Vediamo...

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*sempre in chiamata*

Io: Iris, Alessio ora è ad un concerto, mi ha avvertito stamattina

Iris: Un concerto alle 4 di pomeriggio?

Io: esatto.

Iris chiude la chiamata e mi scrive in messaggio un: ciao
Poi mi vesto, dato che sono uscita dalla doccia da 30 minuti e ancora non mi sono ne asciugata ne vestita ne truccata, come farò ora.
Ho fatto tutto.
Ora devo andare da Marco e chiedergli spiegazioni.
E anche ad Alessio, spiegandoli la situazione di Iris. Come ho già detto un altra volta, non so proprio tenere una bugia dentro di me.
Percorro il lungo corridoio davanti a me, apro la porta della cucina ed esco dal retro.
Vado verso la casa di M e A o così gli chiameremo.
Proprio in quell' momento, Marco arriva con un grandissimo scatolone, ed io incrocio il suo sguardo.
Esito un attimo prima di parlare
"Stiamo facendo traslochi qui eh?"
Marco non aspettò un attimo prima di rispondere
"Ti posso spiegare tutto"
Andiamo al parco.
Quel parco dove ci eravamo incontrati era perfetto per parlare.
"Porta anche Alessio" dissi, in modo che potessi parlare una volta sola per tutti e due.

Arriviamo al parco.
Ci sediamo su una panchina, all'ombra.

*discorso*
Allora, ragazzi, sentite un po cosa è successo. Stamattina mi sono fatta una doccia e ho notato dalla finestra il vostro trasloco. Poco dopo mi ha chiamato Iris, Alessio ascoltami bene, dicendo che suo padre era morto...e l'unica cosa che la poteva tirare su sarebbe un tuo abbraccio. E allora le ho detto, per via del vostro trasloco, che eravate ad un concerto, perché se le avessi detto che state traslocando le avrei, oltre rovinato la giornata ancora di più, causato un danno.
I problemi ora sono due:
1. Non riesco a tenere una bugia dentro di me
2. Come glielo diciamo che dovete traslocare?!
Marco e Alessio si fermarono a gurdarsi.
"Prima di tutto, Marco, sono stra arrabbiata con te per non avermi detto del trasloco".
Marco si guardó le scarpe
"Io non lo sapevo, mia madre me l'ha detto stamattina, non ho fatto in tempo a dirtelo. Sono super arrabbiato anch'io per questa decisione, in più non voglio rovinare le giornate più di quanto lo siano giá".

<Alessio?> aspettavo anche la sua versione.

"Idem" disse Alessio.

Ok e ora? Come facciamo a dirlo a Iris?

Marco: ma non è ancora tutto perduto: cerco di convincere mia madre a non mandarci a Parigi.

A PARIGI??????!!!!!!!!!!!!

Marco: *silenzio*

Mi scese una lacrima.
Marco mi abbracciò, in modo da consolarmi.

*Alessio chiama la madre al telefono*

-Pronto?
-Mamma, noi restiamo qui.
- Cosa stai dicendo? È per voi il viaggio!
- Niente da fare, sono grande. Posso decidere da solo.
- Non dire cavolate e torna a casa.
- NO.
- Torna a casa.
- NO!
- TORNA A CASA!

bip bip bip bip bip bip bip.

La chiamata era finita insieme alle mie lacrime.

Ciuffi Rossi-I love youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora