-2 (parte 1)-

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Daniela's Pov

"Ehi, Daniela, stiamo per atterrare."

Cosa?! Ho dormito così tanto?!

"Grazie Franco!"

"Di nulla! Hai dormito tantissimo e, anche se provavo a svegliarti continuavi! Per fortuna che ora ti sei riposata."

Gli sorrido e inizio a guardare fuori dal finestrino dell'aereo.

Il mare delle coste siciliane è limpido e trasparente, illuminato dal caldo sole d'agosto.

"Ti va di vederci durante la tua permanenza a Palermo?" chiede Franco.

"Oh, certo, mi piacerebbe molto! Io mi sto trasferendo qui, ho già affittato un appartamento carino vicino allo stadio, piccolo ma accogliente. Sembrava così dalle foto, almeno."

"Magari posso esserti sembrato invadente, ma ho salvato il mio numero nella tua rubrica."

"No, non sei stato invadente, tranquillo."

Non la penso così, in realtà.

Sicuramente ha visto le foto con Paulo messe come sfondo.

"Cari passeggeri, stiamo per atterrare a Palermo. Siete pregati di allacciare le cinture."

La voce metallica della hostess, trasmessa dall'altoparlante, risuona nelle orecchie dei passeggeri e si sentono tante cinture allacciarsi.

Anche io e Franco ci allacciamo la cintura e attendiamo l'atterraggio.

Per fortuna il clima è sereno e quindi l'atterraggio è stato tranquillo.

Scendiamo dall'aereo e ci dirigiamo verso l'uscita dell'aeroporto, per ritirare i nostri bagagli.

Abbiamo parlato molto io e Franco in questi pochi minuti, e sembra un ragazzo simpatico e affidabile.

Dopo aver atteso un po', i nostri bagagli arrivano, trascinati dal nastro trasportatore.

Con i bagagli usciamo dall'aeroporto e Franco mi presente una sua amica.

"Daniela, lei è Antonella, la fidanzata di un mio compagno di squadra."

"Piacere, Antonella" le dico con un sorriso.

"Piacere mio" risponde ricambiando il sorriso.

"Anto, anche lei è argentina. Comunque Daniela, ti va se ti accompagno a casa? Non voglio farti spendere soldi per il taxi" continua Franco.

"Certo, sei molto gentile" rispondo.

Entriamo in macchina e Franco imposta sul navigatore l'indirizzo del mio nuovo appartamento e mi ci accompagna.

Lo ringrazio e gli prometto che ci saremmo rivisti in quei giorni.

Entro in casa e rimango a bocca aperta: nonostante le dimensioni ridotte dell'appartamento non posso negare che è bellissimo e luminoso, ha un vista stupenda sullo stadio ed è arredato benissimo.

Lascio cadere le mie valigie enormi sul pavimento e mi stendo sul letto.

Ovviamente,dopo più di dodici ore di dormita, non riesco ad addormentarmi e decido di inviare un messaggio a Franco.

"Ehi, Franco! Ti va di farmi visitare la città?"

La risposta arriva dopo pochi minuti.

"Certo, ti passo a prendere da casa tra poco, fatti trovare pronta!"

Corro a vestirmi e indosso un paio di pantaloncini di jeans a vita alta e un crop top nero, poi indosso un paio di sneakers bianche.

Franco suona il clacson della sua Land Rover ed io esco di casa correndo.

Entro in macchina e vengo accolta con un sorriso bellissimo.

"Ti dispiace se stiamo un po' a casa mia? Sai, a mezzogiorno qui a Palermo fa troppo caldo e ci conviene uscire oggi pomeriggio verso il tardi" chiede.

"Non mi dispiace, tranquillo!" rispondo.

Andiamo a casa sua e subito mi trovo davanti ad una villa appena fuori Palermo, molto grande e accogliente.

"Wow che bella casa!" dico, ammirata.

"Sì, dai, è bella" commenta con modestia Franco.

Entriamo dalla porta principale e ci sediamo sul divano, accendiamo la tv e iniziamo a vedere uno stupido programma.

Franco inizia a fare degli stupidi commenti e io rido a crepapelle, con le lacrime agli occhi.

In questo momento sembriamo due migliori amici che si conoscono da una vita, ma ci conosciamo da poco più di quindici ore di aereo.

Il nostro momento da amici stretti si interrompe col suono del campanello.

"Che palle, chi rompe a quest'ora?" sbuffa Franco.

"Se vuoi vado io ad aprire."

"No, tranquilla, vado io."

Si alza dal divano e si dirige verso la porta d'ingresso borbottando parole incomprensibili.

Dal divano non vedo con chi sta parlando, posso solo sentire la voce.

"Ehi Franco, sei solo in casa?" chiede il ragazzo che ha bussato.

"No, sono con una mia amica, perché?"

"Ah, fa niente, dovevo dirti una cosa ma lo farò quando staremo solo io e te perché è una cosa che riguarda solo me, te e Antonella."

"Se vuoi puoi entrare e parliamo, tanto la mia amica si è trasferita da poco a Palermo e mi farebbe piacere se conoscesse qualcun'altro."

"No, dai.."

"Sì, tesoro, che male c'è? L'ho conosciuta, è una brava ragazza, sarete buoni amici" lo esorta Antonella, della cui presenza mi sono accorta solo adesso.

"Va bene, okay, d'accordo" conclude il ragazzo.

Franco entra facendomi l'occhiolino e Antonella e il suo ragazzo lo seguono.

"Ciao Daniela! Lui è.."

Flashback

"Come ti chiami?" mi chiede il ragazzo seduto davanti a me.

"Io sono Daniela. Tu come ti chiami?"

"Io sono Paulo."

Fine Flashback

I ricordi del primo giorno in cui ho incontrato quel ragazzo che mi ha cambiato la vita raffiorano, sento le lacrime pizzicarmi gli occhi, ma riesco a coprirle con un grande e falso sorriso.

"..Paulo."

"Piacere Paulo, io sono Daniela" dico rivolgendomi a lui come se non lo conoscessi.

"P..piacere m..mio" balbetta Paulo.

"Amore, tutto bene?" gli chiede Antonella.

Allora mi ha dimenticata sul serio.

Ora sta con Antonella, è tutto chiaro.

"Sì, c'è solo un po' di aria consumata qui" la rassicura il suo ragazzo.

you skilled into my heart 2 // paulo dybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora