Quella domanda mi spiazza, rimango senza parole.
- Come fai a sapere che sono stata con lui?- chiedo con la voce tremante.
- Ti conosco Anna, e poi pensi che se fossi stata veramente male ti avrei lasciata qui da sola?- dice lui continuando ad accarezzarmi il viso. E' un tocco delicato, non so se ci sia un po' di amarezza nelle sue parole o nel suo sguardo, forse sì.
- E' andata bene, credo. Ma non penso che usciremo di nuovo insieme.- dico sincera.
- Perché no?- chiede lui curioso.
- Ho rifiutato un suo bacio. E lui è un tipo strano, probabilmente domani si scorderà di me.- rispondo con calma, Edoardo è uno dei miei migliori amici, mi fa bene confidarmi con lui. In questo momento non sto pensando alle nostre storie passate.
- Hai anche rifiutato un mio bacio, eppure io sono ancora qua. Non penso che sparirà solo per quello.- dice sorridendo. Allora ricorda cosa è successo quella sera, mi imbarazzo ripensandoci e le mie guance arrossiscono. Lui lo nota e sorride scuotendo la testa.
- Ma tu sei tu, Edo.- rifletto ad alta voce.
- E lui è lui, è un ragazzo come me. Non sarai né la prima né l'ultima a rifiutare un suo bacio. Se ci tiene veramente, non se ne farà un problema.- mi tranquillizza.
- Grazie.- sussurro.
Lui mi da un bacio sulla fronte e mi stringe a sé, io poggio la testa sul suo petto e mi addormento tra le sue braccia.
Quando mi sveglio sono accaldata, è Edoardo che mi trasmette calore trattenendomi nel suo abbraccio. Vedo che apre gli occhi lentamente e gli sussurro. –Buongiorno.-
- Buongiorno, piccolina. Dormito bene?-
- Benissimo, tu?-
- Con te tra le mie braccia? Mai dormito meglio. Anche se adesso che ci penso, non è la prima volta.- dice facendomi l'occhiolino. Abbiamo dormito un sacco di volte insieme, sia da fidanzati che non.
Io lo colpisco sulla spalla ridendo. – Taci.-
Ci alziamo e ci sistemiamo, oggi si torna a Cala Azzurra.. quindi ci aspetta un sacco di strada in bici.
Sono passati ormai cinque giorni da quando sono uscita con Genn e di lui ancora nessuna traccia, non un messaggio, non una chiamata. Ho passato questi giorni pensando a lui, si sarà stancato di me. Edoardo prova sempre a distrarmi, a farmi star bene, lui come tutti gli altri, ma niente riesce a distogliere i miei pensieri da Gennaro. Eppure ci conosciamo da poco, non posso neanche dire di conoscerlo veramente. Non so per quale strano motivo io senta così esageratamente la sua mancanza. Ho aspettato un suo messaggio l'indomani, un 'buongiorno', un 'come stai', una 'buonanotte'. Ma niente. Magari è stato occupato, o semplicemente non gli andava di sentirmi; in fondo non stiamo mica insieme, non sta scritto da nessuna parte che lui debba cercarmi.Sono quasi le dieci di sera e sono pronta per uscire con i miei amici, sarà una serata divertente e non penserò a lui. La piazza come sempre è affollatissima, ma questa volta sto ben attenta a non perdere di vista i miei amici; non penso che arriverebbe un biondino a farmi compagnia. Sorrido pensando a quella sera, ma è una risata amara. Mentre cammino accanto ad Elena, un ragazzo si scontra con me. Alessio.
- Hei, ciao. Anna, giusto?- mi sorride.
- Sisi, mi chiamo Anna.- lo rassicuro io.
- Scusa ma Genn, quando parla di te, ti chiama sempre ragazzina o in qualche altro modo strano. Quindi non ero sicuro di ricordare bene.- sentirgli pronunciare il suo nome mi provoca una fitta al cuore, probabilmente lui non sa che non ci parliamo da giorni ormai. Ma, aspetta, ha detto che lui parla di me.
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-Che vuol dire Butch? -Niente.
FanficBeh, non saprei cosa dire. E' una storia che non so descrivere semplicemente perchè non l'ho ancora inquadrata nemmeno io. Il ragazzo di cui parlerò è ispirato alla figura di Gennaro Raia, componente degli Urban Strangers. So che stanno facendo la m...