Capitolo 5

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"Siete molto gentile!" Alexi sbattè le lunghe ciglia scure.

L'uomo le porse la mano, aiutandola a mettersi in piedi e sorreggendola. Lei zoppicò un po', aggrappandosi al suo braccio muscoloso.

"Che imbarazzo! Sono qui solo da qualche ora e guardate cos'ho combinato. La mia signora si infurierà per la mia sbadataggine." si sistemò il vestito con fare civettuolo.

"Non preoccupatevi" la rassicurò "capita più spesso di quanto pensiate! Vi accompagno dal calzolaio. E' poco distante, al primo piano. Sistemerà tutto in un attimo."

"Siete sicuro? Non finirete nei guai a causa mia, se vi farò allontanare?"

Il ragazzo sorrise sentendosi un eroe epico che sfida gli dei per compiere la propria missione. "Correrò il rischio."

Alexi avrebbe voluto comunicare con Fara in qualche modo, urlarle che la porta era incustodita, la strada libera e lei conosceva il codice, ma fu costretta a reprimere quel turbinio di emozioni fingendosi colpita dai racconti della dura vita da soldato del Castello. Quando arrivarono davanti alla porta del calzolaio, le fece un ampio inchino senza staccarle gli occhi di dosso. "Non mi avete nemmeno detto il vostro nome."

Alexi non nascose l'imbarazzo. "Io... il mio nome è Dorotha."

"In realtà lo sapevo già." rispose lui facendole l'occhiolino. "Credo che ogni soldato di questa struttura conosca perfettamente tutto di voi, dopo il ballo di ieri sera. Il mio nome è Ivan. E' stato un onore, correre in vostro soccorso nel momento del bisogno."

Il soldato si allontanò, lasciandola sola nel corridoio.

Correre in soccorso? Il momento del bisogno? Le venne da ridere. Se solo avesse saputo quanto si stesse sbagliando su quella povera fanciulla indifesa...


Il calzolaio sistemò in pochi minuti il tacco e fu di nuovo libera di andare.

"Fara? Ci sei?"

"Sono qui! Ho seguito tutta la vicenda. Ti sei fatta male? Che è successo con quel soldato?"

Alexi aspettò di svoltare in un corridoio privo di videosorveglianza.

"3170"

"Cosa?"

"Il codice di accesso alla prigione." Alexi tratteneva a stento l'emozione. "Dillo anche agli altri, nel caso ne avessero bisogno."

Fara esplose in un'esclamazione di gioia. "L'ha trovato!" urlò a tutti gli hacker che si trovavano accanto a lei. "Alexi ha il primo codice!"

Urla di gioia si intrasentirono in sottofondo. Alexi sorrise soddisfatta. Ci era riuscita, anche senza l'aiuto di Ileene. Era riuscita a farcela da sola. Non vedeva l'ora di raccontare all'amica di quanto si fosse sbagliata, di come quella fosse stata un'ottima idea e non un'azione avventata, ma questo le riportò alla mente il litigio avuto poco prima e si rabbuiò. Le sue parole facevano ancora male. Le sembrava di rivivere la storia di Tina. Erano state amiche tanto a lungo e poi le sue scelte l'avevano allontanata, probabilmente per sempre. Con Ileene stava succedendo la stessa cosa.

Possibile che fosse colpa sua? Aveva allontanato tutti, in un modo o nell'altro. Chiunque entrasse nella sua vita finiva per uscire in modo brusco. Poche settimane prima aveva quasi perso anche Kyle.

Kyle.

Una fitta le trafisse lo stomaco. Era possibile che le mancasse così tanto, dopo un giorno solo? Avrebbe voluto vederlo, accertarsi che andasse tutto bene, ma anche il semplice fatto di sapere di essergli stata utile trovando il codice le fu di sollievo. Si immaginò la sua faccia quando gli avrebbero detto che ci era riuscita al primo giorno. Sarebbe stato sorpreso? Oppure fiero? Probabilmente entrambe le cose. Le sembrava quasi di vederlo. "Brava ragazzina!"

Rebel - Risorta dalle ceneriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora