Al cuor non si comanda

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La battaglia ad Hogwarts era cominciata i mangiamorte erano penetrati nella scuola e combattevano contro gli studenti ferendoli.
Molti di loro però unendo le loro forze riuscivano a respingere quegli esseri malvagi.
Tra di loro c'erano tre ragazzi molto famosi ma anche impegnati in un compito.
Loro sono:
Harry Potter il ragazzo sopravvissuto.
Ronald Weasley il nostro re
Hermione Granger la strega più brillante della sua etá.

Quest'ultima stava correndo nel corridoio del settimo piano scappando da un mangiamorte che la inseguiva lanciandole Avada Kedavra una dietro l'altra.
Hermione non ce la faceva più ma continuava a correre.

"Granger sta giu"
Hermione si buttò a terra fidandosi di quella voce.
"Pietrificus totalus"
Il mangiamorte dietro di lei divenne di pietra.
Hermione chiuse gli occhi ma poi li aprì vedendo un ragazzo alto vestito di nero, con i capelli biondi spettinati e gli occhi di ghiaccio.
"M-m-Malfoy?"
"Si Granger"
"Che fai qui"
"Prego Granger è stato un piacere"
"Grazie" sussurrò Hermione sperando che non sentisse anche se lui fece un piccolo sorriso....cosa? Un sorriso? Ma Draco Malfoy non ha mai sorriso.
Eppure, quello era un sorriso vero non il solito ghigno made in Malfoy.
Un sorriso sincero felice anche se con un po di....malinconia?
Ad un tratto arrivò una scia d'argento a forma di cervo.
Era il patronus di Harry.
"Hermione...l' horcrux è il diadema di Priscilla Corvonero, si trova nella stanza delle necessitá, trovalo e distruggilo io...uccido il serpente. Malfoy è venuto a cercarti fidati di lui è pentito mi ha aiutato"

Il patronus si dissolse e Hermione si girò verso Malfoy.
"Cosa?"
"Hai capito Granger"
"Mi spiegherai quando tutto questo sará finito"
Poco dopo Hermione cominciò a camminare avanti e indietro per il corridoio davanti a un muro, per tre volte finchè non iniziò a formarsi una grande porta nera.
All'interno si trovava un'enorme stanza piena di oggetti, cianfrusaglie e oggetti rotti.
Hermione entrò seguita da Draco.
Iniziarono a cercare un po dappertutto fino a quando.
"Draco aiutami"
"Eh?"
"Ti ho detto aiutami"
"No prima"
"Che ho detto?"
"Il mio nome"
"Ah" disse lei imbarazzata.
"Dai attaccati al mio collo"
"Si"
Hermione mise una mano intorno al suo collo per poi mettere un piede nelle sue mani incrociate.
"Uno, due, tre"
Hermione si diede una spinta e riuscì a salire nella montagna di oggetti e a recuperare una scatola nera in velluto.
"L'ho presa"
"Bene ora scendi"
"Già bell'impresa"
"Buttati"
"Cosa?"
"Fidati"
Hermione non sapeva cosa fare. Doveva fidarsi rischiando di rompersi l'osso del collo o...la bacchetta!!
Cercò nella tasca ma non la trovò.
"Dov'è la mia bacchetta"
"Non lo so ma non abbiamo tempo"
"Hai ragione"
Hermione era ancora titubante e Draco doveva averlo capito.
"Ti fidi di me Hermione?"
Cosa, aveva appena detto il suo nome.
Cosa gli stava succedendo, provava troppe emozioni tutte insieme: paura, angoscia ma anche gioia e un po di pace, in compagnia di quel biondo.
"Si"
Disse Hermione e poi si lasciò cadere nel vuoto.
Chiuse gli occhi e poco dopo si ritrovò tra le muscolose braccia di Draco.
"Presa" sussurrò Draco all'orecchio della riccia.
"Presa" ripetè lei sottovoce aprendo gli occhi e trovandosene un paio argento davanti.
"Grazie" sussurrò lei.
Erano vicinissimi. I loro sguardi si erano incrociati e non riuscivano più a mollarsi.
I loro nasi si sfioravano, i loro respiri si univano.
"Hermione..."
"Alla fine riesci a dire il mio nome"
"Gia" rise lui. "Vorrei fare una cosa che voglio fare dalla prima volta che ti ho vista"
"Cosa?" Sussurrò lei a un soffio dalle sue labbra.
"L'avrai già capito"
"Forse"
"E me lo lasci fare?"
"...si"
Draco tolse le distanze che li separavano unendo le loro labbra in un bellissimo bacio che racchiudeva il desiderio di anni e anni.
Era un bacio semplice,casto.
Poco dopo entrambi si staccarono.
"E questo?" Sussurrò Hermione.
"Mi sembra logico no? È un bacio"
"Si, ma da Draco Malfoy"
"Tu me lo hai lasciato fare" rispose lui.
"Forse perchè lo volevo anch'io"
Draco spalancò gli occhi ma poi sorrise leggermente, per poi appropriarsi di quelle magnifiche labbra.

"Insieme?"
"Insieme!"
Presero in mano il dente del basilisco.
"Uno"
"Due"

"TRE"
E lo colpirono.
Dal diadema uscì una nube nera.
Draco lanciò il diadema e prese Hermione per poi scappare fuori chiudendosi la porta alle spalle.

Iniziarono a correre scagliando incantesimi contro i mangiamorte, molti di loro distratti dalla presenza di Draco.




Harry era andato, era andato a consegnarsi a Voldemort.
Aveva visto nel pensatoio e io avevo già intuito che in realtá qualcosa in Harry non andava, fin da quando quella notte, Voldemort era andato per ucciderlo.
Sto piangendo come una fontana con accanto Ron e Draco.

Tutti i sopravvissuti vanno fuori.
Vedono arrivare tutti i mangiamorte con davanti Lord Voldemort. Dietro di lui Hagrid con in braccio il famoso Harry Potter.
Ginny è distrutta dal dolore, Voldemort ride e propone a tutti di unirsi a lui.
Nessuno si muove.
"Draco! Dra-"
"Draco vieni"
Hermione si sente toccare una mano per vederla incrociata a quella del bel biondino.
"Draco..."sussurra lei.
"Non voglio tornare indietro"
Neville inizia a fare un discorso contro Voldemort.
"Draco dai vieni, torna con i tuoi fratelli" disse Voldemort.
"No"
"Come?"
"HO DETTO DI NO. IO D'ORA IN POI RESTERÒ CON LA RAGAZZA CHE AMO"
In quel momento dalle braccia del mezzogigante il corpo di Harry Potter cadde per poi alzarsi subito.
Era vivo.
Harry James Potter era vivo e pronto a sconfiggere il signore Oscuro.

"Lo attiro nel Castello dobbiamo uccidere il serpente"
Hermione Draco e Ron iniziarono a correre.

Il tempo passava, Ron si era fermato ad aiutare Lavanda capendo di amarla ancora.
Draco e Hermione stavano scappando dal serpente che aveva cominciato a inseguirli.
Hermione e Draco caddero in un cumulo di macerie chiudendo gli occhi fino a quando.
"MALFOY PRENDI"
Draco aprì gli occhi per poi prendere al volo un oggetto, leggero ma mortale impregnato di veleno. Draco colpì il serpente e questo si dissolse.

Entrambi si alzarono andando fuori per vedere giusto in tempo la caduta del più grande mago oscuro di tutti i tempi.
Voldemort era morto.
Il male era stato sconfitto.
La pace poteva regnare.
Tutti applaudirono e urlarono dalla gioia.
C'erano state molte vittime ma non ce ne sarebbero più state a causa sua.
Hermione e Ron corsero ad abbracciare Harry.
Erano salvi.
Entrambi si staccarono.
Ginny corse a baciare il suo vero amore mentre Ron andò a confessare a Lavanda i suoi sentimenti, che dovevano essere apprezzati contando che subito dopo lei lo baciò.
Hermione sorrise a quella vista e si girò verso il suo vero amore, lo aveva capito, i suoi insulti, le sue parole i comportamenti freddi, erano solo per farsi notare dalla persona che amava.
Hermione sorrise e poco dopo anche lui.
La prima corse ad abbracciarlo ritrovandosi tra le braccia che amava tanto.
Draco le alzò il mento.
"Come ho fatto a impugnare la spada?"
"Hai avuto coraggio. Coraggio di fare la tua scelta, sei stato dalla parte dei buoni. Coraggio come un vero grifondoro" disse lei piangendo.
Draco la baciò.
Tutti applaudirono.
Draco si staccò, raggiunse Harry.
Si guardarono. Poi Draco gli allungò la mano che Harry strinse con un sorriso.
Fece la stessa cosa con Ron per poi tornare dalla sua Hermione.
"Ti amo" le disse.
Hermione pianse ancora abbracciando l'uomo che per quanto strano poteva essere, amava.
"Ti amo anch'io"

Erano insieme, il male sconfitto e Draco perdonato.
Perfino la McGrannit si commosse a vedere i due ragazzi.
"Ragazzi mi avete fatto sudare sette camicie per tenervi a bada e ora tempo di un'ora e siete fidanzati"
Hermione spalancò gli occhi.
"Giusto" disse lei rossa.
"Che c'è ti vergogni di essere la ragazza di Draco Malfoy"
"Assolutamente no. La cosa strana è proprio che sia io la tua fidanzata"
Draco rise baciandola ancora.


"Al cuor non si comanda"

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