1.3 ~ Dad

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"Ciao bellissima"
Sussurrò salutandomi con un debole gesto con la mano.

"A domani!"
Aggiunsi prima di rientrare in casa e chiudere frettolosamente la porta.
Mi affrettai a guardare attraverso lo spioncino e osservai attentamente le azioni del moro, che dopo aver controllato l'orario, sorrise impercettibilmente e si girò di spalle percorrendo il breve giardino e dirigersi verso la sua abitazione.

"E quindi stai flirtando con lui?"
Riconobbi immediatamente la voce profonda di mio padre alle mie spalle, e quasi automaticamente assunsi un'espressione più che seria e mi girai verso di lui.

"Il mio obiettivo è spezzargli il cuore, facendolo soffrire dentro, come se si sentisse abbandonato e subito dopo fare ciò che mi spetta"
Esclamai piuttosto seria, ma stranamente mi sentii in colpa con me stessa ad avergli raccontato tale piano.

"Per me va benissimo Tay, non devi assolutamente sbagliare o manderai tutto all'aria e noi dovremmo aspettare altri anni affinché lui lasci correre e si dimentichi di te!"
Brontolò guardandomi severamente, fu un mio piccolo errore a far sbagliare mio padre l'ultima volta che incontrai Calum Hood per svolgere il mio compito principale, o meglio ancora, ucciderlo.

"Non commetterò lo stesso errore"
Esclamai con voce piuttosto meccanica, ormai mio padre era un vero e proprio soldato nei miei confronti.

"Lo spero, non voglio che tu faccia un errore che non può essere più sanato, valuta le tue scelte insieme alle sue conseguenze, sempre"
Rispose, ed era maledettamente serio, la sua espressione aveva quel qualcosa di inquietante e pauroso, un'espressione che esprime tutta la severità e la serietà di una persona, una di quelle che non si dimenticano facilmente.

"Cosa intendi dice con ciò? Cosa vuoi farmi capire esattamente?"
Mi permisi di chiedere, aspettandomi una risposta più che valida che non tardò ad arrivare.

"Devi ucciderlo! Taylor non innamorarti mai, ti lasciano tutti prima o poi, fidati di me, non hai idea di quanto sia brutto veder andar via la persona che si ama"
Disse serio, scrutando attentamente i miei occhi chiari, con i suoi, che esprimevano una tale malinconia.

"Ogni rifermento alla mamma è puramente casuale"
Ironizzai semplicemente, e per la prima volta non venni punita fisicamente per tale battuta ma bensì con delle semplici parole, che fecero molto più male di uno schiaffo in pieno volto,

"Tua madre se n'è andata per colpa nostra, ti rendi conto che siamo stati esattamente noi a farla andare via, Taylor? Lei non sopportava me e non voleva assolutamente stare neanche con te, non credi che ti avrebbe portato con lei se ti avesse amato davvero? Lei ha preferito avere un figlio che non è sangue del suo sangue pur di non avere te, Calum ti ha portato via tua madre e suo padre, lui, ha portato via mia moglie, e non puoi provare nient'altro che odio verso persone del genere! Oh Taylor, lei odiava tutti noi, odiava questa casa e te ed anche me!"
Quasi urlò, iniziando a gesticolare istericamente come se fosse realmente ubriaco eppure non lo era, era perfettamente sobrio e mi stava gettando in faccia la realtà, e fidatevi, fece davvero male.

•Spazio autrice•
Ebbene si, questo capitolo spiega un po' di cose che prima non vi tornavano, come ad esempio, perché Taylor vuole uccidere Calum, o semplicemente il flashback che si ripete nei primi capitoli dove la "mamma" di Calum rompe la tazza ed esclama "Taylor" alla vista della tenera bambina bionda.
Vabè, alla prossima🔐
Solo se passate a leggere le storie di EleonoraHood_ eheheh
Ve se ama💙

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