Alle radici

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In quella casetta, proprio in quella, era iniziato tutto. Dal primo abbraccio, al primo bacio e alla prima volta. Nella casetta che ora aveva davanti si era innamorato, si era fidanzato e poi lasciato. Ora, non aveva idea di cosa sarebbe successo. Mise una scarpa sulla scala di corda. Era felice, in quei momenti, di poter tornare alle sue amate All Stars, invece di indossare quegli odiosi stivaletti, belli, ma scomodi.
Serrò le mani un po' più sopra. Erano leggermente callose, segno che le lezioni di chitarra andavano bene; erano anche piene di graffi da carta, colpa di tutti i fogli che manovrava in quel periodo.
Appoggiò poi l'altro piede. Il destro... Gli faceva male per tutte i salti che aveva fatto... per scaricare la tensione ballava, e solo la persona che si trovava a pochi metri sopra lui ne era a conoscenza.
Si decise, ed iniziò a salire. Aprì la botola, aspettandosi la stessa spoglia casetta, riempita una volta di foto e poster strappati da lui quando venne lasciato; trovò invece le stesse foto da lui stracciate come nuove e altre, scattate dopo l'abbandono di quel posto pieno di ricordi. Entrò definitivamente. La casa era abbastanza alta da permettergli di stare in piedi, anche se per poco non prendeva il soffitto, e larga per permettere a tre o quattro persone di sdraiarsi. Si girò e trovò davanti a sé un ragazzo. Qualche anno più grande di lui, anche se non lo dimostrava, più basso di cinque centimetri più o meno e dai capelli scuri spettinati ordinatamente. E poi gli occhi, quegli occhi da cui si capivano tutte le emozioni del proprietario, quegli occhi tempestosi come mare e cielo in burrasca... sì, proprio così! L'unica descrizione che può far intuire, anche se lontanamente, il colore di quegli occhi che quando era stato lasciato diceva di non voler più vedere, anche se sotto sotto sperava di sorprenderli a osservarlo. Quegli occhi che non erano mai stati così bui come in quel momento, quegli occhi che ora aveva davanti.
"Louis" Disse duro. Negli anni, mentendo a tutti su tutto, aveva imparato vari trucchi per nascondere le emozioni.
"Hazza, ti prego, so che ora mi detesti perché ti ho lasciato, ma ho dovuto farlo! Sennò-
"SENNÒ COSA?! TI AVREBBERO TOLTO UN PO' DI SOLDI?! ANCHE A ME AVEVANO DETTO DI FARLO! MA IO MI SONO RIFIUTATO PER TE! PER NOI!" Harry non si era mai lasciato andare così su quell'argomento, e non aveva mai detto a nessuno della proposta di Cowell. Louis crollò a terra iniziando a singhiozzare.
"E ora che hai da piangere?" Chiese il riccio con tono più dolce, ma diffidente. Anche il più basso era bravo a mentire, ed aveva una particolare attrazione per il teatro.
"Ha-Har-Harry, i-io... loro m-mi a-a-vreb-bber-ro to-olto la-la m-mia fa-fa-mi-miglia e-e ti a-avrebb-e-e-ero l-li-licenzia-a-to..." Lo sguardo del più giovane si addolcì, come la postura e la mascella. Si piegò, mostrando le ginocchia nude a causa degli strappi dei pantaloni.
"Ok, io... io non lo sapevo... a me non l'avevano detto e pensavo anche a te... so quanto tieni alla tua famiglia e tu sai quanto tenga io a cantare, ma se questo significa stare lontani, allora cambierò hobby... Tanto la danza moderna mi piace e... sono bravo..."
"Ma...ma... sei sicuro?" Alzò titubante lo sguardo blu dal pavimento di legno. Harry gli asciugò le lacrime con i pollici, e poi, mantenendo le mani ai lati della testa del più vecchio lo baciò. "Certo BooBear."
Usciti trionfanti dalla casetta tenendosi per mano, raggiunsero una cabina telefonica e, mascherando la voce, telefonarono a tutti i giornalisti da loro conosciuti.
Mezz'ora dopo una ventina di giornalisti era davanti alla casetta, aspettando. Quando Harry sbucò dalla finestra, tutti alzarono i microfoni al cielo.
"Vi ho fatti venire qui perché è in questo posto che mi sono innamorato. Mi sono innamorato della musica. Mi sono innamorato del mio migliore amico a soli undici anni.-" a queste parole anche la testa di Louis fece capolino dal buco nella parete."- ed esattamente un anno fa, mi sono lasciato con lui, dopo dieci anni. E, dopo esattamente dieci anni dall'inizio del mio amore per il canto, voglio lasciarlo, per tornare ad amare per davvero, perché il nostro amore per la musica, a causa di Simon, è andato via via svanendo, ma il nostro-" e fece incrociare gli occhioni blu dell'amico nei suoi verde giada"- non è mai andato perduto, per quanto Simon lo desiderasse e provasse ad ostacolarlo. Magari un giorno ci rivedremo,-"disse riferendosi ai giornalisti"- forse ad uno spettacolo di danza, dato che io ballo moderno e lui classico, ma, per il momento, l'importante è solo amarci." Finì baciando l'altro.

Una Casetta Nel BoscoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora