50 sfumature di alternativa

Capitolo 16_una scelta complicata

"Tuo fratello Christian?" Chiedo sbigottita, mente mi siedo al tavolo della mensa e poso il vassoio.
"Sì, proprio lui. Kate mi ha raccontato del vostro incontro di oggi." Dice il ragazzo, lanciando un'occhiatina alla mia amica, che lo guarda a dir poco estasiata.
"Ehm, Kate, come vi siete incontrati tu e. . .scusa, come ti chiami?" A questo punto mi rendo conto di non sapere assolutamente nulla di lui, a parte il fatto che è il fratello di Christian e che è diventato la nuova cotta di Katherine.
"Io sono Elliott Grey, piacere. Come avevo già detto a Savannah, io ero lì solo di passaggio, dato che la mia casa è qui. Ci siamo riscontrati nell'atrio poco tempo fa, mentre Kate cercava suo fratello." Riassume il ragazzo. Oh, bene, ogni incontro è molto turbolento, quando c'è miss Kanavagh di mezzo.
"Anastasia, non ti piace il pranzo? Se vuoi lo mangio io." Mi chiede Kate gentilmente. Mi rendo conto che sono l'unica a non aver neanche preso la forchetta in mano. La mia amica, come sempre affamatissima, ha già terminato il suo.
"No, no, grazie, ma questo lo mangio. Ho bisogno di mangiare oggi. . .ho ancora altre lezioni nel pomeriggio e non tornerò a casa presto.
"Oh va bene. Elliott, andresti a prendermi un altro vassoio?"risponde lei.
Elliott si alza e con un sorriso smagliante dice "Ma certo, piccola, torno subito"
Io mi avvicino a lei e chiedo furtivamente "Ma cosa diavolo è successo tra voi due?"
Kate mi scocca un'occhiata del tipo sono-proprio-cotta, poi mi dice
"Mi sono innamorata perdutamente!" Non ci credo! Per la prima volta la mia amica non si dilunga.
"Dai Kate! Come vi siete incontrati?" La sprono a parlare un po'di più, sono davvero curiosa.
"Praticamente stavo cercando Ethan nel corridoio adiacente l'aula di arte, quando mi sono girata e l'ho riconosciuto. Dato che mi doveva ancora offrire qualcosa per avermi quasi investita l'ho chiamato. . ."

||CHRISTIAN||
È appena finita la mia lezione e sgattaiolo fuori dall' aula. Devo assolutamente andare da Elena a sistemare le cose. Esco dall'edificio e raggiungo di nuovo la mia auto. Sono davvero confuso e non riesco a pensare a nulla che non sia il confronto con Elena. Devo farla finita, sono ormai quattro anni che continuo ad essere il suo sottomesso e questa condizione non mi sta più bene. Non è nel mio carattere farmi dominare da altri, voglio essere io il signore del nio universo. Non voglio dipendere da altre persone e farmi impedire di vivere la mia vita a modo mio.
Forse un tempo, quando ho accettato di stare con Elena, essere il suo sottomesso mi faceva bene, riuscivo a scaricare nel controllo la mia rabbia, ma ora che ho imparato a gestire il mio istinto da solo, non ho più bisogno del controllo di un estraneo. Arrivo alla casa di Elena e suono il campanello. La sua cameriera, Sarah, mi apre
"La signora la sta aspettando, signor Grey"annuncia sorridente.
"Bene"mormoro io a denti stretti.
Mi scorta nell'immenso salotto, dove lei mi aspetta. Ha i capelli biondissimi in perfetto ordine, è truccata in modo eccellente e indossa una specie di jumpsuit di vernice nero attillatissimoche le copre gambe e braccia. E in più ha un sorriso ebete sulle labbra.
"Ciao Christian, ero sicura che avresti trovato un momento per venire a trovare la tua padrona." La sua lingua accarezza il mio nome in maniera viscida.
"Elena, basta cazzate. Devo parlarti." il mio tono è rigido e scostante.
Di colpo, il suo sorriso svanisce, anche se cerca di non darlo a vedere.
"Bene. Che ne dici di sederti, così possiamo parlare?" Mi indica il divano. Io mi siedo, il più possibile lontano da lei.
"Non voglio essere più il tuo sottomesso" dico freddamente e in modo conciso. Elena non cerca neanche di nascondere la sua delusione.
"Ma come, Christian? Pensaci bene...tutto quello che abbiamo fatto insieme, tutto l'univeso che ti ho fatto conoscere, quello che non ti ha portato all'autodistruzione. Ricordi com'eri, prima di conoscermi? Un adolescente sul punto di esplodere a causa