Mariemma

19 1 0
                                    

Alberto Diso

Mariemma

Romanzo


Dello stesso autore:

L'ultima estate delle betulle bianche

Carra Editrice, novembre 2007

ISBN: 88-86406-42-8

Sospesa è la notte

Carra Editrice, novembre 2009

ISBN: 88-86406-70-3

Sito web: www.albertodiso.com

E-mail: autore@albertodiso.com

Quest'opera è tutelata dalle leggi sui diritti d'autore e dalle disposizioni dei trattati internazionali. La sua riproduzione, anche parziale, sarà perseguibile civilmente e penalmente.

La proprietà letteraria è riservata all'autore.

A Frida

"Due momenti determinano la nostra vita, forse uno solo..." ( Alberto Diso)


Mariemma

La vicenda e i personaggi di questo romanzo sono frutto esclusivo della fantasia dell'autore. Ogni riferimento a persone, luoghi o avvenimenti deve ritenersi puramente casuale.

=======================================================================

Il pomeriggio era stato pieno di vento, quello che soffia da nord-ovest e che rinforza progressivamente, spegnendosi poi lentamente sul far della sera.

Le ultime onde cercavano invano di sopravvivere, in quella sera di giugno.

In Grecia era sempre così. Mare calmo il mattino, poi, puntuale, dopo mezzogiorno, cominciavano a soffiare le prime raffiche, rare e sottili. Avvertivano che il "Maistro" arrivava a rinfrescare i pomeriggi infuocati distesi pigramente sulle facciate candide delle case.

Così lo chiamano quel vento, i greci, allungando lo sguardo verso il cielo, verso la direzione da cui proviene, quasi in attesa.

La Grecia occidentale si adagia sul Mediterraneo, dall'Etolia fino all'Elide, comprendendo l'Acaia.

Non approdavo in quella zona da anni, ma già in fase di avvicinamento al piccolo porto avevo riconosciuto il ciuffo di alberi sulla vetta e il vecchio castello diroccato, a difesa oramai inutile. Cercavo sempre di arrivare nei porti al mattino per non lottare con quelle raffiche che a volte spostavano velocemente la barca, complicandomi ancor di più l'ormeggio.

Quel giorno, invece, era oramai pomeriggio inoltrato. Durante la traversata ero stato costretto a rallentare a causa di quel vento che arruffava le onde.

Avevo percorso molte miglia ed ero stanco e felice allo stesso tempo. Ero quasi in porto.

Di solito navigavo da solo, ma in ogni posto ritrovavo gli amici di sempre. Molti mi conoscevano per la mia solita disponibilità ad aiutare tutti a ormeggiare, specialmente quando il vento rinforzava.

A volte qualcuno mi chiamava per nome, abbracciandomi, ed io a stento lo riconoscevo. Riuscivo a essere me stesso in quei luoghi sperduti, riuscivo a scherzare, a ridere, a coinvolgere, a far sentire più leggeri gli animi di chi mi stava accanto.

Mariemma (Versione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora