Capitolo 1

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"Su Charlie sveglia! Papà sarà furioso!". Stringo forte il mio caro e vecchio cuscino sulle orecchie per non sentire la voce stridula di mia madre. "Charlie se tra due minuti non sei giù dal letto già vestita ti scordi il giro in barca!". Mi arrendo, tengo troppo a questa "gita"e non posso assolutamente mancare, sono ben due mesi che aspetto questo momento perciò mi faccio coraggio e mi metto a sedere sul letto, mi stiracchio e strofino più volte gli occhi con le mani, la sveglia non smette di suonare nonostante l'abbia sbattuta ripetutamente sul pavimento. Mentre vedo l'orario mi catapulto giù dal letto notando che mio padre è in macchina ad aspettarmi da più di mezz'ora e conoscendolo se continua per altri cinque minuti la mia "gita" fallirà. Mi lavo il viso e i denti in meno di due minuti, apro l'armadio in cerca dei miei soliti pantaloncini di jeans un pò strappati e chiari, decido di mettere le mie scarpe di fiducia, le mie adidas e una maglia bianca ricamata nei bordi. Mi sbrigo a scendere le scale e per poco non inciampavo ricordandomi di non aver sistemato i capelli. "Sto arrivando!" Urlo per superare il fastidioso suono del clacson. "Eccomi!" Dico contemporaneamente a un bel sbadiglio mentre chiudo a chiave la casa e metto nella spalla il mio zainetto.
"Charlie per colpa tua i Ferro partiranno con quindici minuti di ritardo!" Mi rimprovera mio padre. "Perdonami è solo che ieri ero talmente emozionata per oggi che non ho dormito molto!" Mi giustifico e prima che mio padre possa ribattere i miei occhi si richiudono.
"Chiarlie si è riaddormentata mi sa che dovremo portarla in barca in braccio..." Sento lamentare mia madre ma con un cenno di ironia, "No no! Sono sveglia!" Urlo e mi accarezzo il collo per l'imbarazzo. "Mi sei mancata un casino Charlie!" mi ritrovo la mia cara e migliore amica tra le mie braccia. Adoro Claudia, fin da piccole eravamo inseparabili, molti ci giudicavano perché lei è un tipo molto timido, riservato e anche molto dolce invece io sono quasi il suo opposto, sono più vivace e spigliata e di certo non sono timida almeno non lo sono finché non si parla di ragazzi. "Anche tu mi sei mancata.. Non ci vediamo da? Una settimana forse?" E non posso farmi scappare una risatina che viene compensata dalla dolce risata di Claudia. "Wow.." La barca dei Ferro è davvero bellissima! Quando ero più piccola vi ero salita ma non ho molti ricordi al riguardo quindi è come se fosse la prima volta che salgo su questa meraviglia. Amo il mare, soprattutto amo il suo odore e il fatto di poter essere libera e indipendente rispetto alla terra ferra. Guardo sbalordita la possente vela e il resto della barca.. Non so se chiamarla barca o nave, in realtà non ho mai capito molto la differenza.
"È davvero stupenda come l'ultima volta" loda mia madre, ed Emma sembra apprezzare questo piccolo complimento. Emma è sempre stata la mia "idea" di mamma, è molto più giovanile di mentalità rispetto alla mia ed è sempre impeccabile, truccata perfettamente e i capelli con la messa in piega ovviamente perfetti e lucenti. Mia madre invece è sempre struccata e i capelli sempre più al naturale... Ma credo che sia molto meglio così dato che è perfetta così com'è; Un sorriso idiota mi si stampa in faccia senza che me ne accorga, "A che pensi eh?" Sussurra Claudia, "ehm, a niente!" Scuoto la testa e le schiaccio un'occhio. Finalmente è ora di salire sulla barca.. O nave, "facciamo un giro della costa e poi approdiamo alla baia così lasciamo i bagagli in hotel" annuncia Angelo e mi siedo sul bordo con le gambe rivolte verso l'esterno,chiudo gli occhi mentre Angelo mette in moto. "È bellissimo qui.." Mi sussurra Claudia e io annuisco sempre tenendo gli occhi chiusi. Il vento mi arriva in faccia e i capelli volando su e giù, socchiudo gli occhi per vedere le onde che sbattono sulla barca, è una sensazione inebriante e mi ritrovo in un'altro mondo, molto più tranquillo dove vivo solo io e il rumore del mare.
"Charlie tra cinque minuti scendi giù in cabina, ti devo parlare" dice Claudia e io annuisco lentamente,non sono ancora pronta a lasciare questo posto magico e paradisiaco in cui sono appena entrata.

"Cosa dovevi dirmi?" Dico a voce bassa dato che sono ancora nel mondo dei sogni, "Quando sono stata ai Caraibi con i miei ho comprato una collana divisa in due.." Si ferma e prende dal cassetto una scatolina con dentro una collanina in corda nera con una conchiglia divisa a metà, "È stupenda, davvero.." Sono senza parole, la dolcezza di Claudia mi sorprende sempre, la sua amicizia per me significa davvero molto.. "La indosso subito!" Annuncio e gliela strappo dalle mani, "la solita maleducata", iniziamo a ridere come due bambine. Ricordo la prima volta che ho provato a fumare con Claudia a casa mia, eravamo in stanza e i nostri genitori in giardino l'ho quasi costretta a farlo anche se non voleva, la macchia di cenere sotto il letto ne è la prova al solo pensiero mi viene una fitta al cuore se penso a quanto tempo è già passato, "Ragazze siamo arrivati prendete le valigie così possiamo scendere in spiaggia direttamente" dice Emma. Mi affretto e prendo il mio trolley color arancio e metto nelle spalle il mio zaino nero, ammiro la bellezza della costa, il mare che luccica, le urla e le risate delle persone, il rumore delle moto d'acqua che corrono e quasi volano sul mare... "Non è molto affollata la spiaggia qui" dice mio padre, "No infatti, qui ci sono solo quelli che vi abitano o che vi risiedono in estate..", dice Angelo, "Meglio così.. Non amo le spiagge troppo affollate" sorride Claudia e io annuisco. Neanch'io amo molto la confusione. "Date a noi i bagagli così potete girare un po il posto è vedere se c'è qualche negozio" grida mia madre, come se fossi sorda "perché stai urlando?" Le rispondo calma, "è un'ottima idea" dice Claudia e mi trascina verso la strada, dopo qualche minuto di camminata vedo un negozio con su scritto: 'SVENDITA TOTALE,
ME NE VADO A CUBA', sono molto incuriosita ed entro senza neanche dirlo alla mia amica.
"Buongiorno!" Ci annunciamo, è un carinissimo negozio di souvenir, calamite,cartoline,costumi,parei,schiaccia pensieri e ciondoli.. Mi avvicino ad una vetrina e vedo un braccialetto con cinque ciondoli che mi raffigurano, il primo ciondolo è una nota musicale, a seguire ci sono una macchinetta fotografica , un elicotterino,un pennellino e una conchiglia. Lo adoro ma non ho portato con me il portafoglio. Mi imbroncio e Claudia se ne accorge, "Che succede?" Mi chiede Claudia preoccupata, "niente pensavo solo... Niente" le sorrido, lei ricambia ma vengo interrotta da una voce maschile "Dai scegli e basta.." La voce un po' seccata di un ragazzo che non riesco a vedere parla davanti allo scaffale dei costumi, ma riesco ad intravedere l'altro ragazzo "non mi fare sempre fretta, un attimo!" La sua voce è dolce e gentile a differenza dell'altra, Claudia sussurra "è molto carino, ho notato come lo stai ehm.. Guardando" mi metto a ridere e vedo il ragazzo girarsi verso di noi.. Arrossisco senza alcun motivo e mi dirigo verso l'uscita. Mi fa male lo stomaco e non riesco a smettere di pensare ai suoi occhi blu e profondi. Oddio. "Qualcosa non va?" Mi dice Claudia afferrando il mio braccio, non rispondo sono ipnotizzata. Mi riprendo.. "Nono tutto okay" e le schiaccio un'occhio, mi affretto verso il negozio accanto. Sono pazza o cosa?! Dopo qualche ora di passeggio finalmente torniamo a casa e mi distendo per morta sul divano. "Sto morendo di fame!" Mettendo un braccio sugli occhi,"tra un po arriva la pizza, Charlie" risponde mia mamma schiarendosi la voce sul mio nome. "Eccola!" Urla Claudia abbastanza divertita e io mi alzo di scatto dal letto per prendere posto tavola. Il mio amore è puro per la pizza e non mi ha mai tradito. "Servitevi!" Emma è quasi entusiasta. Claudia, al suo solito, ne prende due pezzi sempre senza salsa, io invece ne prendo una al tonno, una al crudo e una con la rucola. Devo mettermi a dieta. "Volete un po di gelato?" Dice mia madre, "si certo!" Gioisco io. "Tu Claudia?" Dice lanciandomi un'occhiataccia, io ovviamente ricambio, "nono sono abbastanza piena", Claudia è sempre stata un po' più mingherlina rispetto a me, lei è anche più alta e slanciata. "Io ne vorrei un cucchiaio " ripeto, " tu hai già mangiato abbastanza Charlie!". La odio. Prendo il mio piatto e mi dirigo verso il lavello, corro in stanza e sbatto la porta. Perché non andiamo mai d'accordo? Cos'ho che non va? O è semplicemente lei? Mi distendo sul letto con le scarpe e il primo pensiero che mi viene in mente sono occhi blu. Fottuti occhi blu. Cazzo sono rimasta proprio estasiata da questo ragazzo. Non so nemmeno come si chiama, quanti anni ha o di dov'è... Spero di rivederlo. Non sono mai stata fortunata in amore, in realtà non ho ancora dato il mio primo bacio, voglio solo trovare la persona giusta per me e fare tutto con lui e basta.

"Charlie?.. Charlie! Su svegliati!" Urla Claudia mentre apre la finestra per far entrare luce, "Mmmmh" mi lamento, "Dai su la colazione è pronta, e poi dobbiamo scendere subito a mare!" Dice entusiasta, "Mmh, okay".
Dopo essermi preparata e tutto, decido di indossare il mio fidato costume color oceano, una maglia blu un po' larga a mò di pareo e delle ciabattine blu, Claudia invece indossa un elegante costume bianco, un paio di pantaloncini di jeans scuri e un maglia grigia ricamata nei bordi. Io odio indossare i pantaloncini per andare in spiaggia. Spalmo un po di crema sul viso e sulle gambe, e sono pronta. Scendo le tremende scale a chiocciola per arrivare in giardino e trovo un tavolo enorme con tantissima varietà di cibo, dalla tazza di latte e cereali alle frittelle, bacon, uova strapazzate e i succhi di frutta. Decido di prendere un bicchiere di ananas e cocco, e una frittella dove lascio cadere fin troppo miele, "le uova strapazzate di qui sono davvero squisite" mi spiega Claudia, "a me sembra tutto così buono!" Rispondo e inizio a mangiare. "Era tutto davvero ottimo, chi ha cucinato?" Chiedo, "nella villetta accanto abitano due signori anziani che cucinano di mestiere e spesso ordiniamo la colazione o il pranzo, mentre per la cena preferiamo magiare fuori" dice Emma, "bene io ho finito!" Mi alzo e faccio cenno a Claudia di iniziare a scendere, "Charlie io ti raggiungo dopo ho ancora voglia di uova!" Annuisco, prendo un bicchiere d'acqua e apro il cancello. Il sole splende, fin troppo, oggi fa davvero caldo avrei dovuto portare un cappello, mi avvio verso la spiaggia la prima cosa che noto sono gli ombrelloni, "bellissimi" dico fra me, le palme tutte accovacciate l'una sull'altro formano una sorta di ombrellone con le poltroncine in legno e accanto dei materassi marroncini con sopra dei teli, devono essere comodissimi. Il chiosco affaccia proprio sul mare, è fatto tutto in legno con delle tende che richiamano il colore della sabbia, mi prendo qualche secondo per ammirare questo spettacolo dopo di che decido di sedermi in prima fila accanto a due signore anziane. "Buongiorno" dicono affettuosamente e io ricambio il saluto mi distendo e infilo la maglia nello zaino. Dopo qualche minuto di assoluto relax sento degli schiamazzi provenire dalla spiaggia accanto mi alzo e vado riva per vedere. Le mie guance si tingono di un bel rosso ciliegia e mi sento a disagio ricordando il ragazzo che avevo incontrato nel negozio. È stupendo, davvero bellissimo. Indossa un costume verde acqua scuro, la pelle perfettamente abbronzata e quei capelli. Credo sia un castano chiaro ma mezzi bagnati gli danno un effetto ancora più bello. Wow. "Ehi!" Urla Claudia e io mi giro di scatto e le faccio un cenno con la mano, "è il ragazzo di ieri no?" Annuisco "wow, bruttino quindi.." Le mando un'occhiataccia. Non riesco a smettere di fissarlo spero non se ne sia accorto.. Dopo un po' si sdraia sul telo rosso, piega le gambe e manda la testa all'indietro. O mio dio. È una specie di Dio o cosa? È assolutamente bellissimo. "Charlie invece di fissarlo come un'idiota perché non ci facciamo un bel bagno?" Annuisco. Mi faccio una specie di treccia ed entro in acqua con il mio solito tuffo a pesce. Me la cavo abbastanza a nuotare e tutto il resto. Non appena emergo, "Charlie attenta!" Una bella pallonata mi colpisce in pieno viso. Chi è stato questo coglione?! Ora glielo sgonfio e glielo faccio ingoiare. "Oddio! Scusami!" Urla il ragazzo. È lui. È la sua voce. Porca troia che figuraccia!

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