Usciti dal ristorante, mi ha portato in un prato enorme. Si trovava vicino ad un piccolo quartire fatto di case di tre piani, tutte uguali, bianche e bordeaux. All'entrata c'era un piccolo parco giochi, un po' rotto e vecchio, ma i bambini ci giocavano ancora. Era rinchiusa tra delle staccionate di legno e a destra c'erano delle macchine parcheggiate. Era un posticino carino e a quasi cento metri di distanza c'era un piccolo locale di color verde smeraldo, immerso nel verde, dove si facevano dei ricevimenti.
Abbiamo giocato a palla tutto il pomeriggio, anche se io sono una frana. Ha comprato un telo mare dai venditori ambulanti che c'erano lí e ci siamo stesi a guardare il tramonto, abbracciati. Era un sogno. Dopo tanto tempo ero felice. Passato qualche minuto, fatta sera, iniziarono ad arrivare delle macchine...nei paraggi c'era una festa
"Andiamoci" disse alzandosi, prendendo la mia mano in modo da tirarmi su.
"No Jar! Ma sei pazzo" dissi fermandomi di schiena su una macchina
"Mia, che c'è di male? Voglio divertirmi con te" disse mettendo le mie mani dietro il collo mentre con i pollici mi accarezzava le guancia.
Squilló il mio telefono. Chi poteva essere? Lily! Quella impicciona.
"Lil..." mi interruppe
"DOVE SEII?" disse gridando
"Sono in un giardinetto"
"Vieni subito a casa, ora" disse molto arrabbiata
Riagganciai e guardai l'orario 22:09. Da piú di 12 ore che non rientravo a casa, era il momento di andare.
"Jar devo andare" dissi dandogli un bacio sulla guancia.
"Dopo quello che è successo tu mi saluti ancora cosí?" disse avvicinandosi a me.
Mi trappó un bacio, un bellissimo bacio. Capii che ormai ero sua. Lo amavo. Non mi sono sentita mai così in vita mia.
Quel fottuto bacio è stato magnifico! Sentivo le farfalle volare troppo in fretta nel mio stomaco, tremavo e non so perchè. Nei suoi occhi vedevo tutto, tutto quello che avevo sempre volutoPOV. Lorenzo
Non aveva capito che fosse diventata mia. Nessuno me la doveva toccare. Nessuno doveva toccare la ragazza che mi ha fatto provare le emozioni piú forti al mondo. La volevo con me per tutta la vita! Provare quelle emozioni tutti i giorni serebbe stata la mia droga preferita. Brividi, occhi lucidi, sensazioni mai provate prima. Era quello che volevo. Ma mi tormentavo ancora..
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Believed.|| lorenzo paggi
FanfictionMia. È cosí che mi chiamo. Sono una ragazza molto timida, una ragazza di quelle che mettono sempre jeans, felponi e vans, e se ne stanno in un angolino con se stesse invece di socializzare con altra gente. Ho gli occhi verdi, verde scuro e i capelli...