Capitolo 25.

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"Cosa stai dicendo, Eli?" mi chiese preoccupato.
"L'ho sognato, Newt. Stavo davanti a un computer e vi osservavo. Anche Thomas lo faceva." spiegai osservando le mie scarpe che erano diventate improvvisamente interessanti.
"E allora i sogni in cui ti torturavano? Potrebbe essere un falso ricordo..." mormorò arrampicandosi sugli specchi pur di mantenere accesa una speranza.
Scossi la testa e continuai: "Prima ero una cavia, poi mi hanno affidato una nuova identità e mi hanno messo a lavorare per la W.I.C.K.E.D."
"E cosa facevi nel sogno? Oltre a osservarci... Hai visto un'uscita dal Labirinto?" domandò ancora speranzoso.

Scossi la testa affranta, vedendo morire la felicità nel suo volto. Cercai di rimediare all'omicidio della sua speranza con i piccoli dettagli positivi che mi erano rimasti dall'ultimo sogno. "Però ero riuscita a modificare i comandi dei Dolenti, a farli combattere tra di loro."
Lui restò in silenzio per diversi minuti, come se stesse pensando, poi parlò: "Ora mi è tutto chiaro."
Gli rivolsi uno sguardo interrogativo e lui continuò: "Minho e Ben una volta sono tornati dal Labirinto correndo come rincaspiati e hanno raccontato di aver visto due Dolenti ammazzarsi tra di loro."

"Se il sogno era corretto questo piccolo giochetto mi ha quasi fatto tornare a essere una cavia da laboratorio. Dopotutto avevo ostacolato i loro piani." spiegai. "Ben doveva morire quel giorno. Quindi probabilmente..."
Newt finì la frase al posto mio: "La morte di Ben era già stata programmata."
Annuii dispiaciuta e guardai altrove. Non potevo sopportare la vista dei suoi occhi annebbiati dalla tristezza.
"Perché non mi hai detto di tutto questo?" chiese visibilmente dispiaciuto. "Forse non ti fidi di me?"

"No!" quasi gridai. "Che domande! Certo che mi fido di te, Newt! È solo che pensavo che mi avresti guardato come una specie di nemico. Pensavo mi avresti odiato. Avevo paura di... perderti."
Lui sospirò e poi mi depositò un bacio sulla fronte, per poi scompigliarmi i capelli. Chiusi gli occhi assaporando quel momento e mi rassicurai un pochino.
"Non mi importa del tuo passato, Eli. A me interessa il tuo... il nostro futuro."
Il mio cuore perse di un battito e le mie guance si infiammarono all'istante.

"E poi anche il fatto che hai rischiato di tornare a essere una cavia pur di salvare dei ragazzi che neanche conoscevi, dimostra che non eri cattiva. A differenza di quelle facce di caspio che ci hanno messo qui." continuò stringendo improvvisamente i pugni e facendosi rigido. "Promettimi che mi dirai tutto d'ora in poi."
Annuii convinta, continuando a tenere la testa bassa.
"Eli, io ti..." un suono fastidioso ruppe il silenzio della Radura, sovrastando la voce di Newt. "non cambierà." continuò il ragazzo. Le porte del Labirinto si stavano aprendo, ma il biondino non sembrava nemmeno essersene accorto, tanto che non provò nemmeno a ripetere ciò che mi aveva appena detto.

"Ho fame. Vieni a mangiare?" propose Newt iniziando a incamminarsi fuori dal bosco. 
"A-Aspetta!" borbottai arrancando per stargli dietro. "Cosa hai detto? Prima che le porte si aprissero."
Il ragazzo si girò con un'espressione da furbo sul volto e, rivolgendomi un sorrisetto, decise di non rispondermi affatto. "Oh, niente di chè."
"Ma..."
Scossi la testa, rinunciando non appena lo vidi aumentare il passo per fuggire via da quella situazione. "Okay, ti raggiungo non appena ho ringraziato Thomas per avermi coperto." 

Lo sentii mormorare, ma non si voltò più e uscì definitivamente dal bosco. Mi guardai ancora un po' attorno, ma poi la strizza di rimanere  da sola in un luogo così tetro mi diede la spinta per uscire dal fitto degli alberi. Non appena tornai al centro della Radura vidi Thomas entrare nel Macello e feci una smorfia disgustata ricordandomi del povero maialino che Winston aveva ammazzato.
Chiamai più volte Thomas, stando però fuori dall'edificio, ma visto che il ragazzo sembrava non sentirmi fui costretta a entrare titubante nella stanza. Fortunatamente Winston gli stava solo mostrando le gabbie degli animali. 

The Maze Runner - RememberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora