15• capitolo

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"Perché non mi piace vederti cosi, non conosco ancora il motivo per cui ci tengo così tanto che tu stia bene, l'effetto che provochi su di me è sconosciuto per me, e so che tu non sarai mai aperta con me, ma quando avrai bisogno di me io ci sarò, te lo prometto" dice Harry portandomi in braccio fuori da quel schifoso posto. A quelle parole, sono rimasta scioccata, confusa.
"Non promettere ciò che non sai se manterrai" dico una volta entrati in macchina.
"Un giorno ti renderai conto che non tutti sono uguali" dice con un mezzo sorriso.

Torniamo a casa e salgo le scale per rimediare il disastro che ho fatto.

"Abbiamo pulito noi, abbiamo pensato che una volta tornata dall'ospedale non avrai abbastanza forza per pulire" dice Paul sorridendo.

Infatti la camera è come ieri e altri giorni. Sembra che non è mai stata toccata. Il pensiero che gli altri hanno toccato le mie cose mi fa il sangue bollire, però mi rendo conto che oggi loro sono stati per me.

"Grazie" dico tenendo lo sguardo sulla camera sul come hanno aggiustato tutto in cosi poco tempo.

Le gambe non mi fanno più male. Stranamente mi sento bene, penso che lo sfogo di prima ha aiutato molto su quello che tenevo dentro da tanto.

"Jess, vuoi scendere a cenare?" Sento Lexie mentre entra nella mia stanza.
"No no grazie, sono apposto" dico guardandola mentre si sposta da un piede all'altro. Se non la conoscessi avrei detto che ha paura, si sente a disagio quando mi parla. Ha paura che mi incazzi di nuovo.

Apro l'armadio e prendo il mio pigiama rosa. Me lo metto e mi stendo sul letto sotto la coperta. Non ho neanche le forze di pensare a quello che è successo oggi con Harry è tutto, mi addormento subito.

Mi sveglio a causa del sole che attraversa le tende. Guardo l'ora e sono le sei e quindi decido di scendere e andare a fare una doccia calda.

Entro in bagno ed è tutto come prima, mi spoglio ed entro nella doccia, senza rendermi conto sto fissando il punto in cui ieri ero seduta, mi ricordo tutto quello che sentivo, ero una bambina spaventata dal mondo fuori, avevo paura, paura di tutto.

Io non sono così, io non voglio essere cosi, non sono debole sono più che forte per farlo vedere a tutti! Nessuno scoprirà o arriverà alla mia debolezza.
Ora sono più che determinata a diventare ciò che ho sempre voluto. Nascondere vecchia me sotto la maschera forte come ho sempre fatto, non sarò mai più come prima.

Esco dalla doccia e mi dirigo in camera, prendo un paio di jeans che mi stanno molto attillati al mio corpo magro e poi metto una canottiera nera. Mi sposto davanti allo specchio e mi asciugo i cappelli e decido di farmi i boccoli, non gli ho mai fatti, ho sempre tenuto i miei capelli normali cioè lisci.
Faccio una linea con eye-liner abbastanza fina, metto la matita poi mascara, un po' di cipria e in fine il rossetto rosso.
Mi guardo allo specchio dalla testa ai piedi e sono tanto soddisfatta del mio aspetto. Metto le Vans bianche e scendo per le scale.

"Ciao best" dice Lexie tirandomi in un abbraccio caloroso. Ne avevo bisogno. Ma non posso permetterlo.
"Ma che ti prende?" Dico lasciandola con la bocca aperta e con uno sguardo triste. "Mi basta solo un ciao" sorrido e vado a prendermi la cartella, le chiavi della macchina e le sigarette.
Mi dispiace tantissimo per il mio comportamento e mi rendo conto di averla ferita, ma non posso più vedere come la gente mi distrugge.
Ci avviamo a scuola in silenzio, nessuna della due ha aperto bocca, vado a parcheggiare la macchina e mi prendo gli ultimi minuti fino al suono per fumare una sigaretta in pace.

Voglio abbandonartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora