Rimase sotto la doccia a lungo a fissare il soffitto
mentre l'acqua lo colpiva sul volto.
Senza volerlo si perse nei suoi pensieri;
anche se era passato un anno dagli Hunger Games
quelle scene riaffioravano nella sua mente
come se fossero successe pochi istanti prima.
Quelle scene ora non lo rendevano più semplicemente teso come poco fa,
ora ne era terrorizzato.
Ben presto l'ansia lo assalì: si piegò su se stesso reggendosi lo stomaco cercando di non vomitare.
Uscì da quel cubicolo che lo rendeva ancora più ansioso,
gocciolando sul marmo bianco dell'abitazione un po' troppo sontuosa, per i suoi gusti.
Sul lavello vi erano delle forbicine.
Piccole ma comunque affilate.
Pensò che era ora di finire così come tutti lo credevano,
morto.
Le impugnò con la mano destra e le strinse anche se gli tremava la mano.
Pensò che comunque a nessuno sarebbe mancato,
non aveva né amici né famigliari al Distretto, al mondo.
Stava per farla finita quando sentì una voce che lo chiamava.
Era la voce di una ragazza.
Lo chiamava con tono tranquillo dall'altra parte della porta del bagno,
ma lui con la sua mente era tornato a un anno fa.
Quel tono di voce così pacato divenne sgraziato e ora strillava il suo nome.Come quasi ogni giorno, Darius stava rientrando dal buco nella recinzione.
Da quando quei terribili giochi, o la fame, gli avevano portato via la famiglia
era come se gli Hunger Games li stesse già vivendo.
Doveva sopravvivere in quel mondo tra crudeltà e ingiustizie.
Ogni giorno assisteva ad atti di disumana violenza contro i cittadini del '12 senza un motivo apparente.
Era riuscito a cacciare un fagiano.
Sembrerebbe poco o niente ma per lui era molto,
per chiunque a Panem, esclusa Capitol, era molto.
Rincasando trovò solo un paio di Pacificatori e per cui fu facile aggirarli,
usando qualche scorciatoia ci riusciva sempre.
Conosceva molto bene il suo Distretto,
o semplicemente aveva senso dell'orientamento.
Cosa che manca a molti in quel posto,
per questo si considerava diverso, non speciale o superiore,
semplicemente diverso.
Ma lo era davvero. Tutti avevano i capelli lisci e scuri, e gli occhi grigi.
Lui invece aveva i capelli ricci e 'arancioni'. Ma a parte questo piccolo particolare
aveva comunque gli occhi grigi.
Tornò nella sua piccola abitazione.
Aveva una piccola casa, ma comunque a due piani.
Al primo piano c'era una piccola cucina e un divano trasandato
e difronte vi era un tavolino in mogano rovinato dal tempo.
Sul questo tavolino c'era una televisione.
Piccola e vecchia, ma comunque funzionante.
E' da lì che ha assistito alla morte di sua sorella,
così piccola ma anche così coraggiosa: si era offerta volontaria al suo posto qualche anno fa.
Non l'avrebbe mai permesso in circostanze diverse
ma ormai poteva già rivederla mentre i Pacificatori la trascinavano verso il palco.Congli occhi lucidi, scrollò il capo cercando di scacciare via quei pensieri cheogni tanto si insidiavano nella sua mente.
Posò il corpo del fagiano sul tavolo della cucina,
sfilò il coltello dalla sacca a tracolla e poso poi anche quella.
Si avvicinò al lavello arrugginito della cucina e lavò il coltello come facevaogni giorno, dopo essere rincasato, da circa 2 anni.
2 anni. Non sembrano molti. Ma quando uno dei tuoi genitori ti dice addio
sembrano tanti. Sembra che i giorni non passino mai.
Dopo aver preparato il fagiano come ricordava faceva sempre la madre,
ne conservò un po' per i giorni dopo.
Se sarebbe tornato a casa.
Ora la sua mente era concentrata a ciò che sarebbe successo il giorno dopo
perché il giorno a venire era il giorno della Cerimonia della Mietitura.
Ogni anno, allo stesso giorno c'è questa 'ricorrenza' che chiamano Cerimoniadella Mietitura.
Ricorrenza, esatto... perché a Capitol è un giorno di festa.
In quel giorno si scelgono due tributi per gli Hunger Games, un maschio e unafemmina di ogni distretto.
Come ogni anno si chiedeva se sarebbe toccato a lui
o a qualcuno che conosceva.
O a lei.
Sì a lei. C'era una ragazza a cui Darius regalava qualche suo pensiero.
Si chiama Phoebe Matthews.
Non sa nemmeno lui da quando gli piaccia quella ragazza,
sa solo che è un sentimento non corrisposto.
E a lui sta bene.
Gli basta anche solo osservarla di sfuggita a scuola,
o quelle poche volte per strada con le sue sorelle.
Mangiò quel poco che gli andava. Aveva perso l'appetito a pensare allaMietitura
e a come avrebbe potuto cambiare la sua vita.
Sì, la sua ma non quella degli altri.
Nessuno, quasi, lo conosce. E' un tipo molto riservato
e a lui non importa farsi conoscere più di tanto.
Dopo aver riposto gli avanzi della sua cena tra le provviste
si preparò per la notte e poi andò a dormire.
Il giorno dopo si svegliò di buon mattino ma decise di non uscire.
Rimase chiuso tra quelle mura a lungo.
Se quel giorno fosse toccato a lui andare agli Hunger Games voleva ricordareogni minimo particolare di quel posto che l'aveva accompagnato per 17 anni.
Mezz'ora prima della Mietitura si fece un bagno e si mise i vestiti buoni, gliunici che aveva e uscì di casa quasi tremando. Non poteva toccare a lui, nonpoteva.
Il suo nome non è ripetuto molte volte. Ha chiesto solo qualche tessera per averequalcosa da mangiare.
Erano i primi giorni dopo la morte di sua sorella, il suo unico famigliarerimasto,
l'unico che era sicuro di amare.
Si recò alla Piazza Principale doverisiedeva il Municipio.
Lì allestivano un palco e c'erano Pacificatori ovunque.
Già da lontano poteva vedere l'Accompagnatore per quel giorno del '12.
Si chiama Effie Trinket e quest'anno è vestita di un giallo vivo che sembrapoter prendere fuoco da un momento all'altro sotto la luce cocente del sole.
Prima di ogni cosa si fece registrare.
C'era un piccolo banchetto con due Pacificatori che prelevavano un po' del tuosangue per poi farti confermare la tua presenza con l'impronta insanguinatadella tua mano.
Darius fece una piccola pausa lì per dare la sua presenza.
Ormai non faceva più male quella puntura, non la sentiva nemmeno.
Mentre si recava nella fila dedicata agli uomini cercava Phoebe dall'altrolato, come ogni anno.
E come ogni anno aveva paura che potesse toccare a lei e questo l'avrebbemandato fuori di testa.
Arrivò il momento tanto atteso.
Dopo il solito video riguardante i Giorni Bui e sul trattato di Pace che instauravagli Hunger Games del Presidente Snow, Effie iniziò il suo discorso:
<< Benvenuti, benvenuti. Anche quest'anno siamo numerosi! >> Cercòdi fare la solita battutina.
Anche se l'unica a ridacchiare era lei.
Dopo un leggero colpo di tosse continuò imperterrita:
<< E' arrivata l'ora di annunciare i Tributi di quest'anno! Possa lafortuna essere sempre a vostro favore! >> Disse come di consueto anchequest'anno.
<< Prima le signore! >> Aggiunse con voce euforica lanciando unafrecciatina alla fila delle donne.
Infilò la mano nella boccetta di vetro e roteò la mano ossuta ricoperta da unguanto giallo acceso, all'interno di essa, facendo riscuotere i nomi più e piùvolte.
<< Phoebe Matthew! >> Annunciò trionfante.
Tra la platea erano in pochi a stare male per quel nome.
Le sorelle di Phoebe, sua madre e Darius.
Lui cercava di non farlo notare molto ma ormai era tardi, stava tremando.
L'amava veramente, e comunque. Anche se lei non sapeva neppure che luiesistesse.
Effie intanto stava 'saltellando' su quei trampoli che chiama tacchi da unaparte all'altra del palco.
Si era avvicinata alla boccetta degli uomini.
Infilo la mano al suo interno e come sempre, la rigirò con le dita come sestesse cercando qualcosa di valore all'interno di essa.
Estrasse un biglietto, un semplice biglietto che però poteva cambiare ildestino di una persona a caso tra la platea sottostante al palco sontuoso.
Pochi attimi e parlò.
<< Darius Morgan >> Disse lei con un sorriso sulle labbra.
Darius stava pensando a cosa sarebbe successo a Phoebe,
quando una gomitata lo riportò al mondo reale.
Era stato sorteggiato davvero lui,
il suo più grande timore si era avverato.
Mentre si avvicinava al palco dove si trovava ancora in lacrime la ragazza chetanto amava,
ripeteva nella sua mente 'Possa lafortuna essere sempre a vostro favore'.
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Cologne of Survivors
Science Fiction--- ❝ E se il Distretto 12 avesse altri due vincitori oltre a quelli che conosciamo noi oggi? Altri due sfortunati amanti che però spacciano tutti per morti... Persino il Presidente Snow. O quasi. Capirete cosa voglio dire solo l...