Per troppo tempo ho permesso ad Odino di controllarmi.
Sin da quando sono nata il mio destino era già stato scritto.
Una bambina costretta a vivere in un regno dove le uniche persone che incontra sono anime.
Anime di persone che non sono morte combattendo, che non hanno compiuto gesti eroici...no le anime che vengono qui sono dannate.
Davanti al mio trono c'è sempre una fila interminabile perché continuano ad arrivare...la morte non si ferma.
Ora sono abituata al suono delle grida strazianti che emettono i condannati ma una volta mi facevano paura.
Non augurerei mai a nessuno di vivere in eterno nell'Heleim.
Purtroppo io sono rinchiusa in questo luogo tetro.
Le pareti sono fatte di roccia dura e resistente.
Ogni cosa è stata scolpita poiché qui non possono starci esseri viventi.
I nani, su ordine di Odino, hanno fabbricato questo immenso posto costituito da tantissimi piani destinati ad una pena diversa.
Un regno immenso, tanto da farmi sentire sola.
Un luogo così grande per una sola persona viva...
Mi posso definire viva?
Anche il mio aspetto è maledetto.
Sono nata e per sempre sarò quella che sono.
Se vedreste la parte sinistra pensereste che sono una persona normale.
Ho capelli biondi che ricadono folti e morbidi sulla mia spalla.
L'occhio ha un colore originale.
Verde. Ma non un verde normale sembra uno smeraldo.
Luccica.
Il mio naso è piccolo e leggermente rivolto verso l'alto.
La metà del labbro che si trova in questa parte è rossa come il sangue.
La carnagione rosea.
E vi direi di non andare oltre per non riscontrare anomalie ma purtroppo la gente non si sofferma solo ad una parte.
La gente guarda l'intero volto della persona che gli interessa.
Nella metà destra i miei capelli sono neri come la pece e rovinati,pieni di doppie punte e nodi che non se ne vogliono andare.
Il mio occhio è verde.
Smeraldo? Nemmeno per sogno.
Ha un colore opaco ed è lucido come se avessi costantemente la febbre.
Le labbra da questo lato sono di un colore violaceo e screpolate.
La mia carnagione è bianca come quella di un morto.
Fortunatamente il mio corpo è uguale, certo c'è sempre la distinzione tra i due colori della mia carnagione ma, almeno, mantengo un seno prosperoso ed un corpo atletico.
Mi alzo e tengo lo scettro,un lungo bastone con a capo la testa di un morto.
Mi ricordo che da piccola lo stringeva con forza per darmi coraggio ed attraversare le sale enormi e deserte dove ogni ombra mi faceva tremare di paura.
Ma ora che sono cresciuta lo odio. La sua fattura è pregiata poiché il bastone è fatto di avorio ma anche questo deve richiamare la mia condanna: la morte.
Spesso desidero cambiarlo...
Quel cranio dagli occhi vuoti e i denti semiaperti è la mia unica compagnia, dopo Garmr, il mio fedele lupo.
I miei passi risuonano nell'intera sala e rieccheggiano per tutto il regno provocandomi dei brividi di paura che scorrono lungo la mia spina dorsale.
L'abito nero scende gentilmente lungo il mio corpo ed accompagna ogni mio passo.
La pelliccia di qualche animale, donatami da mio padre, striscia sul pavimento come se stessi camminando tra le foglie in autunno.
Foglie morte cadute dall'albero.
Ogni cosa ricorda la morte!Appena entro in camera Garmr mi raggiunge.
Anche questa è troppo grande.
Al centro vi è un letto matrimoniale a baldacchino dalle coperte nere come i tendaggi.
L'armadio, che sembra essere composto da abiti tutti uguali, è in legno e sull'anta ha uno specchio.
Le pareti sono grigio scuro tendente al nero.
Accarezzo dolcemente il mio fedele amico affondando una mano tra il suo morbido pelo nero.
Raggiungo il letto e appoggio lo scettro.
Mi guardo allo specchio e sospiro.
《 Non sei stanco Garmr? 》 Chiedo guardando il riflesso del lupo nello specchio.
《 io si è ho deciso che oggi ce ne andremo! Sei felice?》Dico.
Lui mi guarda.
《 io sono felicissima》 affermo cambiando i miei abiti.
Vedermi vestita con dei pantaloni in pelle attillati, una maglietta nera e sopra un pesante maglione di lana color bordeaux mi fa sentire...strana.
Indosso un cappotto nero e degli stivaletti col tacco.
Calo il grande cappuccio sul capo ed una volta pronta chiamo Garmr.
Silenziosamente, inosservati, raggiungiamo l'uscita.
《 Mi raccomando Guglielmo governa saggiamente il mio regno》 dico all'anima di Guglielmo il Conquistatore che ho personalmente richiesto come consigliere.
Lui annuisce e dopo avermi fatto il baciamano, mi apre la porta.
Io e Garmr la attraversiamo e raggiungiamo il mondo dei vivi.Ringrazio I lettori!
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The Curse of Immortality
FanfictionHel è stanca di essere sola. Per troppo tempo non ha avuto nessuno e questo le si prospetta per l'eternità perché lei è immortale. Wolverine ha vissuto per troppo tempo. Un tempo che per lui non è mai passato e mai passerà. L'immortalità può esser...