Ocean

927 59 10
                                    

Alex

Le dita bianche portate alla bocca ad intervalli regolari.
La sigaretta stretta tra le labbra carnose.
Le spalle tenute basse, avvolte nella sua camicia di jeans.
Lo sguardo nel vuoto, in attesa delle prove.
Lui quel vizio non lo aveva mai avuto, ma da tempo sperimentava un'altra forma di dipendenza.
Guardava Genn fumare la sua sigaretta appoggiato con la schiena al davanzale del loro camerino, con la stessa espressione rilassata della notte prima, quando dopo essere stati insieme, lo aveva guardato espirare nuvole di fumo.

"Non potresti fumare qui in camerino, Genn"
"Lo so..."

Aveva inspirato l'ultima nota ed era andato a dormire nel suo letto, lasciando Alex solo, con le labbra ancora rosse per la foga dei loro baci e il familiare dolore al petto per il comportamento altalenante del biondo.
La scena si stava ripetendo. Genn spense la sigaretta ed uscì dal camerino senza guardarlo in volto.



"Credo che il vostro punto di forza sia l'intesa. Vi capite senza che ci sia il bisogno di parlarvi"

Alessio non era del tutto d'accordo con Fedez.
Era rimasto spiazzato dal bacio di Gennaro subito dopo essere stati scelti agli homevisit. "È l'euforia" si era detto, poi però Genn lo aveva baciato di nuovo - quando lui gli era andato vicino con l'intento di rassicurarlo per la pessima esibizione di Oceans - e quella volta Genn non era contento. Non aveva motivo di esserlo, eppure si era gettato al suo collo, premendo disperatamente le labbra sulle proprie. Alessio aveva risposto al suo bacio con trasporto e dopo il live erano finiti nudi nel letto di Genn, imbarazzati e un po' goffi.
Poi l'indifferenza. Il sesso da ubriachi dopo i live, ma gli sguardi schivi di Genn a tutte le ore del giorno e Alessio aveva smesso di capirlo.

"Siete un duo che buca lo schermo, ragazzi. Per la finale siete pronti, non mi resta che augurarvi buona fortuna"



Con gli auguri di Fedez, erano tornati nel loro camerino. In silenzio, perché da settimane il sesso era tanto, così come la musica, ma le parole erano sempre meno.

"Dov'è il mio pacchetto di sigarette?"
"Sul davanzale. L'hai lasciato lì prima"

Genn era per Alex ciò che il fumo era per il biondo.
Ognuno aveva il proprio punto debole  e Alessio non era in grado di combattere le lusinghe di un Gennaro che a petto nudo si presentava ai piedi del suo letto. Cedeva con la stessa facilità con cui Genn fumava le sue sigarette.
Entrambi conoscevano gli effetti collaterali dei loro vizi, ma non potevano farne a meno.

"Ti faranno male tutte quelle sigarette"
"Lo so..."

Non capiva le ragioni del suo essere così vago e misterioso, ma percepiva il suo turbamento. Qualcosa non lo faceva stare tranquillo.

"Ho visto Claudia"

Il sangue si gelò nelle vene di Alessio, che alzò lo sguardo per guardarlo, ma Genn fissava la strada fuori dalla finestra.

"Ha detto che vuole tornare con me, che mi ama ancora e che non vuole rinunciare a me"
"E tu ci rinunceresti a me?"

Così era Claudia la ragione di tanta distanza tra loro, ma ad Alessio il sesso non era più sufficiente e il cuore dettava ogni parola ad un ritmo incalzante.

"Prendi una decisione. Non cercarmi più la notte. Non ci sarò"

E fu lui ad uscire per primo dalla stanza.

*

Genn

"Ci sei?" chiese.
"Si"

La musica era l'unico canale di comunicazione ancora funzionante tra loro.
Avevano speso gli ultimi tre anni della loro vita sacrificando se stessi per continuare a suonare, imparando a non farsi condizionare da fattori esterni, per il bene di ogni loro performance.
Non si guardavano negli occhi dal giorno delle prove, ma paradossalmente - mentre salirono sul palco per l'ultima esibizione della finale -, non erano mai stati tanto uniti. La musica li legava più di qualsiasi rapporto carnale. Erano un corpo solo. Perfettamente incastrati.




"Il vincitore di XFactor 2015..."

Il tempo non passava. Alessio parlottava con Giò, circa il fatto che avrebbe vinto lui e non loro. Genn avrebbe voluto stringere la mano del moro, ma non lo fece.
Voleva che tutto finisse. Voleva Alessio, più della vittoria.

"È Giò Sada!"

Nell'abbraccio collettivo con Giò, Genn prese la mano di Alex, intrecciandola con la sua. Il moro guardò le loro mani. L'euforia sul suo volto era scomparsa, lasciando spazio a mute domande. Genn avrebbe risposto a tutte, non appena fosse stato possibile.



"Cosa potete dirci della vostra situazione sentimentale?"
"Al momento nulla..."

Genn lo guardò rispondere alla domanda della giornalista, con lo sguardo velato di tristezza.
Avevano entrambi molto sonno. Genn notò le profonde occhiaie sul viso del moro e pregò di avere una camera di albergo per poter restare solo con lui.




"Genn, Alex, queste sono le chiavi della vostra camera"
"Non possiamo avere camere separate?" chiese Alessio.
"No"

Genn prese le chiavi dalla mano di uno dei membri dello staff e in completo silenzio, prese l'ascensore con Alex.



"Alessio..."

Il buio riempiva la stanza. La flebile luce proveniente dal corridoio dell'albergo - che penetrava dalla loro camera matrimoniale -, permetteva a Genn di distinguere la sola schiena dell'amico disteso al suo fianco.
Nessuna risposta.

"Ale..."
"Mh"

Genn non seppe cosa dire. Erano tante le parole che avrebbe voluto dirgli, ma gli morirono tutte in bocca.

"Genn, cosa c'è?"

Il biondo si sporse verso il comodino e accese la luce.

"Voltati" gli disse.

Alex si girò verso di lui, con gli occhi assonnati e i capelli in disordine. Era bellissimo, pensò Genn.

"Questa sera, durante Oceans..."

Genn era sempre stato di poche parole. Anche il loro rapporto prevedeva brevi conversazioni. Era una situazione del tutto nuova per lui.
Si tirò su coi gomiti e lo guardò dall'alto, mentre Alex teneva la testa sul cuscino.

"Non so cosa voglia dire salire sul palco senza di te, Alex. Durante Oceans ho capito che se non ci sei tu al mio fianco, non sono capace ad andare avanti"
"Siamo un duo proprio per questo. Sul palco ci compensiamo"

Genn scosse la testa.

"Tre anni fa ho scelto te come compagno di band perché mi hai sempre capito, musicalmente parlando. Oggi, dopo l'ultima esibizione, quando sono sceso dal palco, mi sono reso conto di avere ancora bisogno di te"

Alex lo scrutava attento e un po' spaventato.

"Ho bisogno di te sul palco tanto quanto ne ho bisogno ora"

Genn sentì la mano di Alessio dietro il proprio collo, che con una leggera pressione lo portò più vicino alla bocca del moro.
Genn si fermò sulle sue labbra.

"Scelgo te, perché altrimenti sarei solo la metà di ciò che sono ora. Ora che ci sei tu a bilanciare tutto"

Solo allora lo baciò con passione, esplorando a fondo ogni centimetro della sua bocca calda.

"Ti amo" gli disse Alex.
"Anch'io"

- - -

Spero che questa piccola storia vi sia piaciuta.
Buon proseguimento.

Ocean 11Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora