Piove come non ha mai piovuto in questa fredda e uggiosa città. Il ticchettio scandisce il tempo, un ritmo ideale sul quale indossare il top azzurro e i pantaloni della tuta. Metto la bottiglietta d'acqua semipiena nella borsa e mi lego i capelli in un'alta coda di cavallo, continuando a controllare l'orologio ogni secondo, così, per calmarmi. Mi siedo sul bordo del letto per rileggere rapidamente il volantino della famosa "TDA", ovvero la "Tiptoes Dance Academy".
E' passato poco tempo da che io e mia madre ci siamo trasferite qui e l'unica cosa di cui mi sono effettivamente preoccupata finora è stato trovare una nuova palestra in cui ricominciare a ballare. E' di vitale importanza.
Alzo il cappuccio della felpa sulla testa e scendo rapidamente le scale.
«Mamma, io corro alle audizioni» le dico rapidamente.
«In bocca al lupo, amore mio» le sento rispondere come un'eco lontana, ma io sono già fuori dalla porta di ingresso.
Cammino spedita, evitando le pozzanghere e cercando di convincere me stessa di essere sicura di quello che faccio e delle mie potenzialità. Arrivo al semaforo e la vedo: la palestra è lì davanti, mi chiama. Mi basta attraversare la strada.
«Sta calma, Claire» ripeto a me stessa.
Una volta dentro, mi scrollo dalla gocce di pioggia che si sono attaccate prepotenti alla felpa. C'è un'aria calda ed accogliente all'interno dell'edificio e stranamente mi sento subito a casa; così, seguo i suoni che provengono da dietro una porta aperta.
«Ehilà, sei nuova?» mi chiede una voce maschile. Un ragazzo dai capelli scuri mi sta sorridendo.
«Sì. Devo fare i provini per entrare nella squadra di danza» dico titubante. «Sono nel posto giusto?»
Il ragazzo continua ad osservarmi divertito, mostrando una bianca dentatura perfetta.
«Assolutamente, ma ancora manca qualche minuto prima che cominci la prova. Se vuoi posso farti fare un giro». Mi fa segno di seguirlo ma poi si rigira di colpo verso di me. «Quasi dimenticavo, io sono Chase». Mi porge la mano e, stringendogliela, comincio il processo di familiarizzazione con quel posto. Sono talmente presa dall'emozione, che quasi mi dimentico di rispondergli.
Percorriamo un lungo corridoio dalle pareti allegramente dipinte di celeste; ogni porta che incontriamo conduce ad una delle numerose aule, ognuna identificata da un numero. L'enorme stanza in cui entriamo, mi spiega il ragazzo, è la Zona Comfort per tutti i ballerini che necessitano di una pausa, ogni tanto.
«Posso offrirti una bevanda energetica?». Punta un dito contro il vetro del distributore automatico e io arriccio il naso con fare interrogativo.
«Mi dispiace» continua lui. «Questo è il meglio che puoi trovare qui dentro».
Accetto volentieri e prendiamo posto sui divanetti lì vicino.
«Allora, Claire, da dove vieni?»
«Chi ti dice che non sono di qui?» Sorseggio il contenuto rossastro della bottiglietta.
«I tuoi occhi...» scoppia a ridere. «Sono decisamente troppo scuri per essere di queste parti».
Quel ragazzo dal fare spensierato continua ad incuriosirmi. Se sono tutti così i ballerini dell'accademia, sono sicuramente un passo più lontano dai miei problemi.
«Sono californiana, di San Diego nello specifico».
«E come ci sei finita qui?»
«Mi sono trasferita da poco. Io e mia madre avevamo bisogno di cambiare aria...» rispondo distogliendo lo sguardo.
«Sono sicuro che ti troverai benissimo».
Chiacchierando con il mio nuovo collega e amico, vengo attirata dallo sfarfallio di tutù di alcune ballerine di danza classica che corrono in direzione dell'Aula 7.
«Corri, Denise!» esclama una tirando la compagna per il braccio.
«Pensavo che solo la squadra di Street Dance facesse i provini oggi» dico osservandole fluttuare di corsa per il corridoio.
«Siamo all'inizio dell'anno accademico. Oggi è giornata di prove per qualunque ballerino». Chase si alza di scatto e mi porge la mano. «A proposito, dobbiamo andare».
Ok. Facciamolo.
L'Aula Otto è l'ultima in fondo a destra. Tutto ciò che poteva spaventarmi in quei secondi di percorrenza svanisce insieme a vecchi ricordi, trasformandosi in pura dose di adrenalina. Ragazzi e ragazze dagli aspetti più strani ed innovativi volteggiano sulle loro gambe, tenendo caldi i muscoli; è decisamente meglio di come me l'aspettavo. Una parete intera di specchi si apre alla mia vista, riflettendo l'ampiezza della stanza.
«Bene. Pensi di cavartela?»
«Con chi credi di aver a che fare?» lo sfido ridendo. Mi fa l'occhiolino e si allontana da me.
Passano poco meno di dieci minuti prima che una donna slanciata e dalla folta capigliatura bionda si presenti a noi
«Per chi non mi conoscesse ancora, io sono Melanie, la responsabile delle audizioni per la squadra di Street Dance, nonché dei progressi della stessa durante tutto l'anno». Ci alziamo in piedi e ci disponiamo davanti a lei. «Sono sicura che tutti voi siate particolarmente interessati ad entrare in questa scuola, ma non vi basterà. Noi non cerchiamo solo talenti, ma gente realmente innamorata di quello che fa...»
«... persone che sappiano comunicare passione e stile...» le fa eco la voce di Chase, ricomparso improvvisamente alle mie spalle. Lo guardo perplessa e lui continua: «Fa questo discorso ogni anno e non cambia mai nemmeno una virgola».
«Vogliamo qualcuno che possa rappresentarci in tutto e per tutto» prosegue Melanie. «Premesso questo, passerò ad illustrarvi come si svolgerà la prova. Sarà composta di due sessioni: nella prima effettuerete un assolo in free style e, al termine, verranno scelti dieci ballerini che passeranno alla seconda sessione; per questa esibizione il capitano della squadra, nonché giudice insieme a me per voi tutti, preparerà una coreografia che dovrete memorizzare e riproporre. Alla fine, solo sette ragazzi verranno scelti a completare la squadra di otto ballerini in tutto».
La cosa continua a prospettarsi più impegnativa di quanto avrei mai potuto programmare.
«Buona fortuna!» conclude Melanie.
Non ricordo l'ultima volta che ho fatto un provino, ma sicuramente non abbastanza indietro nel tempo da farmi dimenticare come affrontare una sfida.
Almeno fisicamente.
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A chi ancora non fosse sazio, propongo il booktrailer di Balla con Me, realizzato in collaborazione con la @CMProduction.
Grazie a tutti per il supporto!
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Balla con me
RomantizmSe la tua vita si sta smembrando, formando un puzzle incompleto, la cosa migliore che puoi fare è comprarne un altro e ricominciare daccapo. È quello che fa Claire che, accompagnata da sua madre, lascia San Diego per trasferirsi in una nuova città...