capitolo16

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Erano la, collassati sul letti,l uno aggrovigliato all altro.
Le loro teste, una bianca e una nera sbucavano dall' intrigo formato dalle loro braccia. Erano in una posizione così strana che nemmeno due contorsionisti del circo avrebbero potuto ricrearne una uguale.
Mi avvicinai lentamente ad Alessandro, avrebbero dovuto svegliarsi, non potevano dormire qui, anche perché nella nostra camera c' erano continui controlli.
-hei..Ale-sussurrai vicino a lui.
Non mi considerava minimamente.
-Alee- alzai leggermente la voce..nulla.
-Oiii Alessandro-ormai la mia voce era di un tono più alto del normale e lo stavo strattonando.
Dormivano pesante.
Andai in bagno,se l era cercata, e ne avrei approfittato per ridere un po.
Presi il bicchiere che si usava come porta spazzolini e lo riempii d acqua, andai dai gemelli e glie la buttai addosso.
Le reazioni furono del tutto differenti, mentre Alessandro salto giù dal letto procurandosi un bernoccolo in testa, Andrea era ancora lì, immobile, ancora con gli occhi chiusi.
Il moro si tiro su ormai sveglio e pimpante massaggiandosi la testa sul punto dolente.
Sofia ovviamente rideva come una matta.
Mi avvicinai lentamente ad Andrea con un secondo bicchiere d acqua, ma le sue parole mi fermarono.
- provaci un' altra volta e questa notte ti ritrovi a dormire nuda in terrazza-disse ghignando.
Posai il bicchiere.
-allora alza il tuo culone da li-risposi
-zitta va-
-daiiii-questa volta urlavo.
Lui si alzò in piedi a fatica, con le mani davanti agli occhi per non vedere la luce.
Presi i due fratelli per le braccia e li portai in camera nostra, lasciando prima un bacio sulla guancia a Sofia.
Arrivammo in un batter d occhio e fortunatamente non appena bussai mi apri Valerio, che era tornato da poco in camera.
Mi buttai sul letto mentre guardavo Alessandro stendersi sul matrimoniale.
Al contrario vidi con la coda dell occhio Andrea avvicinarsi a me.
Non era possibile che era così ubriaco da sbagliare letto..o forse si.
Si buttò su di me senza nemmeno degnarmi di uno sguardo, ero imprigionata sotto di lui dal suo braccio che mi teneva ancorata al letto.
Guardai Valerio e Alessandro supplicandoli con lo sguardo di revarmelo di dosso, e così fecero, buttandolo per terra con uno spintone.
Lui non si mosse, rimase li a dormire e nessuno protestò.
Li ringraziai , dissi una buonanotte generale e in poco tempo mi addormentai.
~●~●~●~
La mia sveglia assordante dei nirvana, mosse molte proteste tra i ragazzi ,tra cui Andrea che si era infuriato per il mal di schiena causato dall aver dormito sul pavimento, e quindi che in parte avevamo causato anche noi.
Ignorai tutto, e andai in bagno rendendomi conto solo ora che avevo ancora addosso i vestiti di ieri.
Mi lavai, mi trucca e mi vestii con il sottofondo delle grida dei miei coinquilini che pretendevano il bagno.
Quando uscì un coro di proteste si levò per scegliere chi dovesse usufruire del bagno per primo e mentre Alessandro e Valerio discutevano vidi Andrea che con tutta calma prese i vestiti, passo dietro di loro e ci si chiuse dentro.
Sveglio il ragazzo.
Andai al piano inferiore per fare colazione, ritrovandomi davanti un enorme buffet di dolci e salati.
Mi fiondai sul cibo come se l unico scopo nella mia vita fosse mangiare..e in realtà era così, insomma se non mi piaceva mangiare di sicuro avevo qualche chilo in meno.
Ma ero abbastanza menefreghista su questa cosa.
Mi sedetti al tavolo con Sofia e Arianna e iniziai a mangiare il mio cornetto ripieno di Nutella chiacchierammo di quello che saremmo andate a vedere oggi.
Il Louvre, ovviamente, ma per fortuna poi ci avrebbero lasciato tre ore da soli in giro per Parigi!!!
Finito di mangiare ci avviammo ai pullman che ci aspettavano sul cortile dell albergo.
Salii e mi misi vicino ad Alex, gli rubai il cappellino che aveva addosso e me lo misi davanti agli occhi per evitare che filtrasse la luce, così che avrei potuto dormire meglio.
Mi accoccolai su di lui,misi una cuffietta dando l altra ad Alex, e in poco tempo ci addormentammo.
Arrivammo dopo una mezz'ora circa, visitammo il museo, io rigorosamente con le cuffiette, non ascoltavo quello che diceva la guida, non mi interessava molto chi o quando avevano fatto quel quadro.
Mi capitò di soffermarmi per così tanto tempo su alcune opere da perdere il gruppo in continuazione.
In quel momento stavo guardando un giardino, ma non un giardino bello, uno di quelli rovinati, con le sterpaie e in mezzo un bellissimo fiore rosso.
Mi ero soffermata su quel fiore.
L unica cosa che mi aveva colpito, il fiore,quello che indicava che li un tempo c era stato qualcosa di magnifico.
Il filo dei miei pensieri venne interrotto da una spallata.
Valerio era vicino a me, che come se nulla fosse accaduto guardava il quadro con aria critica.
-mi piacciono i tuoi gusti ragazzina- ammise
-grazie,ragazzino-notai un piccolo sorriso formarsi al lato della bocca.
Sorrisi anche io di rimando.
Chiacchierammo a lungo, era simpatico, più di quanto mi ero aspettata, ed era gay.
Ovviamente tutti i fichi lo sono.
Che spreco.
Finimmo la visita guidata,e finalmente arrivò il momento di libertà.
Avevo voglia passeggiare e di fare shopping,e lui non disdegnò affatto l idea di venire con me a consigliarmi cosa comprare.
Sfortunatamente la nostra conversazione venne ascoltata anche dai gemelli e da Arianna, che si auto- invitarono.
Sarebbe stata una lunga serata

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