Avanza, con molta calma.
Non lo odo ansimare, non vedo il suo petto alzarsi e abbassarsi per lo sforzo di respirare.
Il mio cuore martella accanto alla gola, lo sento. Urla di voler scappare e lasciarmi sola, ma io non lo lascerò sfuggire.
Il mio cervello grida nelle mie orecchie che devo fare qualcosa. Ma cosa!?
Cosa posso fare bloccata in questo incubo?
L'adrenalina sta aumentando nel mio corpo, la sento scorrere nelle mie vene, ed ho paura. Molta più paura di quanta ne avessi prima.
Sento il sudore scivolare sulla mia pelle, ma nonostante il prurito che mi causa, rimango immobile e lo osservo.
Non si è ancora spostato dalla posizione in cui è arrivato. Il suo corpo è snello, le braccia forti, ma le mani... sebbene il buio ricoprisse la sua parte anteriore, le mani erano esposte al fioco bagliore del sole autunnale. Erano bruciate e rugose, lunghe, scarne. Le sue unghie aguzze erano di almeno cinque centimetri di lunghezza.
Rimasi orripilara da quella visione, pregavo Iddio di non farmi scogere altre parti di quel terribile corpo. Ma, ahimè, Egli non mi ha minimamente ascoltata.
Non appena cominciai a sperare, quella strana creatura cominciò ad avvicinarsi lentamente, un passo dietro l'altro, la testa eretta, la schiena dritta come un fusto.
Vidi infine il suo viso, vittima del fuoco e di coltelli ormai scomparsi.
Due cicatrici, una da un lato e una dall'altro, seguivano la linea orizzontale degli zigomi e, poco sopra, due grandi piaghe circondavano gli occhi dell'uomo deturpato. Sul collo aveva delle illeggibili scritte incise, probabilmente, con un grosso coltello da cucina. Le sopracciglia bruciate gli donavano un brutale aspetto.
Di colpo non ho più paura. L'adrenalina scompare a poco a poco e rimane solo quella necessaria a non diventare pazza per quello che le mie mani stanno per fare: le mie dita si avvicinano pian piano al viso deformato dell'uomo. Sfioro le sue cicatrici con delicatezza e lui non si ritrae, ma chiude gli occhi, come se fosse in estasi.Si desta. Scansa bruscamente la mia mano. Scappa.
Rimango sola. Cado in ginocchio.
Buio.
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Il Cacciatore Di Sogni
ParanormalNon so cosa ne verrà fuori da questo racconto. È libero e non premeditato. Decisamente improvvisato. Ho appreso come cominciarlo, ma non so come finirà. Non so neanche dirvi cosa farà la protagonista per trasmettervi ciò che vuole realmente racconta...