«Ti amo» sussurrò lui, le labbra che sfioravano quelle di lei. Non aveva dormito quella notte, la mattina a scuola era stato distratto e si era calmato solo nel momento in cui l'aveva vista. Sperava non fosse troppo presto per lei, stavano insieme da quasi cinque mesi e aveva paura che non fossero abbastanza. Aveva pensato a come era iniziato il loro amore. Non era semplicemente arrivato: lo avevano dovuto coltivare e avevano passato insieme così tanto tempo. Non si erano mai baciati prima di stare insieme, non avevano neanche avuto quella fase fra l'essere amici e l'essere fidanzati. Un giorno si era semplicemente dichiarato e, sperando di essere ricambiato, le aveva chiesto di diventare sua.
Non riusciva a capire come avesse fatto a vederla come un'amica per tutti quegli anni. Un giorno, ad una gara, l'aveva vista cercare di raggiungerlo arrampicandosi su per quella scaletta a pioli, le guance arrossate dal freddo e dallo sforzo, il cappello in testa e i guanti ricoperti di neve. Al viaggio di ritorno aveva fatto di tutto perché lei si sedesse vicino a lui, solo per starle vicino. E da lì in poi avevano iniziato a legare sempre di più,
Non appena sentì quelle due parole il suo cuore perse un battito. Davvero la amava? Si era tenuta dentro quel sentimento fino ad allora solo perché credeva che lui non fosse pronto o che non volesse nulla di così serio. Ma sentirgli dire quello che aveva segretamente sperato la riempí di gioia e, come in un film, le vennero in mente tutti i bei momenti passati insieme.
Fin da piccolina aveva avuto un debole per quel ragazzo, ma erano state tutte cotte durate un giorno al massimo. Poi però era scattato qualcosa in lei che non sapeva spiegare. In quel periodo era invaghita di un altro ragazzo con cui parlava a stento, si erano solo salutati qualche volta in palestra. Non poté non notare la somiglianza fra i due. E da lí capi che quel suo amico sarebbe stata la persona giusta per lei.
Mentre ora lei è distesa sul suo letto e pensa a cosa fare, a come rimediare al casino che ha causato. Li ama entrambi. Come può sceglierne solo uno, rinunciando probabilmente per sempre all'altro? Cos'è meglio per lei: il ragazzo che non so vergogna di essere dolce e premuroso, o quello stronzio all'apparenza, ma che in realtà è molto più sensibile anche di lei? Ed è proprio mentre si pone questa domanda che le arriva una chiamata. Risponde. Le lacrime cominciamo a bagnarle il viso. Picchiati? Non può essere. Non deve essere. Perché il destino ha voluto scegliere per lei?