Austin's Pov
Mi avvicino a lei, la afferro per i polsi e le sento il battito.
Dio mi piace.
Mi fa ricordare il motivo per cui amo essere demone. Uccidere.《Ciao, scusa se ti rubo un attimo. Dato che in classe non hai nemmeno voluto salutarmi, volevo sapere come va?.》
Stringo la presa facendola quasi male, vedo nei suoi occhi un vuoto assurdo.
Mi ci perdo.《Levati dal cazzo, non ti conosco e nemmeno voglio conoscerti!》
Mi grida in faccia come se le avessi ucciso i genitori... Perfido.
《Come vuoi bimba, vai ciao. Che caratterino!》
Si libera dalla presa, mi spinge e si dirige verso l'uscita.
Rientro in classe e mi sento gli occhi di tutti addosso. Che schifose creature.
Prendo lo zaino e i libri, sistemo tutto ed esco anch'io dall'aula.
Decido di esplorare un pó il liceo.
C'è molta gente, un gran caos.Ragazzi che si baciano nelle stanze vuote, altri che cercano di picchiare i più deboli per dimostrare la loro forza.
Se solo ognuno di loro sapesse cosa gli aspetta, gli passerebbe subito il sorriso.Arrivo all'ultimo piano della scuola.
Mi si presenta un corridoio lungo, buio.
A differenza degli altri, questo è vuoto.
Non c'è nessuno.
Ci sono armadietti buttati qua e là, pezzi di muro crollati, libri, zaini.
Tutto abbandonato.
Sembra quasi un luogo degli inferi.
Noto che ci sono tantissime porte ma sono tutte chiuse a chiave.
Nessuna di queste si apre.Sembrano blindate.
Sento uno strano rumore provenire dalla fine del corridoio.Un brivido percorre la mia schiena ed una forza straordinaria attraversa il mio corpo che rabbrividisce.
"Sei tu il demone, Austin.
Non c'è nulla di cui avere paura. Tu fai paura agli altri. Coglione" ripeto tra me e me.Percorro il corridoio.
Man mano che mi avvicino il rumore aumenta.Vedo una porta.
È mezza aperta e cigola come se stesse in balia del vento.
Entro piano.
A terra c'è tanta roba. Potrei inciampare.E tutto buio. Non si vede niente, tranne in un angolo della stanza. Entra uno spiraglio di luce da una finestra sfondata, coperta con cartoni.
E proprio li.
In quell angolo buio e raccapricciante.
C'è lei. ALEXIS.
Sta piangendo e prende a pugni il muro mentre stringe tra le mani una foto. Probabilmente quella dei suoi genitori.La chiamo da lontano, ma lei non sembra sentirmi. Avrà le cuffie.
Mi avvicino a lei lentamente, ma non si gira. Allora vado fino dove sta, decido di sedermi accanto a lei.
Mi guarda, è meravigliata e spaventata allo stesso tempo.《Che cazzo vuoi da me? Che cazzo ci fai qua?》
Mi urla contro, asciugandosi velocemente le lacrime.
《Un angioletto mi ha detto di venire da te.》 Sfodero un piccolo sorriso mentre lei non dice una parola.
Le sfioro lentamente i capelli e le sussurro che va tutto bene.
Ma lei non si smuove.
Accenna semplicemente un sorriso malizioso che mi sballa.Le metto una mano tra i capelli e faccio scivolare l altra sempre piu....
ALEXIS'S POV
La sua mano scende sempre di più, mentre le sue labbra si avvicinano sempre di più alle mie, i nostri respiri si confondono.
《Alexis..》sussurra mentre i nostri occhi si incrociano, come se lui cercasse qualcosa dentro di me.
Non puoi farlo Alexis, non puoi. Allontanati.
La mia vocina mi distrae e mi riporta alla realtà, mi allontano 《Scusa, ma non p-posso..》e scappo via, lasciandolo solo.
Corro per non so quanto tempo scontrandomi con diverse persone per colpa della vista offuscata dalle lacrime, finché non mi scontro con un ragazzo, cado a terra.
《Ei, tutto bene?》mi chiede il ragazzo porgendomi la mano, la stringo e mi alzo.
《Sisi, grazie.》sto per andarmene, ma lui mi prende per il polso.
《Sicura di stare bene?》mi chiede con aria dispiaciuta, annuisco e sfodero un finto sorriso per tranquillizzarlo e per potermene andare. Perché si interessa così tanto di me?
Scappo via e corro verso l'uscita, scendo la rampa di scale e mi incammino senza una meta precisa; fa così tanto freddo, cerco di coprirmi il più possibile ma con scarsi risultati.
Frugo nelle tasche ma non la trovo, il panico mi assale..la foto! Corro verso l'istituto ed entro, ma incontro di nuovo quel ragazzo.《Già di ritorno?》mi chiede sorridendomi, ha un bel sorriso! Okay, basta.
《Comunque piacere, Nathan》sorride e io annuisco 《Piacere Alexis, scusa ma ora devo andare》gli sorrido e scappo via.
Corro per i corridoi, finché non mi trovo davanti alla porta, è chiusa. La apro e trovo lui con la mia foto..
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L'altra faccia dell'amore.
De TodoAlexis,una ragazza di 16 anni con un caratteraccio, vivace ed estroversa. Ha avuto molti amori nella sua vita, ma nessuno l'ha cambiata. Ha un terribile passato alle spalle, non riesce a fidarsi delle persone. Si può definire la ragazza più bella e...