Contratto Di Passione

Prologo

Fissando la fiamma guizzante del suo piccolo falò in giardino, Carolina Conte ricordò a se stessa che non era pazza.

Era soltanto una ragazza innamorata.

Stringeva il foglietto di carta con dita tremanti.
Vicino ai suoi piedi, nell'erba, il libro degli incantesimi d'amore con la copertina di stoffa viola. Si guardò attorno sperando che nessuno dei suoi si svegliasse.
Aveva promesso alla cognata che mai e poi mai sarebbe ricorsa alla magia, ma non c'era bisogno che Maggie lo venisse a sapere. Nascosta sul retro della proprietà, con l'odore della legna bruciata e dei fiori di croco nelle narici, Carolina pregò che il fuoco non rivelasse la sua posizione.
Abbassò gli occhi sulla pagina. Bene, era arrivato il momento di invocare la Madre Terra. Chissà se Don Riccardo si sarebbe arrabbiato. Recitò in fretta la formula per evocare i poteri femminili della Terra e assicurarsi un uomo con tutte le qualità necessarie.
Poi gettò il foglietto nel fuoco.
Si sentì subito più leggera e sospirò di sollievo. Fatto. Ora doveva solo pazientare. Non sapeva quanto ci mettesse di solito la Madre Terra a elargire il suo dono.
In realtà lei aveva facilitato l'opera. Invece di una lunga lista di qualità, sul foglietto aveva scritto soltanto un nome, quello dell'uomo che amava da tutta una vita e che la considerava come una sorella minore, un uomo mondano e sexy che usciva con alcune delle donne più belle del mondo, un uomo che la lasciava ammutulita durante il giorno, ma di notte accendeva nel suo corpo un desiderio devastante e inappagato.

Maximus Gray

Carolina aspetto che la carta di fosse trasformata in cenere, poi gettò una secchiata d'acqua sul fuoco.
Ripulire ogni cosa con gesti rapidi ed efficaci, raccolse il libro con la copertina di stoffa e tornò a casa.
L'erba soffice le solleticava i piedi e la camicia da notte bianca le fluttuava attorno come un fantasma.
Rientrò in camera senza fare rumore, un brivido di eccitazione lungo la schiena. Nascose il libro in mezzo agli altri nella libreria e si infilò tra le lenzuola.
Finalmente ce l'aveva fatta.