Pointless

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No, davvero non so neanche io se li shippo, ma volevo scrivere qualcosa di loro -ed è piccola e stupida e dovrebbe essere angst ma non lo è, ma vabbè.

Hogwarts, 22 dicembre 1973

Sirius spalanca gli occhi.
I capelli si appiccicano alla nuca bollente e il caldo diventa insopportabile.
Con un movimento nervoso della gamba butta le coperte giù dal letto e per un attimo respira l'aria pulita.
Perche si è svegliato? Sirius ama dormire.
Si gode l'aria fresca di dicembre che colpisce la sua pelle matida di sudore-prova a chiudere gli occhi ma non ci riesce.
Il caldo lo soffoca e il suo cervello non vuole farlo dormire, il che è frustrante, perché Sirius ha davvero tanto sonno (Stare tutto il giorno in sala comune a bere cioccolata calda e a poltrire è più sfiancante di quanto sembri.)
Sente il freddo che attacca il suo collo caldo e bagnato - probabilmente si prenderà un torcicollo, ma lui è Sirius Black e il torcicollo gli fa un baffo.
Se Remus fosse stato lì gli avrebbe detto di coprirsi per evitare un malore e Sirius avrebbe risposto prendendolo in giro.
Un dubbio si insinua nella sua testa;
Se Remus fosse stato lì.
Remus non è lì ?
Perché Remus non è lì?
Per un attimo il panico prende possesso del corpo di Sirius, perché Remus non può essere lontano da lui senza nessun motivo è perché non capisce perché il fatto che Remus non sia li lo mandi così tanto nel panico.
Giusto.
Le vacanze di Natale
Sirius stringe le lenzuola,Remus lontano da lui lo rende nervoso.
Remus è a casa,sono le vacanze di Natale.
Remus è solo.
Una vocina nella sua testa gli dice che Remus non è solo,è a casa con i suoi genitori.
Chiude gli occhi.
La professoressa di divinazione diceva che quando una persona chiudeva gli occhi questa vedeva, solo per un secondo, il volto della persona che amava di più. Sirius non aveva mai visto nessuno.Li riapre.
Dovrebbe tornare a dormire.
C'è qualcosa nella sua testa che gli dice che non è una buona idea.
Alza la schiena e si mette seduto sul letto, conficca le unghie nella carne del palmo della mano, Sirius si sente nervoso e impotente.
Poggia i piedi sul pavimento freddo e un brivido percorre il suo corpo.
Il suo stomaco è in subbuglio, mosso da un senso di colpa che gli buca le viscere, deve fare qualcosa.
Si alza e rimane un po' in piedi, fermo, con il letto alle spalle.
Qualcosa continua a muoversi nel suo stomaco.
Dovrebbe muoversi.
Nella sua testa c'è ancora un dubbio,c'è ancora qualcosa che non va.
Remus.
Cosa c'entra Remus ?
Sirius si sente stupido. Deve fare qualcosa, sta accadendo qualcosa, e in qualche modo riguarda Remus.
Stringe i pugni, le nocche diventano bianche e le unghie graffiano la carne del palmo.
È qualcosa di importante.
Sente gli occhi pizzicare, sta per piangere ?
Impossibile.
Cammina,e ogni volta che piedi toccano il pavimento freddo,rabbrividisce.Dove sta andando ? Qualcosa gli dice che deve andare verso la finestra. Va verso la finestra.
Lo stomaco continua a muoversi, e Sirius non riesce a capire perché. Sembra senso di colpa, misto a impotenza.
Sirius si sente inutile ma non sa perché.
Vede le tende della finestra illuminate dalla Luna.
La luna. La luna.
In un attimo tutti i pezzi del puzzle si mettono insieme, Remus, la luna, le vacanze di Natale.
Sirius scatta verso la finestra allargando le braccia e frenando con i talloni dei piedi per evitare di cadere.Scosta le tende e guarda la luna piena.
Deve alzare la testa per farlo, la finestra è troppo alta per lui.
Si mette in punta di piedi e poggia le mani sul davanzale.
Remus lo ha sempre preso in giro per questo motivo, è sempre stato più basso di lui-una volta aveva anche detto che lo trovava adorabile quando si metteva in punta dei piedi, e quando Sirius si era girato per rispondergli Remus aveva avuto solo il tempo di arrossire come un bambino e scappare via.
Sirius sorride, anche se non dovrebbe , perché c'è la luna piena e Remus sta sicuramente soffrendo e Sirius è stupido e lontano da lui e non può fare nulla per aiutarlo.
Da un calcio al muro per la frustazione e si siede a terra con le gambe incrociate.
Pensa a Remus.
Pensa alle mani affusolate di Remus che si allungano, diventando zampe.
P

ensa al viso di Remus, così ingenuo e allo stesso tempo saggio, che diventa grande trasformandosi in una testa pelosa.
Pensa al sorriso di Remus - e qui il suo cuore si scalda- che è sempre raro e fragile , come un fiore d'inverno, trasformarsi in un ringhio affilato.
Pensa a Remus, che diventa quello che non merita.
Sirius si sente inutile, è inutile, non serve a nulla, ed è un pessimo amico,ecco cos'è.
Si sdraia a terra, torturato da quel pressante senza di impotenza, e ringhia- Senti che ringhio,il tuo Animagus dovrebbe essere un cane, lo sai Sir ?
La voce di Remus invade la testa, è un suono forte e ripetuto, onde sonore che vibrano nella sua testa e raggiungono ogni millimetro del suo corpo- Sai Felpato, questo magari sembra un gioco, per voi, ma è davvero importante, grazie - il loro primo abbraccio.
Sirius sorride e le sue palpebre si fanno più pesanti- Buon Natale Felpato, e non aprire il mio regalo prima della vigilia.- la voce di Remus ha quel tono dolce e spezzato che sa di casa.
Chiude gli occhi- Buonanotte Sirius- e per un secondo, vede il volto di Remus sorridere, nel buio del sonno.

Casa Lupin,22 dicembre 1973


Remus sente gli arti allungarsi e un dolore che infiamma tutti i suoi muscoli ma sorride,stringendo i denti, per la prima volta in tutta la sua vita ha la certezza che qualcuno sta pensando a lui.

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