Capitolo quattro

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FreeTown State Forest, Massachusetts, 8 anni prima.

C'era la luna piena e mia sorella Isabelle e il suo gemello Asher mi avevano ordinato di non muovermi dalla mia capanna, per nessun motivo al mondo.

Giocai con la mia bambola di stoffa, Chantal, mentre mia madre attizzava il fuoco con la forca e mi coprì con un lenzuolo. La sua pancia era diventata sempre più grande in quei mesi, ma nonostante fosse incinta aveva più agilità di tutti noi messi insieme.

Mise una pentola sulle fiamme, per poi passarmi una tazza di the fumante.

''Bevila tesoro, ti calmerà per stanotte'' mi disse accarezzandomi i capelli corti da maschiaccio.

Guardai il liquido verdognolo incresparsi sulla superficie a ogni ondeggio.Ero emozionatissima, non avevo mai bevuto l'erba gatta.

Isabelle mi aveva detto che aiutava le pantere mannare nelle notti di luna piena a controllare il proprio istinto, e dato che era la mia prima trasformazione aveva un effetto ancora più tonificante.

Dopo otto anni era giunto anche il mio momento, e non vedevo l'ora che arrivasse mezzanotte.

La bevanda aveva uno strano sapore, un misto tra erba fresca del mattino e terra sporca.

Mancava poco alle dodici in punto, e Isabelle e Asher fecero il loro ingresso assieme a mio padre Corinne e Jason, due nostri cugini alla lontana la cui famiglia era stata distrutta dal nostro nemico e Thomas, una pantera mannara della mia stessa età conosciuta durante uno dei nostri spostamenti.

Mi alzai di fretta gettando il lenzuolo a terra ''Sono pronta''

''Maya Aaren Cavendish, durante la sua prima notte, scoprirà il dono dell'agilità, della guarigione, della salvezza. Le verranno donati degli artigli per proteggersi da coloro che vorranno utilizzare il suo dono per scopi con fini a sé stessi. Le verrà donata la vista di una lince, per far fronte ai pericoli. Ma soprattutto, questa notte, avrà il dono di possedere delle zanne uniche e rare. Il cui il sol morso porterà guarigione a chi ella ritiene puro abbastanza da meritarsi la vita. Abbi fede nelle tue potenzialità, Maya, e utilizzale nel giusto modo''disse mio padre leggendo una vecchia pergamena arrotolata.

A fine discorso sentii qualcosa muoversi dentro di me. Mi stavo trasformando.

Old House Woods, 4 anni prima

''Cosa possono farci?'' chiesi a Thomas, fissando i suoi occhi marroni noce. Il vento freddo ci scompigliava i capelli scuri, un freddo che portò il ragazzo a tenermi abbracciata per scaldarmi il corpo tremante.

''Quello che vogliono, Maya. Qualsiasi cosa vogliano'' mi sussurrò triste nell'orecchio.

''Sai,mi piacerebbe avere una casa ed essere una di quelle famiglie normali che ridono attorno a un tavolo imbandito di cibo davanti a un camino.Riusciremo mai?'' mi strinsi ancora di più tra le sue braccia, come se mi potessero dare quel conforto che non avevo mai avuto.

Sospirò ''Ce la faremo''

Mond EyeForest, 2 anni prima

Mi accucciai sotto il letto, mantenendo il respiro. Ero stufa di non sapere il motivo per cui scappavamo, e ero intenzionata a scoprirlo.Quella notte.

Vedevo solo le scarpe di Asher e Isabelle che dovevano essere seduti attorno al tavolo ''Corinne e Jason vogliono andarsene, e non vogliono saperne di cambiare idea. Credono che se si sapranno nascondere bene nessuno li troverà''

Sentii la voce di mio padre rompere il silenzio, così graffiata da fare male ai timpani ''Sciocchezze, loro li troveranno''

Asher si schiarì la voce ''Padre, abbiamo sedici anni. Non credi che sia arrivato il tempo di spiegarci la verità?''

Percepivo la tensione da sotto il letto ''Non dovrete farne parola con nessuno.Nè con vostra sorella, né con gli altri. Non sono pronti a sapere''

Fu in quel momento che tremai all'idea di arrivare finalmente a una soluzione. Una risposta, sia per Thomas che per me.




Bosco di Beacon Hills, 3 giorni prima.

Non riuscivo a prendere sonno, come se il mio corpo non volesse spegnere il bottone dell'allerta. Tirai il piumone ancora più sotto il mento e mi girai sul lato destro facendo cigolare la brandina di legno.

C'era un silenzio disumano, interrotto di tanto in tanto dal respiro affannato di mia sorella Laila, che aveva appena preso il raffreddore per la prima volta in sette anni.

Sentii un botto improvviso, fuori dalla capanna. Di istinto mi alzai dal letto con gli occhi sgranati e le orecchie tese, e non potei negare che le mie unghie erano sul punto di allungarsi.

Anche Isabelle e mia madre, due letti più in là percepirono il rumore e alzarono le loro teste dal cuscino di paglia.

''Cos'è stato?'' chiese Isabelle, disorientata. Aveva la voce ancora impastata dal sonno, e i capelli neri appiccicati al volto e alle labbra.

Presi una torcia dal comodino e illuminai la vetrata proprio quando cominciammo a sentire dei rumori metallici, come dei passi di mercenari. Cavalieri medievali.

Una luce lontana si fece sempre più vicina, e notai subito la porta della capanna di fronte a noi aprirsi rivelando mio padre, mio fratello e Thomas.

''Ci hanno trovati'' sussurrai quasi incredula, guardando mia sorella e mia madre.

Quest'ultima scansò con agilità le coperte e si avvicinò a Laila, che dormiva beatamente. La prese in braccio con delicatezza e la coprì con un lenzuolo.

''Maya,prendi Laila e scappa dal retro. Cerca un posto sicuro, noi ti raggiungeremo'' mi disse porgendomi il suo corpo addormentato.Intanto i rumori metallici aumentavano, e la stanza era diventata fin troppo stretta.

Scossi la testa e invitai mia madre verso la porta di legno che dava sulla parte anteriore della casa ''Va', ci pensiamo noi qui''

Stava per mettersi a piangere ma la fermai abbracciandola ''Ti prego, fa come ti dico. Tu devi proteggere Laila, noi ce la caveremo''

Fortunatamente Isabelle la convinse e dopo averci baciate corse fuori alla ricerca di un riparo per nostra sorella più piccola.

Aprii la porta della capanna, lasciando che l'aria fredda mi scompigliasse i capelli. Non avevo mai visto i Doloribus e non avevo mai combattuto.

Incrociai gli occhi di Thomas, dall'altro lato della strada. Non l'avevo mai visto così determinato, e non seppi decifrare se quella era un'occhiata di addio.

       

Forse non lo era, perchè sentivo che da qualche parte stavano bene. E gli avrei trovati.

[Spazio Autrice]

Sono tornata. Forse mi ucciderete perchè questo capitolo è formato da molti Flashback e probabilmente era più interessante sapere che cosa sarebbe successo ai ragazzi. Per cui scusate haha ma volevo chiarire un po di cose.

Se volete vedere a chi mi sono ispirata per i personaggi, aprite il cast in basso,

Un bacione!!!

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