Kisses like words.

ATTENZIONE! SMUT!
In questa storia ci sono scene di sesso Gennex, se non vi piace il genere vi invito a non leggere.
Mi scuso per eventuali errori, è da molto che non scrivo qualcosa del genere, buona lettura :)

È strano quanto sia facile diventare dipendenti da una persona, stare male in sua assenza, desiderare la sua presenza in ogni momento della giornata.
Alessio e Gennaro, durante i quattro anni che sono serviti loro a coltivare una grande amicizia, avevano passato un sacco di tempo insieme.
Avendo da subito iniziato a suonare insieme non erano poche le ore che avevano passato chiusi in cameretta a provare, le volte che sono usciti con gli amici e tanto altro, ma mai erano rimasti così tanto a stretto contatto come lo erano stati durante la grande, bellissima, estenuante e complessa avventura di xfactor.

Alessio non poteva immaginare quanto Gennaro si fosse sentito così al sicuro e protetto da poter vivere fra le sue braccia per sempre, durante quelle notti colme d'angoscia che avevano passato nello stesso letto nel loft.
Non poteva neanche sapere quanto il cuore di Gennaro si riempisse di gioia ogni qual volta che alla fine di una puntata si abbracciavano esultanti e quanto il ragazzo desiderasse essere strinto di più da lui ed essere avvolto in quel modo per sempre.

Se Alessio non sapeva molte cose, Gennaro non ne conosceva altrettante,
Quest'ultimo non poteva in alcun modo sapere che a volte, la notte, quando Alessio non riusciva a chiudere occhio, lo guardava dormire. Giurava che niente di più bello potesse esistere, quei capelli in disordine che ricadevano soffici sulle palpebre, celanti di mari celesti, e quelle labbra grandi, rosee, pure e peccaminose all'unisono, che accoglievano il respiro calmo di un sonno tranquillo.
E Gennaro era all'oscuro della gelosia dell'amico, di quanto lo stomaco gli diventasse di pietra ogni volta che Giosada abbracciava il biondo con fin troppa dolcezza o quando si scambiavano piccole occhiate complici e incomprensibili.

Era accaduto e continuava ad accadere tutto questo, nelle loro menti e sulla loro pelle, ma tutto era rimasto all'oscuro, o almeno fino a quel momento.

Erano giorni che il duo non restava da solo per un po' e addirittura avevano passato tre o quattro giorni senza proprio vedersi, e questo aveva fatto diventare matti entrambi.
Era cambiato qualcosa in loro durante la permanenza ad xfactor, non se lo dicevano ma era così, l'avevano capito, sapevano.

Quando si ritrovarono da soli, finalmente, nella camera da letto di Alessio, fu per entrambi un gran sollievo.
Era folle quanto fossero diventati dipendenti l'uno dell'altra, pativano anche della più breve separazione.

Sembrava tutto come ai vecchi tempi, ma i sentimenti e le menti di entrambi erano state stravolte e non c'era modo di tornare indietro,
Gennaro era rannicchiato in mezzo al grande letto color panna dell'amico, con le gambe piegate e tirate al petto e le braccia intorno ad esse.
Alessio strimpellava distrattamente qualche nota con la sua chitarra acustica, appoggiato al muro bianco.
Notò l'improvviso silenzio di Gennaro -che per un bel po' aveva continuato a lamentarsi di un sacco di cose- così alzò gli occhi e si sentì il cuore struggere vedendolo in quella posizione, sembrava un bambino e gli venne un'enorme voglia di avvolgerlo, abbracciarlo e dargli tutto l'amore che aveva.
"Cos'hai?" gli chiese Alessio, cercando di decifrare lo sguardo intenso dell'amico.
Gennaro, dal canto suo, si era perso a guardare le mani abili di Alessio sfiorare le corde della chitarra.
"No niente.." Biascicò col suo solito tono sussurrato e roco.
Alessio rimase a fissarlo, attonito, poi si accorse di un momento di debolezza in cui Gennaro aggrottò le sopracciglia ma che subito rilassò, impaurito di poter far allarmare l'altro.
Capì subito che qualcosa non andava, così posò la chitarra sulla scrivania di legno poco distante da lui e si sedette sul letto, sfiorando con la schiena le ginocchia di Gennaro.