_Prologo_

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Sono in un sonno profondo. Sto facendo il solito sogno che non si realizzerà mai. Io e il mio idolo...chi non sogna il proprio idolo?? Come faccio a capire che è solo un sogno? Beh non sarei mai capace di camminare mano per mano con lui e soprattutto parlarci senza sbiascicare parole a caso. Il problema è sempre quel cavolo di suono che mi interrompe sempre nello stesso punto. La odio, odio quell'orribile sveglia che puntualmente la mattina suona alle 6. Poi perché deve essere puntuale? Tutti ritardano, ma lei no, sta stronza.

Che stupida io parlo parlo, ma nessuno sa chi sono, mi presento. Mi chiamo Greta Zaytsev...si sono proprio io la sorellina del grande Ivan Zaytsev. Purtroppo è per questo che mi riconosce la gente, ma passiamo oltre che è meglio. Ho 19 anni, non sono altissima, beh in realtà sono una tappa per la mia età , 160 cm. Ho i capelli lunghi e per metà blu. Ho gli occhi verdi.

Poi cos'altro posso dirvi...ah ecco la persona che sta insistentemente bussando alla mia porta di casa è la mia migliore amica Ashling, una stanga bionda dagli occhi azzurri.

Scendo dal mio amato letto e vado ad aprire la porta...

Io: Arrivooo!!!

Non faccio in tempo a chiederle perché è qui a quest'ora che mi lancia una busta con dei biglietti dentro. La guardo e leggo i biglietti, destinazione? ROMA.

Io:No! assolutamente no! So dove vuoi arrivare Ash...

Ashling: ma, Gre su, dovrai andarci qualche volta, verrò con te giuro, ma non tirarti indietro di nuovo.

Io:Sai cosa ne penso di Roma e la mia decisione l'ho presa molti anni fa

Ashling: tanto verrai anche contro la tua volontà te lo assicuro.

Non le rispondo nemmeno più, non finirebbe mai questa conversazione. Io non voglio andare a Roma, Roma è un casino, Roma mi ha portato via una persona, Roma mi fa star male, Roma mi fa piangere...infatti mi stanno salendo le lacrime e vengo subito accolta nel suo abbraccio che mi fa stare meglio. Mi cade l'occhio sull'orologio, sgrano gli occhi tra 10 minuti devo iniziare a lavorare. Mi lavo e mi vesto in tempi record e tiro Ash per il braccio fuori casa. Non prendo nemmeno la macchina tanto da casa al palazzetto ci vogliono 5 minuti. Corro come non ho mai fatto, sto per entrare nel palazzetto quando sbatto contro un ragazzo, ma non faccio caso a chi sia, sono di fretta, ma noto che è molto alto. Da lontano urlo...

Io: scusamiii!!!

X: Non preoccupartii!. 

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Spero che questo inizio di storia vi piaccia e che vi porti a continuare a leggere la mia storia

Contro chi avrà mai sbattutto Greta?

E Roma? Cosa mai le avrà fatto? Chi le ha portato via?

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Al prossimo capitolo belli!



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