braccio mi circondava la vita e mi teneva stretta al suo corpo, mentre il mio busto era in parte appoggiato sul suo addome. Fissai il suo volto calmo e ancora dormiente. Aveva un'espressione rilassata, come se fosse in pace con il mondo. I capelli, naturalmente arruffati, gli incorniciavano quel viso angelico e gli davano un'aria sbarazzina.
Sarei restata lì a guardarlo dormire per ore, ma mi sembrava una cosa imbarazzante, così decisi di alzarmi per andare a fare colazione.Scostai lentamente il suo braccio dalla mia vita e feci per scendere dal letto, quando la sua presa si fece ferrea sul mio busto, trascinandomi di nuovo sopra di lui e mugugnando nel sonno.
Ora la situazione era peggiore di quella precedente: le sue braccia erano entrambe attorcigliate alla mia vita e non mi lasciavano andare. Era come un bambino che abbracciava, o meglio stritolava, il suo peluche preferito.
"Newt." lo chiamai, cercando di contenere l'imbarazzo che si stava nel frattempo mostrando sulle mie guance. Non ricevendo nessuna risposta dal ragazzo gli battei delicatamente la mano sul petto, nel tentativo di svegliarlo.Lui aprì gli occhi assonnato, mi squadrò per qualche secondo e poi tornò a dormire beatamente. Feci per aprire bocca di nuovo, ma i suoi occhi si sbarrarono all'improvviso.
"Cosa ci fai tu qui?" chiese sbalordito, guardandomi interrogativo e confuso.
Cosa vuol dire? Non si ricorda che me lo ha chiesto lui di dormire insieme? Pensai.
"Nel senso, come... come siamo arrivati a stare così... appiccicati?" si corresse.
"Stavo per alzarmi, ma mi hai praticamente stritolata. A proposito, lo stai ancora facendo." ridacchiai nel tentativo di allentare l'imbarazzo.Lui si schiarì la gola imbarazzato e mi liberò dalla sua presa, permettendomi quindi di alzarmi dal letto.
Mi incamminai verso la porta, quando lui saltò fuori dal letto e mi si avvicinò veloce, scendendo insieme a me le scale.
Il ragazzo mi seguì fuori dal Casolare e poi in Cucina, facendomi sentire leggermente in imbarazzo. Non mi scocciava averlo accanto, anzi mi faceva sentire in qualche modo protetta e sicura, anche se non ero mai veramente in pericolo. Ma mi sembrava quasi di avere una guardia del corpo e l'idea mi metteva in soggezione.Quando entrammo silenziosamente in Cucina, trovammo un Frypan indaffarato a pulire le sue pentole in modo alquanto ostinato. Appena ci vide entrare ci rivolse un sorriso e lasciò perdere la padella bruciacchiata.
"Buongiorno!" esclamò, negli occhi uno sguardo quasi da dispettoso. "Ora piccioncini, spiegatemi perché tutti si sono presentati per la colazione mezz'ora fa e voi siete qui solo ora." disse ridendo e lanciandoci occhiate maliziose."Chiudi quella fogna, testa di caspio." si limitò a rispondere Newt, poi rivolgendo al Cuoco un ghigno, senza però dargli veramente una risposta.
Frypan alzò le mani ridendo in segno di resa, poi ci passò qualche biscotto avanzato dalla giornata precedente.
Newt rifiutò i dolci, passandomeli velocemente e si prese una mela, guardandomi divertito mentre mi ero già infilata un biscotto in bocca, masticando vigorosamente. Non mi ero accorta di avere così fame, in più i biscotti di Frypan erano perfetti: quando li mettevi in bocca si scioglievano, facendoti esplodere le papille gustative."Allora, oggi sei con me, Elena?" chiese Frypan, ritornando con l'attenzione sulla sua pentola annerita.
Scossi la testa e ingoiai il biscotto che avevo in bocca per parlare: "Veramente oggi volevo andare a vedere come stesse Ben." spiegai. Erano passati ormai diversi giorni, quindi supponevo che il ragazzo avesse iniziato a riprendersi e non fosse poi così pericoloso.
"Non se ne parla." disse secco Newt.
"Newt, sono un Medicale, io posso..."
"Ti ho detto di no, caspio. Sei così ostinata a volte." sbuffò.Per qualche motivo ci rimasi male, ma decisi di non replicare. Ma non potevo non dargli ragione: ero talmente ostinata che sarei comunque andata a trovare Ben di nascosto.
Finimmo il resto della colazione in silenzio, poi vidi Newt alzarsi dallo sgabello e dirigersi fuori dalla cucina.
"Io vado a lavorare, oggi pomeriggio Thomas è con me." spiegò lui seguendomi. "Oggi se vuoi ci parliamo."
"Va bene. Continua a provare i lavori?" domandai curiosa.
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The Maze Runner - Remember
Fanfic!!! ATTENZIONE: questo è il primo libro di una serie di quattro (Remember, Survive, Run e Live). Ogni libro è stato COMPLETATO e REVISIONATO. Se doveste trovare errori, segnalatemeli per i futuri lettori, grazie e buona lettura! Elena si ritrova nel...