Capitolo 3

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Mi scostai una lunga ciocca nera dagli occhi e mi guardai intorno. Insieme a me anche altri ragazzi si erano avvicinati al centro della sala per assistere meglio all'esibizione. Feci un cenno ai miei amici, che dal tavolo poco distante da li mi guardavano vagamente spazzati. Risi alle loro facce e mi girai appena quando sentii Alessio accordare la chitarra; il mio sguardo si soffermò sulle dita sottili e rimasi appena incantata a guardarlo pizzicare le corde con fare esperto.
Quasi sorrisi pensando a mia cugina e alle solite sbandate che si prendeva una volta al mese. Eppure quell'Alex non doveva essere tanto male.
Mentre ero assorta nei miei pensieri mi sentii improvvisamente osservata, così un po' per intuito, un po' per casualità mi girai verso il ragazzo che era a pochi passi da Alessio.
Genn mi stava osservando.
I nostri sguardi si incontrarono.

Scossa elettrica.

Quegli occhi di un blu quasi innaturale mi gelarono sul posto e non riuscì più a muovere un muscolo, ne' a distogliere lo sguardo.
Fu lui il primo a farlo. Dopo avermi lanciato un'altra occhiata incuriosita iniziò a sistemare il microfono.

Quella fu la prima volta che guardai Gennaro Raia.
Prima i miei erano sguardi diffidenti, quasi di disprezzo. E proprio da quella volta la mia vita iniziò a cambiare.

Il corpo esile, il pallore della sua carnagione, le occhiaie scure che risultavano ancora di più gli occhi cristallini e il rossore delle guance dovuto al calore del locale, in contrasto al freddo glaciale che c'era fuori, la barba appena accennata, le labbra piene e i capelli che gli incorniciavano il viso dai tratti fini.
Tutto di lui sembrava combinato perfettamente per creare un'Artemisia perfetta.

Si schiarì la voce.
"Uagliù, stasera ci divertiamo" disse con un accento napoletano non troppo calcato "Purtroppo per voi non abbiamo un repertorio troppo allegro" e qui  scambiò un'occhiata divertita con Alex " E di certo questo non è tra i pezzi più gioviali che abbiamo fatto. La canzone si chiama "Urban Stangers".
"Spero vi piaccia" aggiunse Alex con il suo tipico tono chiaro e gentile.
"In caso contrario Alex offrirà da bere" annunciò con voce solenne, guadagnandosi un buffetto da parte dell'amico.

Sbruffone.



Ciao...
*schiva tutti i pomodori e le varie verdure*
Okay. Lo so che non aggiorno da una vita,
e merito di essere trucidata per questo.
Sono successe così tante cose e non ho avuto molta ispirazione, adesso la mia vita è incasinata come non mai e questa storia è una sorta di distrazione per me.
Ho visto che molte ragazze hanno deciso di chiudere la storia per vari motivi. Io invece ribadisco che per ora la continuerò e non ki faccio assolutamente per screditare gli Urban Strangers. Li seguo per il loro talento, mi hanno colpito subito dalla prima esibizione e l'aspetto fisico è tra gli ultimi dei miei interessi.
Ci tenevo a dirlo per evitare fraintendimenti.
Voglio ringraziare tutti per le views, i commenti e i voti. Grazie di cuore anche a chi deciderà di continuare a leggere la storia nonostante non aggiorni da un era geologica.



Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 29, 2015 ⏰

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