Sobbalzai quando sentii qualcuno toccarmi la spalla
Aprii gli occhi lentamente guardandomi intorno spaesata, fino a quando non inquadrai Mattia che mi guardava sorridendo –È tardi, domani hai scuola. Torna a casa, stiamo io e Giulio con Valerio- disse a bassa voce.Mi girai verso il letto, notando Valerio profondamente addormentato.
Tornai a guardare Mattia –Non voglio andare a scuola, voglio rimanere qui con lui- ribattei con una smorfia, sembravo quasi una bambina che faceva, il che mi fece ripensare al fatto che non sentivo i miei da tanto, forse anche troppo.-Non se ne parla, voi due avete già saltato troppi giorni e l’ultima cosa che voglio è vedervi ripetere l’anno. Vai a casa e riposati, domani appena esci potrai venire qui- ordinò con un tono che non ammetteva repliche.
Sbuffai -Va bene papà- risposi sottolineando l’ultima parola.
Lui rise spingendomi verso la porta.Uscii raggiungendo Giorgio, che circondò le mie spalle con il proprio braccio, per poi avviarsi verso il parcheggio dell’ospedale seguito da tutti gli altri.
Sbadigliai salendo in macchina, per poi poggiare la mia testa sul finestrino. Solo in quel momento mi resi conto di quanto fossi stanca, Mattia aveva fatto bene a mandarmi a casa, anche se avrei preferito rimanere lì con Valerio. Per quanto la sedia dell’ospedale fosse scomoda, mi dava un senso di sicurezza sapere che lui era lì con me, avrei potuto assicurarmi di persona che stesse bene.
Scacciando quei pensieri, sospirai rimanendo ad occhi chiusi fino a quando la macchina non si fermò.Scesi guardandomi intorno, ormai dormivo in piedi.
-Buonanotte- dissi salutando i ragazzi, che ricambiarono con un cenno del capo ed un sorriso.
Raggiunsi le ragazze, che si stavano trascinando verso la porta di casa.-Dio, sto morendo di sonno- si lamentò Giada stiracchiandosi.
Annuii –Si, anche io- concordai mentre entravo dentro casa.
Salimmo le scale in silenzio, per poi darci la buonanotte.
-Che palle, domani dobbiamo pure andare a scuola- imprecò Rebecca guardandomi sconsolata.
Sbuffai –Almeno tu stai all’ultimo anno, io mi devo sopportare altri due anni dopo la fine di questo. È parecchio deprimente- risposi.
Lei ridacchiò –Giusto- disse annuendo, prima di entrare in camera.Mi spogliai infilandomi una maglietta larga e bianca, prima di buttarmi a peso morto sul letto addormentandomi all’istante.
* * *
-Svegliati, dai Melissa!-
Erano dieci fottuti minuti che Rebecca e Giada continuavano ad urlare come due galline isteriche, ignorando i miei tentativi di convincerle a lasciarmi dormire in santa pace.
-O ti alzi, o ti giuro che ti faccio alzare con la forza- mi minacciò Debby entrando in camera come una furia.Per tutta risposta grugnii, girandomi dall’altra parte per poi nascondere la testa sotto il cuscino.
-Sara!- urlarono tutte e tre in coro.Dopo seguì il silenzio, e io sorrisi credendo che avessero finalmente deciso di lasciarmi dormire.
Lanciai un urlo quando qualcosa di gelido bagnò me e tutto il letto.Mi alzai guardando quelle tre cretine che ridevano come delle matte, Sara con in mano un secchio ormai vuoto. –Ma porca puttana!- gridai alzando le braccia al cielo.
Loro continuarono a ridere –Buongiorno Mel- mi salutò Rebecca saltellando intorno a me.
La fulminai dirigendomi verso l’armadio per prendere un paio di jeans e una felpa.Ignorandole del tutto mi chiusi in bagno, per farmi una doccia cercando di rilassare i muscoli del mio corpo.
La giornata iniziava bene.
Uscii dalla doccia asciugandomi i capelli e il corpo, mi vestii e scesi di sotto.-Andiamo?- domandai spazientita mentre loro tre si ingozzavano di biscotti.
Loro mi guardarono. –Non mangi?- chiese Sara con la bocca piena.
Scossi la testa –Non ho fame- risposi scrollando le spalle.
Loro si guardarono per poi annuire, seguendomi mentre uscivo fuori casa.

STAI LEGGENDO
Tu amami o sparami •Sercho•
FanficDue gang rivali. Regole inviolabili. Questa è la storia di due ragazzi , Melissa e Valerio.